Concerto per Legno ed Ossa
Concerto per Legno ed Ossa è una performance che nasce dall’incontro simbiotico e codipendente tra l’artista Marzio Zorio e la performer Francesca Cola.
Comunicato stampa
Concerto per Legno ed Ossa è una performance che nasce dall’incontro simbiotico e codipendente tra l'artista Marzio Zorio e la performer Francesca Cola. I due artisti rappresentano di fatto un contraltare di senso; da una parte la plasticità del suono, dall’altra il movimento di un corpo che si rifà a una forma di danza libera e arcaica. Come un eco, i movimenti di lui influenzano il suono prodotto da lei, in un concatenarsi di azione e conseguenza che si impone come natura specifica del rapporto tra le due parti, che sono di fatto due entità singole ed opposte, seppur al contempo mimetiche.
Una decina di aste lignee realizzate da diverse specie arboree (tra cui pero, noce, pino, abete e rovere) poste su basi di cemento con un microfono per ciascuna, producono un singolare e imprevedibile suono dato dal tocco - lo strofinio, il brusco incontro, il manipolare la superficie sfiorandola o afferrandola - producendo un suono mai uguale a se stesso, esattamente come è impossibile per la performer realizzare due volte lo stesso movimento. Come ogni gesto, vibrazione fisica e moto produce un'unicità, così ogni legno ha un singolare diverso timbro e lunghezza.
Il Concerto è un climax che inizia - con il pubblico che accede in maniera graduale allo spazio espositivo - nel momento in cui la performer dà l’avvio al suo movimento - danza: un tocco che produce un suono, che viene rimodellato e riproposto a noi. Il risultato di tale incontro è un movimento in cui Francesca Cola è conscia di ciò che sta producendo, ma, al medesimo tempo, i suoni divengono imprevedibili per entrambe le parti coinvolte.
Ciò che risulta è un magma di suoni e movimenti che richiamano un naturale primordiale, in cui la ritmica e il timbro dei suoni appartengono a un dominio di senso nuovo, panico, più antico del nostro contemporaneo. È un materiale sonoro come appartenente a un universo precedente alla sistematizzazione delle leggi fisiche, in cui un senso di rigore scientifico matematico diviene magico e quantico, lavorando su un’esistenza precedente al big bang, in cui un sistema di animali e piante, proto-societario, viene svelato: prima dell’idea di ritmo codificato, di un movimento normato tipico della danza, è un momento del pre-linguaggio in cui si crea un'architettura dell'invisibile.
La performance vive di un momentum, in cui esiste solo un qui ed ora capace di spalancare una porta verso l’altrove: l’esatto luogo in cui avviene l'incontro tra di loro.
Lucrezia Nardi
L'installazione Concerto per Legno ed Ossa, dopo la performance di giovedì 23 maggio, sarà fruibile dal pubblico per una settimana: interagire con la struttura producendo dei suoni che tornano a noi come scoperta del materiale, della sua tattilità e della sua interazione con l’umano in una plasticità sonora fatta di riverberi e risonanze.