Cono9 – Pot-pourri. Ciotole da riso per Momo
L’installazione di Cono9, site specific, si pone l’obiettivo di spostare l’attenzione del fruitore dall’opera stessa al mondo disarticolato di idee, impressioni e riflessioni dal quale essa scaturisce.
Comunicato stampa
L’installazione di Cono9, site specific, si pone l’obiettivo di spostare l’attenzione del fruitore dall’opera stessa al mondo disarticolato di idee, impressioni e riflessioni dal quale essa scaturisce.
Le ciotole, e in generale la ceramica funzionale, che rappresentano la quasi totalità della produzione di Cono9, sono la parte caduca del lavoro, ciò che poi andrà via, disperso: le ciotole sono come i fiori.
Esposto nella vetrina, con i fiori, c’è l’humus costituito dalla raccolta di disegni preparatori, idee progettuali, considerazioni generiche, divagazioni astratte e schizzi di varia natura; pot-pourri, insieme confuso e disordinato di elementi, che si riversa su grandi fogli, lenzuola di carta, dove resta a macerare preparando il tempo della fioritura, quando le ciotole usciranno dal forno.
Ogni infornata ha il suo “lenzuolo”. Da ogni lenzuolo una nuova fioritura.
L’ultima fioritura in ordine cronologico è questa “Ciotole di riso per Momo” il cui carattere just slightly off delle forme contrasta con la prepotenza del colore azzurro degli smalti.
L’opera è realizzata in: carta, ceramica e ferro
(Gli steli in ferro sono stati realizzati da Martino Stenico)
Cono9, laboratorio di Maurizio Gualdi, inizia l’attività nei primi anni duemila orientando, per un decennio, studio e sperimentazione verso le tecniche tradizionali di produzione ceramica dell’estremo oriente: dalla composizione degli smalti alla cottura. L’attitudine alla produzione dei grandi fogli preparatori, i pot-pourri, ha lentamente favorito lo sviluppo del proprio stile.
Il lavoro del laboratorio è presentato sul sito e blog: www.Cono9.com.
ME.SIA S.PACE è uno spazio particolare fruibile solo dalla piazza da cui prende il nome, un’ampia vetrina di fronte alle mura Latine. Uno spazio che nasce dagli incontri di un gruppo eterogeneo e in espansione di appassionati a vario titolo di arte contemporanea e di artiste e artisti uniti dall’intento di confrontarsi, presentare e condividere il proprio lavoro al fine di raccogliere la sfida di esporre in uno “spazio di confine” che si colloca direttamente nel contesto urbano.
Il progetto espositivo di ME.SIA S.PACE pone l’attenzione al dialogo tra autore e pubblico - a diversi livelli di linguaggio e modalità di esperienza – includendo, nella serate di inaugurazione e di finissage, un incontro aperto in cui l’artista, con l’ausilio di uno o più interlocutori, presenta la ricerca artistica da cui è emersa l’opera esposta in Largo Mesia.