Colm MacAthlaoich – The Waiting Game
La mostra personale di Colm MacAthlaoich The Waiting Game è la prima di un ciclo di tre mostre a cura di Valeria Ceregini e supportate dal Culture Ireland con il patrocinio dell’Ambasciata d’Irlanda e l’Istituto Italiano di Cultura di Dublino.
Comunicato stampa
La mostra personale di Colm MacAthlaoich The Waiting Game è la prima di un ciclo di tre mostre a cura di Valeria Ceregini e supportate dal Culture Ireland con il patrocinio dell’Ambasciata d’Irlanda e l’Istituto Italiano di Cultura di Dublino dal titolo“Painting through its poetical emotion” che vedranno coinvolte a seguire fino aFebbario 2019 le artiste irlandesi Gillian Lawler e Denis Kelly.
Questa serie di mostre personali intendono esplorare la pittura astratta irlandeseintesa come un linguaggio poetico ed espressivo poiché, come afferma la curatrice,“nell’attuale arte contemporanea irlandese è presente un costante arricchimento dellapratica artistica astratta a discapito del soggetto, in antitesi a una consolidata tradizione figurativa. Ne consegue una rilevanza maggiore nell’osservazione del
processo creativo, ascrivibile alla sfera temporale per la sua immanenza, piuttosto che a un interesse unicamente rivolto al prodotto artistico finale”.
The Waiting Game è un chiaro riferimento al drammaturgo irlandese Samuel Beckett e al suo fascino per la condizione umana di essere nel tempo.
I nuovi lavori di MacAthlaoich continuano a indagare il senso del luogo e del tempo, richiamando memorie e immagini del passato che possono collegarsi a essi. Questo processo di metamorfosi e di re-immaginazione onirica crea un mondo inquietante in cui figure e luoghi esistono in una realtà sospesa, come se il passato fosse stato rivisitato e rappresentato in una serie di inusitate visioni contemporanee.
Le figure e le loro parti dipinte sono estraniate dal loro contesto scenico per lasciare il posto a una nuova memoria fugace.
Questa volta l’artista traccia chiari parallelismi tematici con Beckett: osservando l’assurdità della condizione umana e guardando al processo creativo del drammaturgo, MacAthlaoich mette in dubbio l’angoscia metafisica ed esplora i vari modi in cui la realtà e la vita si presentano. Come scegliamo di vedere ciò che vogliamo vedere? Quali attività ci permettono di comprendere la vita moderna?
“Le vedute estetiche di Beckett riflettono lo stesso desiderio delle sue opere principali: fuggire da, o meglio, eludere la tirannia delle parole” Sogor Zsolt (Beckett: Poet of failure). In modo simile MacAthlaoich tenta di sfuggire dalla tirannia della pittura rappresentativa, rimuovendo la forma narrativa in modo da crearne un’altra. Le sue opere invitano lo spettatore a guardare e sentire, a usare il dipinto come strumento per riflettere sulle proprie esperienze.
Con il sostegno di:
Culture Ireland
Si ringraziano:
Ambasciata d'Irlanda
Istituto Italiano di Cultura Dublino