Contatti e Contagi di Arti
Il P1CP studio (www.1cp.com) in collaborazione con Case aperte (www.caseaperte.it/) , inaugura un progetto artistico su come la discriminazione passi dal corpo. Un evento dedicato all’arte più in generale che si traduce in più arti che, unite tra di loro, danno vita a una grande serata durante la quale avrà luogo uno spettacolo teatrale per la regia dei KIN31.
Comunicato stampa
Il P1CP studio (www.1cp.com) in collaborazione con Case aperte (www.caseaperte.it/) , inaugura un progetto artistico su come la discriminazione passi dal corpo. Un evento dedicato all'arte più in generale che si traduce in più arti che, unite tra di loro, danno vita a una grande serata durante la quale avrà luogo uno spettacolo teatrale per la regia dei KIN31 (http://www.kin31.eu/) arricchito della proiezione di video per la regia di Marcello Olivari e l'animazione di Denise Di Marzo. Oltre al teatro e al cinema questo progetto da spazio anche alle note musicali dei Punti G con pianoforte e didijeridu (http://punti-g.bandcamp.com/) che coronano la serata d'inaugurazione della mostra fotografica di Nahyeli Malingamba; saranno inoltre presenti alcuni quadri su tela di Denise di Marzo. Lo spettacolo sarà quindi una grande impalcatura che abbraccia la totalità delle arti. Questa serata all'insegna delle arti, dove l'essenza di ogni espressione si fonde nella sua diversità, vuole dare un forte messaggio unificante in modo che le differenze possano stringere altre differenze. Il p1cp studio, un gruppo di giovani artisti e cineasti, ha deciso di lanciarsi in questo progetto dopo la scomparsa di Davide Pusterla, un caro amico di Nahyeli Malingamba, ideatrice dell'evento. Davide per anni ha combattuto contro le discriminazioni sessuali e contro la poca conoscenza della malattia di cui era affetto: l'AIDS. Una malattia che spesso porta con sé i più diversificati fraintendimenti che conducono, da un lato alla sovente discriminazione ed emarginazione di molti malati a causa di paure ingiustificate, e dall'altro ad una mancata attenzione là dove sarebbe giusto prestarla, citando le sue stesse parole: "nonostante sia un virus calvario che imperversa già da ormai trent'anni e che oggi più che mai dilaga mietendo milioni di vittime e colpendo indiscriminatamente persone di ogni sesso, età, estrazione sociale ed etnia, si continua a parlare «di gruppi a rischio»: i gay, gli uomini bisessuali, i tossicodipendenti, le persone che si prostituiscono e i loro clienti, persone affette dall'emofilia, e gli operatori sanitari. Questa tendenza alla ghettizzazione, lapalissiana per gli omosessuali agli inizi degli anni Ottanta e più subdola e pericolosa ai nostri giorni, nonostante sia in parte giustificabile da alcuni dati statistici, nasconde insidie di grande rilevanza etica, sociale ed epidemiologica, quali, per esempio, l’errata convinzione d’essere «immuni perché normali», oppure la discriminazione delle persone sieropositive o malate di AIDS." Davide dopo anni di lotta ha deciso di porre fine alla sua vita lasciando un grande vuoto, e tanti perché. Poco prima di morire, a seguito di una ricerca sull'omofobia sociale di Nahyeli Malingamba, le aveva chiesto di continuare con grinta a combattere, ad alzare la voce, di non arrendersi mai al silenzio e continuare a lottare per le cause a lui vicine e per aiutare altri a crederci quanto ci credeva lui. Così il p1cp studio , di cui Nahyeli Malingamba è membro, ha deciso di creare, attraverso la cosa che gli è più cara al mondo, l'arte, sinergie tra le arti in un incrocio di fili, relazioni, vite, parole e pensieri. Tutto questo per esigere che non siano le tue discriminazioni a penetrare nella pelle, ma il tuo segno, la tua impronta, il tuo messaggio, la tua presenza ad ogni vita diversa ma uguale dalla tua. La serata sarà ospitata negli spazi di CaseAperte, contemporary art gallery and space for events, in via Cesare Boldrini 12/c. L’associazione, presieduta da Paolo Insolera, e attiva da oltre cinque anni nel tessuto urbano cittadino, da sempre è sensibile a queste tematiche.