Contemporanea Festival 16
Questa edizione è dedicata al corpo e alla sue declinazioni in “scritture creative”, siano esse danza, parola, immagine, suono o moduli ibridi – comunque ‘segni’ riflessi della ricerca attorno al magma fluido delle arti della scena contemporanea.
Comunicato stampa
Ad inaugurare le attività del Teatro Metastasio di Prato nella stagione 2016/2017, dal 23 settembre al 2 ottobre, sarà la XIV edizione di CONTEMPORANEA FESTIVAL.
Nell'assolvere le sue programmatiche necessità fondanti, consolidando un'estesa rete di relazioni artistiche, produttive, critiche e territoriali, anche quest'anno Il progetto diretto da Edoardo Donatini presenta una selezione di autorevoli artisti e compagnie nazionali e internazionali, produce e promuove creazioni anche non formalizzate che valorizzano il senso di ogni personale ricerca autotale, favorisce momenti di riflessione teorica, garantisce programmi formativi e stimola lo spettatore ad un approccio critico più consapevole verso il processo di trasformazione dell'arte, di pari passo alle mutazioni del nostro tempo.
In particolare, CONTEMPORANEA FESTIVAL 16 è dedicata al corpo e alla sue declinazioni in "scritture creative", siano esse danza, parola, immagine, suono o moduli ibridi - comunque 'segni' riflessi della ricerca attorno al magma fluido delle arti della scena contemporanea.
Guardando alle relazioni internazionali, grazie al suo ruolo all'interno del network Finestate Festival, CONTEMPORANEA FESTIVAL 16 rinnova la collaborazione sia con l'Institut Francais e Nuovi Mecenati nell'ambito del progetto TransARTE, sia con Prohelvetia per il progetto Swiss Time, e presenta un focus speciale sulle ultime tendenze produttive francesi e svizzere in cui, a diversi livelli, emerge la centralità del corpo.
Dalla Francia arrivano dunque quattro artisti: con una pièce già acclamata all'ultimo Festival d'Automne, con 6 danzatori che nel mezzo di una piazza restituiscono con il corpo una critica all’arte politica dei cartoon, c'è una star della coreografia internazionale, BORIS CHARMAZT, direttore del Musée de la danse di Rennes, considerato uno dei ”leader della Nouvelle Vague francese” e del movimento della non-danza (23 settembre); a rappresentanza della coreografia d'oltralpe, c'è anche GAËLLE BOURGES con uno spettacolo che ha debuttato lo scorso anno al Festival d'Avignon e che, costruito attorno alla nudità, studia la verginità ispirandosi a un ciclo di arazzi fiamminghi; per rivisitare il significato di rappresentazione e partecipazione (1 ottobre), si trova poi IVANA MÜLLER con due lavori in cui corpo fisico dei singoli spettatori viene amalgamato in un unico gruppo per partecipare attivamente alla creazione sia di una performance per adulti che riflette sull'idea di prospettiva e punto di vista (23 settembre), sia a una coreografia ‘sociale’ pensata per i bambini (24 e 25 settembre); e c’è pure il performer ALEX CECCHETTI che, dopo il ritrovamento dei resti di un anonimo corpo, vi cerca gli indizi che consentano di risolvere il mistero di un omicidio (29, 30 settembre).
Dalla Svizzera arriva invece il teatro politico senza compromessi di MILO RAU, osannato regista di cinema e teatro nonché giornalista e saggista, che per la prima volta nella sua carriera lavora con i bambini per parlare del corpo violato e presentare una piece che parte dalla biografia del criminale più tristemente noto della storia del Belgio, il pedofilo e assassino Marc Dutroux, riflettendo sulla materializzazione dei sentimenti umani in scena (24 settembre); e c’è anche la rigorosa coreografa YASMINE HUGONNET che, dopo il debutto all'ultima Biennale Danza, presenta la nuova creazione immettendo i corpi di quattro danzatori all'interno della linea immaginaria di un cerchio, forma ancestrale per eccellenza di tutte le rappresentazioni umane (25 settembre).
Sempre in arrivo dall'estero a CONTEMPORANEA FESTIVAL 16 si incontrano anche la trapezista e fautrice della decomposizione del movimento CHLOE MOGLIA, anche lei francese, che si sospende in aria per contemplare la gravità e le infinite variazioni del vuoto (2 ottobre), l'argentino FERNANDO RUBIO che posiziona grandi letti nelle piazze della città e invita singoli spettatori a condividerli fisicamente con uno sconosciuto (29 e 30 settembre, 1 e 2 ottobre), il danzatore marocchino RADOUAN MRIZIGA che misura sul proprio corpo una performance architettonica basata sul numero 5 (25 settembre), il basco HORMAN POSTER con un duo coreografico all'unisono, un incontro corpo a corpo che intreccia le diverse culture dei due protagonisti (2 ottobre), e il polacco MACIEJ KUZMINSKI con quattro ballerini che lavorano sull'esasperazione fisica per scardinare la convenzionale idea di stanchezza (2 ottobre).
La parola come animico contrappunto corporeo, declinazione eterica della natura umana, è poi l'idea di fondo di una inedita sezione di CONTEMPORANEA FESTIVAL 16 che, dedicata alla drammaturgia italiana, produce alcuni eventi unici e irripetibili di alcuni tra i più significativi artisti del panorama nazionale. Qui si ritrovano CLAUDIO MORGANTI, artefice di quattro conferenze brevi tra musica e lettura (27, 28, 29, 30 settembre), ROBERTO LATINI che si misura con il deja-vu e con lo spazio della memoria (29 settembre), LICIA LANERA che innesca riflessioni notturne su fiabe conosciute (28 settembre). E si incontrano anche TINDARO GRANATA, che tratteggia un suo alter ego mostruoso in uno studio sulla degenerazione umana (27 settembre), ILARIA DRAGO, autrice di un elogio a perdere innestato su paura e perdita della speranza (27 settembre), il duo ALBERTO ASTORRI/PAOLA TINTINELLI che si ispira al Re Lear di Shakesperare per tentare di riconquistare il destino della poesia (28 settembre), e ELISA POL, con uno studio dedicato a Francesca Woodman che ricostruisce 'la storia di qualcuno che esplora un'idea' (30 settembre).
La centralità del corpo ricorre anche nei lavori di alcuni giovani danzatori italiani, come GIORGIA NARDIN, che letteralmente scrive una performance sulla carne di una danzatrice (1 ottobre), ANNAMARIA AJIMONE, con uno studio che pone il corpo in rapporto allo spazio (1 ottobre), e MARCO D'AGOSTIN che, con la sua fisicità forsennata, si dibatte in un assolo ispirato al Saggio sulla stanchezza di Peter Handke (24 settembre).
Ancora sul fronte italiano e con al centro della ricerca le variazioni morfologiche del corpo, c'è il debutto del nuovo lavoro di KINKALERI, in cui il fotografo Jacopo Benassi indaga la dinamica dell'immagine punteggiando visivamente con il suo flash alcune azioni condivise con il pubblico (30 settembre); c'è una performance di FRANCESCA GRILLI, che trova nell’idea di aria il terreno per una riflessione sui processi di migrazione contemporanei (24 e 25 settembre), c'è la nuova proposta di KATIA GIULIANI, che invita un writer a riprodurre fedelmente le dichiarazioni del pubblico sul muro del Teatro Metastasio (29, 30 settembre), e c'è un'azione teatrale della COMPAGNIA TPO che immerge una danzatrice in un ideale spazio-giardino evocato dalla pelle vegetale delle cortecce di alcuni alberi dell'emisfero australe (23 settembre).
Come di consueto, oltre al già citato lavoro di Ivana Müller, non manca uno spazio dedicato ai bambini con il debutto della nuova produzione della COMPAGNIA TPO che accompagna fisicamente i piccoli spettatori in un viaggio virtuale in compagnia di un panda, alla scoperta di vecchie e nuove tradizioni cinesi (30 settembre, 1 e 2 ottobre).
Un momento di riflessione critica dovrebbe rinnovarsi con l'appuntamento di Tutta la verità, nient'altro che la verità, il provocatorio progetto inaugurato lo scorso anno per promuovere occasioni di discussione sul sistema teatro. Al momento CONTEMPORANEA FESTIVAL 16 sta lavorando con Regione Toscana e Comune di Prato per ospitare un incontro sui principi della legge sul teatro e lo spettacolo dal vivo.
L'approfondimento teorico, sul tema delle residenze creative, inoltre, da spazio alla presentazione del 2° volume di Nobiltà e miseria - presente e futuro delle residenze creative in Italia, a resoconto dell’ultima tappa del progetto di ricerca e analisi degli scenari italiani legato al pensiero e alle pratiche sulle e delle residenze creative, realizzato in collaborazione con l’Arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, ideato e organizzato da Edoardo Donatini e Fabio Biondi, con la collaborazione de Il Tamburo di Kattrin, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il sostegno di Regione Toscana e Regione Emilia Romagna e Regione Puglia (1 ottobre).
Infine, CONTEMPORANEA FESTIVAL 16 ospita una doppia intervista tra DARIA DEFLORIAN e ANTONIO TAGLIARINI che si fronteggiano a colpi di domande segrete per raccontare il proprio lavoro (24 settembre), e dedica una sezione particolare alla formazione, con tre laboratori che si rivolgono al pubblico e agli studenti: il primo è di GAËLLE BOURGES, finalizzato alla partecipazione allo spettacolo in programma; il secondo è di MASSIMILIANO CIVICA, incentrato sull'utilizzo della voce naturale, sulla lettura metrica e lo studio di testi poetici italiani; il terzo è un laboratorio redazionale che, affidato ad Altre Velocità e riservato agli studenti del Progeas e al pubblico più fattivamente interessato, vedrà comporre per il secondo anno consecutivo una pagina giornaliera dedicata al festival sul quotidiano locale La Nazione.
Per tutta la durata del festival sarà attivo uno spazio di ristoro e relax presso il Ridotto del Teatro Metastasio: la cura del cibo e del "bar a forte impatto naturale" sarà affidata al progetto "Zazie al Teatro" di Rita Pierantoni, che sarà affiancata da un catering a km zero che ha come progetto il reinserimento di malati psichiatrici e un da giovane chef vegano dalla mano particolarmente felice. La CONTEMPORANEA HOSPITALITY LOUNGE del Ridotto avrà orario dalle 11 alle 01 e, oltre ad essere il punto di incontro del Festival, trasformerà il Ridotto in un salotto con cibo, bevande e cibi naturali, riviste quotidiani e libri, menu bistrot a pranzo e a cena, wifi libero.
CONTEMPORANEA FESTIVAL16 è un progetto del Teatro Metastasio di Prato organizzato con il contributo di Regione Toscana, Provincia di Prato, Comune di Prato.