Come un nodo d’aria
Accomunati da uno stesso spessore analitico, i tre artisti scelti per questo progetto espositivo evidenziano un comportamento che si muove con disinvoltura tra scienza, teoria della conoscenza e esperire naturale.
Comunicato stampa
Venerdì 20 ottobre, alle ore 17:00, presso la galleria Matteo Ragni Arte Contemporanea verrà inaugurata la mostra collettiva Come un nodo d’aria, con opere di Marco Cingolani, Pierpaolo Lista e Minus.log.
Accomunati da uno stesso spessore analitico, i tre artisti scelti per questo progetto espositivo evidenziano un comportamento che si muove con disinvoltura tra scienza, teoria della conoscenza e esperire naturale.
Si tratta di un percorso che pone al centro dell’attenzione un quadro critico tra pittura, scultura e installazione per mostrare, «in un triplo salto mortale, alcuni artisti che a spada tratta hanno privilegiato la pulizia formale, sofisticata e senza orpelli», a scriverlo è Antonello Tolve nell’introduzione alla mostra, «orientata lungo una direzione analitica capace tuttavia di conquistare con rigore il regno della poesia, di alternare stupore e lucidità, di connettere al tessuto riflessivo anche spazi di rappresentazione, prosciugata e lasciata allo stato solido, cristallizzata e in alcuni casi circoscritta a un graffio o a una venatura cromatica».
In ogni lavoro prodotto da Marco Cingolani (Recanati, 1985), Pierpaolo Lista (Salerno, 1977) e Minus.log – duo nato dall’incontro di Manuela Cappucci (Belluno, 1971) e Giustino Di Gregorio (Teramo, 1962) – la rappresentazione lascia il posto a squisiti postulati linguistici, a operazioni di prosciugamento, a riflessioni riduttive, a percezioni liminali, a dimensioni morfologiche che si definiscono in una massiccia torsione verso l’impianto teorico, lasciando continuamente alito a un discorso in cui il piano della coerenza logica si intreccia inscindibile a un secondo piano, più suggestivo e poetico.
Come un nodo d’aria è una esposizione che riflette inoltre sulle vicinanze e sui collegamenti impalpabili eppur percepibili, su filamenti che uniscono e che crepitano sotto il segno dell’unicità indicata da ognuno degli artisti, con trame che aggregano e che disegnano un’atmosfera cristallina, leggera.