Contaminazioni di energie

Informazioni Evento

Luogo
MLB GALLERY PORTO CERVO
via Sa Conca 5, D2 , Porto Cervo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
14/07/2017

ore 19

Curatori
Efisio Carbone
Generi
arte contemporanea, collettiva

La MLB Gallery di Ferrara e Galleria Macca di Cagliari proseguono il progetto espositivo “Contaminazioni di energie” nella casa-galleria di Porto Cervo, luogo improntato alla creazione di sinergie tra protagonisti dell’arte internazionale: galleristi, artisti, curatori, collezionisti, direttori museali.

Comunicato stampa

La MLB Gallery di Ferrara e Galleria Macca di Cagliari proseguono il progetto espositivo "Contaminazioni di energie" nella casa-galleria di Porto Cervo, luogo improntato alla creazione di sinergie tra protagonisti dell'arte internazionale: galleristi, artisti, curatori, collezionisti, direttori museali. Per dare un contributo alla diffusione dell'arte italiana all'estero, tramite un intreccio di relazioni e sinergie.
Il progetto si articola in quattro esposizioni dal 7 luglio al 7 agosto, con cadenze settimanali, ognuna dedicata ad artisti e temi diversi: dal retablos all'arte del ricamo e al rapporto tra arte contemporanea e fotografia.
"Ogni spazio privato si realizza solamente nell'ospitalità. E così diventa pubblico", disse con grande saggezza Fabrice Hadjadj; con questo spirito, in occasione dei suoi dieci anni di attività, Maria Livia Brunelli intende aprire le porte della sua casa nella Costa Smeralda sarda con la precisa volontà di ricreare una temperie culturale feconda e stimolante, come quella che negli anni '70 caratterizzò la Porto Cervo del "Principe", luogo di co-presenza di personaggi illustri tra cui si miscelavano, in un armonioso cenacolo, figure di spicco del panorama culturale mondiale. Non è difficile credere che, complice la bellezza della natura, del clima, del mare, molti progetti ormai storicizzati siano sbocciati come fiori rigogliosi che crescono in questo breve ed unico tratto di costa.
L'ospitalità è la chiave del progetto, compresa la granitica accezione che tale parola ha nella terra di Sardegna rappresentata dalla Galleria Macca di Claude Corongiu che svolge, con solitaria forza, il compito appassionante di creare ponti tra l'arte internazionale e il panorama artistico isolano.
Il programma prevede una visita guidata alle mostre che cambiano di settimana in settimana, snodandosi tra gli ambienti della casa; e, solo su prenotazione, una cena che consiste in una serie di piatti creati con un legame diretto con le opere esposte, perchè, dopo tutto, come disse Frank Lloyd Wright, "una buona cena è ed è sempre stata una straordinaria opportunità artistica."

Il secondo appuntamento, dedicato alla fiber-art e, in particolare, all'arte del ricamo come espressione intima e potente di questo tempo, vede colloquiare, negli spazi familiari di un ambiente domestico, differenti personalità il cui "filo" conduttore principale è il medium utilizzato per la creazione delle opere. La mostra è curata da Efisio Carbone.

Quando: vernissage venerdì 14 luglio ore 19

Dove: MLB Gallery Porto Cervo - via Sa Conca 5, D2, Porto Cervo. Per info: [email protected]; +393314089660; [email protected]

Artisti in mostra: Alice Schivardi, Silvia Donini, Antonella Sabatini, Giovanni Gaggia, Ketty Tagliatti, Mara di Giammatteo, Marina Gasparini, Paulina Herrera Letelier, Janaina Mello Landini

Breve introduzione alla mostra

Dai tessuti di Robert Morris alle opere di Eva Hesse, dalla "Trappola" di Pino Pascali alle "Tensioni" di Giovanni Anselmo, il concetto di forma plasmata si spoglia delle caratteristiche scultoree "classiche", per trovare, in particolare lungo un'asse al femminile, espressioni affatto nuove scevre dalla retorica monumentale, indirizzate a un racconto intimo e personale che si focalizza sui materiali. Marisa Merz, Silvie Fleury, Rosemarie Trokkel, Louise Bourgeois, Magdalena Abakanowicz, Yayoi Kusama, affondano le loro mani nel mondo degli alienati. Outsaider dell'arte, queste artiste descrivono traumi, ferite, psicosi; cuciono per scandagliare la sofferenza, per sanare, ma anche per interpretare il pensiero come filo da estrarre da una matassa confusa. È il filo di Arianna che si dipana in mille percorsi dichiarando, in senso nietzschiano, l'assenza e l'impossibilità, da parte della parola, di raggiungere la verità. Annette Messager, Ghada Amer e Maria Lai, maestre della fiber art, pervengono ad altri risultati usando il ricamo come poesia visiva, una forma narrativa straordinariamente consona alle esigenze dell'io.

Una mostra di talenti sul filo del confronto
Di relazioni intime e meditate parla il lavoro di Alice Schivardi. Che si tratti di fili cuciti sulla traslucidità di una pergamena stratificata dal tempo o di articolate performance d'arte collettiva, l'artista cerca la sostanza della verità impiegando materiali e linguaggi più adatti a veicolare il tema trattato. Silvia Donini cuce il suo rapporto con l'uomo: alla tecnica affida l'eterno femminino, all'eros il compito di elaborare l'immagine. Sono ricami altamente erotici che esaltano l'edonismo maschile nella purezza pansessuale di due individui dello stesso sesso, riservando alle forme astratte del retro della tela il compito di universalizzare il messaggio. I volti di Antonella Sabatini, quasi maschere funebri di ascendenza latina, vivono nel soffio collettivo di un'umanità viva, mormorano il loro stupore verso il mondo, ci chiamano a meditare sull'eterno, indivisibili, come avessero, oltre lo spazio visibile su cui si affacciano, le mani giunte tra loro. Giovanni Gaggia sostanzia la sua ricerca in straordinari cuori ricamati come parte finale di un lavoro d'indagine molto complesso dove il ricamo è cicatrizzante secondo una gestualità che assume valenza sacra. Cucire per sanare, un mantra che riverbera dal particolare all'assoluto. Ketty Tagliatti scolpisce più che cucire: le sue grandi rose di spilli sono bassorilievi che palpitano, nella sostanza, delle grandi performer dell'arte (le azioni di Gina Pane ne sono un esempio), ma nella forma la tela si espande e contrae in chiaroscuri di ascendenza analitica su cui vibrano abbaglianti spilli in forme seriali. Storie e leggende che si intrecciano come antichi racconti tessuti al telaio da abili mani femminili: queste le premesse del lavoro di Mara di Giammatteo che, dall'esclamazione di una "Oh" nata in un istante, per motivi di stupore, in un luogo imprecisato della lontana Persia, tesse il suo arazzo che profuma di dame e unicorni quanto di poesia visiva. Marina Gasparini, col suo grande lampadario dal sapore metafisico, omaggia De Chirico e i sentimenti di emozione e smarrimento che gli oggetti da lui inseriti in contesti stranianti suscitano in chi li osserva. L'essenzialità del filo, unico medium utilizzato, sembra quasi una traccia di pennello sospesa nel presente che si lascia attraversare dalla Storia. Paulina Herrera Letelier, architetta Cilena trapiantata a Cagliari, muove da uno studio della tradizione sarda per pervenire a risultati di grande originalità, dove significati e significanti di natura antropologica (materiali, forme, rappresentazioni e archetipi) si sposano felicemente con la sua poesia in sintesi plastiche fortemente contemporanee. Per i suoi straordinari tappeti si avvale della sapienza artigianale di Mariantonia Urru di Samugheo, paese sardo noto per la grande tradizione tessile. Janaina Mello Landini, artista brasiliana, presenta un'evoluzione della sua ormai pluriennale ricerca definita da lei Ciclotrama. Il lavoro consiste in corde di diversi materiali, dimensioni e colori, de-strutturate con tecnica certosina in numerosi fili sempre più sottili fino a raggiungere l'indivisibile sottilissimo ultimo appiglio che tutto regge e pone in equilibrio.

[Efisio Carbone]