Contaminazione
Ideata e realizzata in tempi di propagazione del Covid-19, questa mostra propone di indagare su un altro tipo di contaminazione, ovvero la contaminazione artistica.
Comunicato stampa
“Dalle opere al loro montaggio, dalle proiezioni al catalogo, questa mostra suggerisce che non esiste uno spazio creativo “puro”, isolato dalla storia e dal mondo. Le buone idee sono sempre contaminate e contagiose: nascono in opposizione o in unione ad altre e si diffondono come un virus.”
Cécile Angelini, curatrice
“Un insieme gioioso di pillole artistiche che permette di pensare la situazione attuale con la giusta distanza critica e concettuale. Una contaminazione tra pratiche e professioni artistiche, tra interno ed esterno dell’ospedale, tra arte e società.”
Sergio Mazzoni, scenografo
S c h e d a
Luogo: Ospedale San Giovanni Bosco alle OGR – Officine Grandi Riparazioni
Data: dal 24 giugno, apertura ai pazienti Covid e al personale ospedaliero – apertura al pubblico da svelare
Curatrice: Cécile Angelini
Scenografo: Sergio Mazzoni
Artisti e professionisti dell’arte partecipanti:
Tonatiuh Ambrosetti & mvt/architectes - Marc Angeli - ANTILIA gallery (Fabiana Dicuonzo e Giuseppe Resta) - Pascale Barret - Florent Bellamy - Barbara Bergaglio - Melania Berlen - Valerio Berruti - Big Mountain County - Benedetta Bodo di Albaretto, Project Marta - Giulio Caresio - Ermanno Cavaliere - Noëlle Clou - Céline Cuvelier - Lieven De Boeck - Hannah De Corte - Gian Giacomo Della Porta - Enrico Ferrarini - Maurizio Ferraris - Michel François - Mario García Torres
- Régis Gonzalez - Francesco Granieri - Ezio Gribaudo - Paola Gribaudo - Giorgio Griffa - Lotta Hannerz - Marie Hume - Paolo Inverni - Dominique Loreau - Astrid Malingreau - Gianluigi Maria Masucci - Maxime Matthys - Selçuk Mutlu e Lola Zefi - Nero/Alessandro Neretti - Elena Pelosi - Marie-Françoise Plissart - Barbara Polla - Paolo Robino - Fabrice Samyn - Fabrizio Santona - Alessandro Saturno - Agnès Thurnauer - David Tremlett - Fabio Viale - Dario Voltolini - Peter Wüthrich - Silvio Zamorani
Facebook: https://www.facebook.com/artcontamination
Instagram: https://www.instagram.com/contaminazionelamostra/
Contatti: [email protected] ; +39 334 29 53 197
Manifesto della mostra: David Delruelle Plan your escape 12, 2016
Con il sostegno e la collaborazione dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino
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M o s t r a
Ideata e realizzata in tempi di propagazione del Covid-19, questa mostra propone di indagare su un altro tipo di contaminazione, ovvero la contaminazione artistica.
L’arte contemporanea potrebbe essere definita “arte della contaminazione” per diverse ragioni: l’ibridazione delle pratiche e delle discipline, la combinazione dei mezzi d’espressione e dei materiali, la collaborazione e l’appropriazione tra opere e artisti.
La “nuova realtà” indotta dalla pandemia e dall’emergenza sanitaria – il distanziamento, l’isolamento e la condivisione solamente “telematica” di contenuti – ha riconfigurato questa nozione? L’arte contemporanea potrà ancora dichiararsi “contaminata”? Cosa potrebbe significare la contaminazione nell’arte oggi?
Sono 48 artisti, architetti, scrittori, poeti, musicisti, filosofi e professionisti dell’arte a rispondere: provenienti da tutto il mondo e da ambiti culturali variegati, prendono spunto dalla propria esperienza per condividere un pensiero inedito sulla contaminazione oggi, partendo da un’opera, un movimento, una tendenza, una tecnica, un metodo o un principio “contaminato” o “contagioso”.
L’insieme dei video, montato e sottotitolato in italiano, è proiettato “in loop” nell’ospedale da campo ricavato all'interno del complesso delle OGR (il Museo d’arte contemporanea “Officine Grandi Riparazioni”), dove il San Giovanni Bosco ha trasferito parte dei suoi malati Covid.
Si tratta di pazienti in “post acuzie” da accompagnare verso la completa guarigione. La maggior parte di loro è quindi in stato stabile: può alzarsi dal letto e passeggiare nella “zona rossa”, tuttavia nessuno può vedere i propri cari, né uscire.
La mostra permetterà quindi di offrire ai pazienti e al personale ospedaliero dei contenuti artistici di qualità.
Ci saranno due proiezioni, in due zone dell’Ospedale: una nella “zona rossa” dei pazienti Covid e una nella “zona gialla” riservata al personale ospedaliero.
Una terza proiezione sarà realizzata in un altro luogo – ancora da svelare –, in modo tale da rendere la mostra accessibile ai famigliari e ai cari dei pazienti e al pubblico in generale. Una contaminazione tra pazienti, medici e pubblico, i quali avranno tutti accesso alla stessa mostra da luoghi diversi.
La mostra si rivolge quindi al personale e ai pazienti – attuali o ricoverati – dell’ospedale, ai Torinesi e a qualsiasi persona – italiana o straniera – curiosa di scoprire quello che 48 artisti e membri del mondo dell'arte hanno da dire e rappresentare sulla contaminazione artistica in tempi di pandemia.
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A r t i s t i e p r o f e s s i o n i s t i d e l l ’ a r t e p a r t e c i p a n t i
Tonatiuh Ambrosetti, Maxime Matthys,
artista & Gian Giacomo Della artista
mvt/architectes Porta, poeta
Selçuk Mutlu e Lola
Marc Angeli, artista Enrico Ferrarini, artista Zefi, artisti
ANTILIA gallery Maurizio Ferraris, Nero/Alessandro
(Fabiana Dicuonzo e filosofo Neretti, artista
Giuseppe Resta)
Michel François, artista Elena Pelosi,
Pascale Barret, artista responsabile
Mario García Torres, formazione artistica
Florent Bellamy, artista artista
Marie-Françoise
Barbara Bergaglio, Régis Gonzalez, artista Plissart, artista
archivista, CAMERA Francesco Granieri, Barbara Polla, artista e
Melania Berlen, artista- artista gallerista
interprete lingua dei
segni Ezio Gribaudo, artista Paolo Robino,
architetto e fotografo
Valerio Berruti, artista Paola Gribaudo,
presidentessa Fabrice Samyn, artista
Big Mountain County, dell'Accademia
gruppo musicale Albertina e editrice Gli Fabrizio Santona,
Benedetta Bodo di Ori artista
Albaretto, Project Giorgio Griffa, artista Alessandro Saturno,
Marta artista
Giulio Caresio, Lotta Hannerz, artista Agnès Thurnauer,
scrittore e curatore Marie Hume, grafica artista
Ermanno Cavaliere, Paolo Inverni, artista David Tremlett, artista
artista
Dominique Loreau, Fabio Viale, artista
Noëlle Clou, geometra scrittrice
Dario Voltolini,
Céline Cuvelier, artista Astrid Malingreau, art scrittore e librettista
Lieven De Boeck, advisor Peter Wüthrich, artista
artista Gianluigi Maria
Masucci, artista Silvio Zamorani,
Hannah De Corte, corniciaio ed editore
artista
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C u r a t r i c e : C é c i l e A n g e l i n i
Cécile Angelini (Bruxelles, 1989) è una curatrice e filosofa dell’arte belga che vive a Torino.
Le sue attività accademiche e professionali sono dedicate all’esplorazione dell’estetica e dell’arte contemporanea e alle contaminazioni tra queste due pratiche.
Ha effettuato un dottorato di ricerca (Ph.D.) in filosofia dell’arte presso l’Université Catholique de Louvain (Belgio), con una tesi dedicata al giudizio artistico e alle risonanze francesi contemporanee dell’estetica kantiana (titolo originale: “Repenser le jugement en art, échos kantiens dans l'esthétique contemporaine française”).
Dopo aver conseguito il suo dottorato (2018), ha deciso di dedicarsi all’arte contemporanea in modo più pratico, collaborando con gallerie e musei in Italia e all’estero, coordinando progetti culturali e curando varie mostre tra Torino e Bruxelles.
Le sue ricerche attuali si concentrano sui problemi filosofici sollevati dalle modalità di espressione senza precedenti dell’arte contemporanea.
Sito: https://cecileangelini.wixsite.com/personal
S c e n o g r a f o : S e r g i o M a z z o n i
Sergio Mazzoni (Torino, 1988) si è laureato in Architettura presso il Politecnico di Torino. La sua tesi è uno studio progettuale, economico e tecnologico di restauro redatto in collaborazione con il Comune di Venaria Reale (S. Mazzoni, A. Mossetto, Progetto di restauro e valorizzazione
dell’ex caserma Beleno, Venaria Reale, nuovo City hall, 2013-
https://webthesis.biblio.polito.it/3201).
Dopo aver collaborato con vari studi torinesi, come Ai Studio e Tetra Studio, concentrandosi sugli impatti ambientali, la tutela dei beni culturali e il restauro, si trasferisce a Parigi dove intraprende una collaborazione con lo studio Laps Architecture, lavorando alla
progettazione, al design e alla partecipazione a concorsi.
Di ritorno in Italia lavora presso Fase2 s.r.l. e Co.Ga.L. s.r.l. come progettista seguendo direttamente diversi cantieri.
Lavora come scenografo ideando e realizzando l’allestimento di mostre tra Bruxelles e Torino.
Oltre all’architettura e la scenografia i suoi campi d’interesse si estendono al design e alla cultura visiva contemporanea.