Comrade Animal Archive a cura di Parasite 2.0
Nuova mostra a cura di Parasite 2.0.
Il progetto proposto per la sezione internazionale della 59° edizione del Premio Internazionale Bugatti Segantini riprende alcune riflessioni, concentrate nella pubblicazione Primitive Future Office, su possibili processi di emancipazione dell’habitat umano dalle consuete strutture gerarchiche, ricollegandole al focus sul maggio ’68 scelto dal premio per l’edizione 2018.
Comunicato stampa
Sabato 6 ottobre alle ore 18.30 inaugura presso gli spazi di Villa Vertua Masolo, Comrade Animal, la nuova mostra a cura di Parasite 2.0.
Il progetto proposto per la sezione internazionale della 59° edizione del Premio Internazionale Bugatti Segantini riprende alcune riflessioni, concentrate nella pubblicazione Primitive Future Office, su possibili processi di emancipazione dell’habitat umano dalle consuete strutture gerarchiche, ricollegandole al focus sul maggio ’68 scelto dal premio per l’edizione 2018. Continuando questa linea di indagine il progetto andrà alla ricerca di modalità non antropocentriche di dare forma all’habitat, che considerino tutti gli organismi viventi e che possano immaginare di ricollocare l’uomo tra l’insieme degli animali. Possiamo oggi, riguardando allo spirito che guidò i grandi cambiamenti del ’68, immaginare un futuro che metta in crisi la presunta supremazia della specie sulle altre? Se attraverso il design il ’68 guardava ad una società in cui il progettista si trasformava in un fornitore di strumenti e non di progetti finiti, criticando le consuete strutture di potere, è forse oggi giunto il momento di rivedere una presunta supremazia della specie?
Il progetto messo in mostra mescola artisti o progettisti ad altrettanti professionisti dal mondo delle scienze sociali, spingendo una riflessione interdisciplinare sulle implicazioni dell’antropocentrismo e sul nostro rapporto con gli altri esseri viventi nel modo con cui diamo forma allo spazio che abitiamo.
Partecipanti: Sofia Belenky e Hunter Doyle, Leonardo Caffo, Leonardo Dellanoce, Gluqbar, Olivier Goethals, Palazzi.club e Angelo Renna.