Con gli occhi chiusi – Hilario Isola e Matteo Norzi
Il progetto Collezione Privata di Hilario Isola e Matteo Norzi è una ricerca di analisi visiva che muove dall’investigazione radiografica di opere artistiche dell’Ottocento e del Novecento italiano alla ricerca di evidenze figurative e simboliche celate sotto gli strati della pittura in superficie.
Comunicato stampa
Il progetto Collezione Privata di Hilario Isola e Matteo Norzi è una ricerca di analisi visiva che muove dall’investigazione radiografica di opere artistiche dell’Ottocento e del Novecento italiano alla ricerca di evidenze figurative e simboliche celate sotto gli strati della pittura in superficie. Gli interventi degli artisti prendono avvio da una lettura strettamente dialogica con le opere prescelte, interpretate alla luce di possibili indizi che rivelino tracce di ripensamenti e modifiche rimaste occultate. Isola e Norzi operano dunque per far riaffiorare, a distanza di decenni, i processi creativi e psicologici che hanno determinato le scelte compositive degli artisti analizzati. Collezione Privata allude così alla storia segretamente intima e privata di ciascuna opera, mostrando i percorsi e le negazioni che ne hanno determinata la genesi durante il processo creativo condotto dall’artista.
Isola e Norzi portano in primo piano l’idea dell’opera come spazio mentale e psicologico, come tavola su cui poter ripercorrere a ritroso gli infiniti bivi intrapresi dall’autore stesso, in una ricerca capace di farsi letteralmente spazio tra gli strati della materia pittorica.
In un procedere orientato medianti tratti e disegni successivi, i due artisti torinesi attraversano il vuoto lasciato dai dubbi e dai ripensamenti evidenziati dalle foto elettromagnetiche delle opere, sino a riportare a galla i fantasmi di nuove versioni originali di questi capolavori della storia dell’arte italiana.
Le opere presentate per Vitrine sono lavori inediti realizzati per la mostra, a partire da un confronto con alcuni capolavori di Giacomo Balla, Enrico Castellani, Angelo Morbelli e Amedeo Modigliani. Nel caso di questi ultimi tre, si tratta di opere della collezione GAM, sottoposte dagli artisti a ispezione radiografica.
Proprio la vista a raggi X, sofisticati sistemi di indagine per il restauro e la conservazione, permette di allungare lo sguardo oltre l'aspetto esteriore dell'opera, aprendo sentieri introspettivi sul paesaggio mentale percorso dall’artista nella creazione delle opere pittoriche. Collezione privata invita così a forzare i paradigmi museologici, aprendo la collezione della Gam ad una nuova, possibile ermeneutica, dove il rigore filologico vada di pari passo con un interpretazione emotivamente consapevole della storia dell’arte.
In particolare, di Un Natale! Al Pio Albergo Trivulzio di Angelo Morbelli del 1909 e di La ragazza rossa (Testa di donna dai capelli rossi) di Amedeo Modigliani del 1915, sono presenti in mostra delle rielaborazioni liberamente realizzate da Isola e Norzi a partire dai sorprendenti soggetti rivenuti sotto la superficie delle opere, analizzate per la prima volta mediante radiografia. Morbelli mostra di aver pensato e rielaborato in termini registici la scena dipinta, spostando e aggiungendo figure umane e variando l’incidenza della luce nello spazio sino a riplasmare la gestione simbolica della scena. Modigliani sembra invece aver estinto la presenza di un diverso volto femminile di sua mano sul fondo dell’opera della GAM. Nell’analisi di Isola e Norzi la mutevole tessitura delle variazioni sul fondo rimosso delle opere diventa traccia di una psicologia del profondo degli artisti in oggetto e Collezione privata diventa così una fantasmatica fenomenologia di riflessioni, emozioni e sensazioni artistiche, tutte inscritte nelle sedimentazioni micrografiche delle opere analizzate.
Hilario Isola e Matteo Norzi (Torino, 1976) hanno esposto in istituzioni internazionali, tra cui Art in General, NY; Artists Space, NY; Sculpture Center, NY; Canadian Centre for Architecture, Montreal; Museion, Bolzano; David Roberts Art Foundation, Londra; Fondazione Bevilacqua la Masa Venezia; Nouveau Musée National de Monaco, Montecarlo.
La mostra è realizzata grazie al contributo dell’Associazione Amici della Fondazione Torino Musei
VITRINE
GAM Torino. Via Magenta, 31
Atrio e piano interrato
Con il titolo Vitrine la GAM di Torino offre un nuovo spazio alla giovane ricerca artistica piemontese, dando spazio a artisti che si stanno distinguendo con la loro opera nel panorama artistico nazionale. Il progetto è suddiviso in cicli e prevede per ogni fase l’impegno di un diverso curatore, chiamato a individuare un tema e una selezione di artisti che esporranno opere inedite realizzate appositamente per gli spazi della galleria, con il fine ultimo di presentare al pubblico un’ampia vetrina significativa della produzione artistica del nostro territorio.
Primo ciclo: CON GLI OCCHI CHIUSI
a cura di Luigi Fassi dal 27 settembre 2011 al 31 luglio 2012
La prima parte di Vitrine è affidata al giovane curatore torinese Luigi Fassi, che ha selezionato otto artisti torinesi, attivi singolarmente o in coppia, nati tra gli anni Sessanta e gli Ottanta. Il titolo del suo ciclo Con gli occhi chiusi prende a prestito il titolo del romanzo di esordio di Federigo Tozzi del 1918. La miopia del protagonista adombrata dal racconto di Tozzi costringe a un diverso accesso all’esperienza del mondo, in un’indeterminazione che allunga e distorce non solo la visione esterna, ma anche quella dell’interiorità. La metafora novecentesca di Con gli occhi chiusi costituisce un’ipotesi di lettura dei lavori degli artisti coinvolti dal curatore, dando risalto alla loro volontà di presentare prospettive di margine e rimozione.
Con gli occhi chiusi. Gli artisti selezionati: Renato Leotta (1982), Gianluca e Massimiliano de Serio (1978), Isola e Norzi (Hilario Isola e Matteo Norzi 1976), Alessandro Sciaraffa (1976), Caretto e Spagna (Andrea Caretto 1970 e Raffaella Spagna 1967).
I prossimi appuntamenti:
Alessandro Sciaraffa 12 aprile – 30 maggio 2012; Caretto e Spagna 5 giugno - 31 luglio 2012