Consonanze da Arturo Martini ad Aron Demetz

Informazioni Evento

Luogo
BARBARA PACI
Via Garibaldi 45 , Pietrasanta, Italia
Date
Dal al

da lunedì a sabato
h. 10.00 - 13.00; h. 17.30 - 24.00
domenica
h. 17.30 - 24.00

Vernissage
06/07/2019

ore 18,30

Curatori
Alessandra Belluomini Pucci
Generi
collettiva, arte moderna
Loading…

11 opere, 11 scultori, 90 anni di storia dell’arte – dal 1932 ai giorni nostri.

Comunicato stampa

11 opere, 11 scultori, 90 anni di storia dell’arte - dal 1932 ai giorni nostri. Arturo Martini, Marino Marini, Henry Moore, Louise Nevelson, Maria Papa Rostkowska, Giacomo Manzú, Costantino Nivola, Aron Demetz, Fernando Botero, Javier Marín, Massimiliano Pelletti.

La galleria Barbara Paci, in occasione della IV edizione della Collector’s Night di Pietrasanta, inaugura Consonanze, una collettiva di dichiarata ispirazione museale.
A cura di Alessandra Belluomini Pucci, direttore scientifico della GAMC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani di Viareggio - che firma anche il testo del catalogo dedicato - l’esposizione ripercorre in maniera antologica la storia del figurativo in scultura e propone una rilettura dell’ultimo secolo da molteplici prospettive: storica, didattica, linguistica, di identità territoriale - quasi tutti gli artisti coinvolti hanno vissuto e lavorato in Versilia.
Per farlo, si avvale di prestiti da prestigiose collezioni private internazionali, così contravvenendo alla naturale preminenza dell’interesse di mercato che scandisce le dinamiche dell’attività di galleria.

Al cospetto della morbide fattezze della Bagnante al sole di Arturo Martini (1932), maestro del gusto per la purezza delle linee, si snodano le vicende che traggono origine anche dalle sue sperimentazioni, in un continuum di senso che è l’essenza della storia e della storia dell’arte. Le figure bronzee di Marino Marini, Henry Moore, Giacomo Manzù, Aron Demetz, Javier Marín; il marmo, con Maria Papa Rostkowska, Costantino Nivola, Fernando Botero; il legno di Louise Nevelson, l’onice di Massimiliano Pelletti.
Nelle parole della curatrice, un selezionato e prestigioso florilegio di opere narra eterogenee interpretazioni artistiche frutto di processi originali che lavorano la materia, ove la personale elaborazione della figura umana operata da ciascun artista tuttavia crea armoniche consonanze.

Il percorso espositivo è potenziato da un ricco apparato fotografico e documentario, in larga parte inedito, costituito da pagine scelte di giornali e riviste, da ritratti degli artisti (come la celebre fotografia di Aurelio Amendola che immortala Marino Marini su uno scorcio di spiaggia versiliese), da corposi apparati di approfondimento. Questo materiale documentario, come nel più classico dei percorsi espositivi a vocazione didattico-museale, supporta l’indagine linguistica e cronologica che segue il primo impatto con la meraviglia delle vicende dell’arte.