Contemporary Art Installations for Bhutan
In occasione della riapertura dell’esposizione BHUTAN, JOURNEY BEYOND THE SKY, due artisti emergenti italiani, Marco Casella e Daniele Pulze, sono chiamati ad intervenire all’interno degli spazi del Magazzino del Caffè con installazioni contemporanee site-specific.
Comunicato stampa
Contemporary Art Installations by Marco Casella & Daniele Pulze for Bhutan, Journey beyond the sky
ICI Venice rinnova la sua attività in favore della valorizzazione di artisti emergenti in occasione del prolungamento della mostra Bhutan, Journey beyond the sky, dal 3 maggio al 13 di settembre 2015.
Durante il periodo della Biennale di Venezia 2015 e l’Esposizione Universale di Milano 2015, due giovani artisti sono invitati ad intervenire all’interno degli spazi del Magazzino del Caffè: Marco Casella e Daniele Pulze.
Un unico vincolo per loro: integrare le proprie installazioni in corrispondenza degli elementi dell’esposizione di arte etnografica.
Il nucleo della mostra Bhutan, Journey beyond the sky è rappresentato dalla proiezione del film documentario Bhoutan, un petit pays possedé du ciel, realizzato nel 1975 dai due documentaristi francesi Anne e Ludovic Segarra insieme a diapositive dell’epoca e alla straordinaria collezione di Alain Rouveure, mai esposta prima, di incredibili tessuti del Bhutan.
Come già reso esplicito, volontà primaria di ICI é quella di produrre esposizioni di arte etnografica che cerchino e creino un dialogo costante con la contemporaneità e il patrimonio locale.
I lavori effettuati da Marco Casella e Daniele Pulze saranno volutamente impercettibili o, per meglio dire, talmente ben integrati nello spazio e alle opere in mostra che lasceranno il visitatore doppiamente spiazzato.
Le opere di arte contemporanea che oggi siamo soliti vedere all’interno di gallerie private, cosiddette white cube, acquisiscono qui una dimensione estetica altra creando, non solo un dialogo assolutamente inusuale fra arte etnografica e arte contemporanea ma, allo stesso tempo, andando ad in-vestire uno spazio tutt’altro che asettico.
Marco Casella
Lo spazio come vuoto da definire, limite, il paesaggio che diventa limite e organizza, in parte, questo spazio/tempo indefinito; queste alcune delle tematiche che animano la poetica di Marco Casella, classe 1991. Negli spazi di ICI - Magazzino del Caffè, l’artista interverrà nella prima sala espositiva integrando, alle già presenti diapositive del Bhutan datate 1975, alcune sue diapositive. L’intento è quello di proporre al visitatore, attraverso la mediazione del medesimo supporto visivo, due diverse vedute: da una parte quella dei due documentaristi Anne e Ludovic Segarra che nel 1975 furono fra i pochissimi ad avere la possibilità di fotografare e filmare il Regno del Bhutan; dall’altra parte Marco Casella e la sua incredibile capacità di creare la diapositiva manipolandola.
www.marcocasella.weebly.com
Daniele Pulze
Capace di farsi suo e trasformare qualsiasi spazio datogli a disposizione, Daniele Pulze, classe 1988, traduce le proprie ricerche scientifico-spaziali in installazioni di fortissimo impatto visivo.
Negli spazi di ICI - Magazzino del Caffè, l’artista interverrà nella BOUTIQUE Onirique, sala di entrata, e dentro l’ovattata sala di proiezione, creando interventi site-specific al fine di stravolgere la percezione ottica che il visitatore può avere di uno spazio e/o di un’immagine.
www.danielepulze.strikingly.com
ICI - International Cultural Institute
ICI Venice è stata creata da giovani italiani e francesi che sono riusciti a sviluppare un programma culturale che crea relazioni internazionali a partire dall’arte etnografica e contemporanea; comprando e riqualificando uno spazio vuoto a Venezia, il Magazzino del Caffè, sperimentano la loro visione di diffusione di cultura.
L’anno scorso, per la prima mostra aperta al pubblico, hanno ricevuto più di 16.000 persone senza pubblicità. Oggi, sono riconosciuti dal MiBACT, dal Comune di Venezia, dalla Provincia di Venezia e dall’Università Ca’ Foscari, in ragione della loro esigenza nella qualità delle loro scelte e della loro professionalità nonostante i pochi fondi economici a disposizione.