Conrad Shawcross – In The Shadows Lie Eternity
L’esposizione si focalizza su alcune delle più recenti ricerche dell’artista sulla luce, la geometria e la percezione.
Comunicato stampa
La Galleria Tucci Russo nella sede di Torino, Tucci Russo Chambres d’Art, inaugura giovedì 22
giugno la mostra personale dell’artista Conrad Shawcross “In The Shadows Lie Eternity”.
L’esposizione si focalizza su alcune delle più recenti ricerche dell’artista sulla luce, la geo-
metria e la percezione: due sculture, con movimenti meccanici, rappresentano i suoi lavori più
recenti appartenenti alle serie Patterns of Absence e Slow Arc Inside a Cube. Queste sculture
dinamiche dialogano con l’opera in vetro Spindle, con una nuova versione della serie Paradigm
intitolata Paradigm Vex - Slender (Structural) e, infine, con l’edizione Study for the Patterns of
Absence.
Nella prima sala l’opera Patterns of Absence, il cui pannello posteriore è uno spettro rosso,
è una scultura luminosa appesa a parete e, con il suo diametro di 2 metri, rappresenta l’opera più
grande di questa serie. L’ opera è composta da due dischi colorati e forati che ruotano in senso op-
posto l’uno all’altro, modellando la luce attraverso la fitta trama di fori. Le tre edizioni titolate Study
for the Patterns of Absence, esposte nella stessa sala, sono gli studi preparatori di quest’opera.
Il lavoro Spindle è una scultura in vetro modellata a mano che proietta ombre enigmatiche. Nella
loro forma piatta, gli Spindle sono simili ai sistemi solari e galattici che, in modo analogo, a causa
delle leggi del momento angolare, tendono ad appiattirsi nel tempo. Il disco modellato può es-
sere visto come l’involucro di un pianeta, con possibili e non prevedibili aberrazioni; il fuso, come
una freccia, lo attraversa, simboleggiando l’estrema velocità del viaggio del nostro sole attraverso
la galassia e, il suo essere affilato, richiama la meraviglia e il terrore dello spazio e delle sue forze.
Nella seconda sala si trova l’opera Paradigm. Costruita come una pila di tetraedri cre-
scenti, l’artista spiega che la scultura rappresenta un faro per il progresso e l’impegno nel-
la ricerca, ma contiene fallibilità e dovrebbe servire come un costante monito sulla precarietà
della conoscenza. Conrad Shawcross ha scelto il titolo della scultura ispirandosi al libro del fi-
losofo scientifico Thomas Kuhn “The Structure of Scientific Revolutions”: al fine di permette-
re alle idee di progredire, i vecchi paradigmi necessitano di essere scardinati da quelli nuovi.
Nell’ultima sala è appesa al soffitto, quindi sospesa, l’opera Slow Arc Inside a Cube XV. Que-
sta serie prende ispirazione dal rivoluzionario lavoro del chimico inglese Dorothy Hodgkins che ha
descritto la sua scoperta dell’insulina suina “come il tentativo di definire la struttura di un albero
osservandone solo l’ombra”. Lo spettatore dello Slow Arc è posto in una posizione di pura ogget-
tività filosofica, capace di vedere sia le ombre che la macchina platonica che le ha create, inter-
rogandosi se sarebbe mai stato in grado di immaginare la gabbia e il suo meccanismo dalla sola
osservazione delle ombre proiettate.
In The Shadows Lie Eternity è la terza personale di Conrad Shawcross con la Galleria Tucci
Russo, dopo Stacks, Folds and Interference nel 2016, Dumbbell nel 2008 e la partecipazione alla
collettiva S.N.O.W. – Sculpture in Non-Objective Way nel 2005 nella sede di Torre Pellice. L’artista
è stato nominato Royal Academician nel 2013 e ad oggi è il più giovane membro della prestigiosa
Royal Academy of Arts di Londra.
Conrad Shawcross (Londra, UK, 1977) vive e lavora a Londra. È stato autore in tutto il mondo di numerose opere monu-
mentali di commissione pubblica, tra cui Paradigm (2016) collocata all’esterno del Francis Crick Institute di Londra; The
Optic Cloak (2016) a Greenwich, UK; Exploded Paradigm (2018) nell’atrio del Comcast Technology Center a Philadelphia,
USA, e Schism (2020) a Château La Coste in Provenza, Francia. Ha esposto in istituzioni internazionali tra cui: Palais de
Tokyo, Parigi, Francia; Mori Art Museum, Tokyo, Giappone; the Museum of Old and New Art, Tasmania; Wadsworth Athe-
neum, Connecticut, USA; the National Gallery, Londra, UK; ARTMIA, Pechino, Cina; Château La Coste, Provenza, Francia.