Contemporary Evening Nour
Torna Contemporary Evening Nour con il suo secondo appuntamento tre giorni che Spazio Nour dedica all’arte contemporanea, quale occasione di scambio artistico e culturale.
Comunicato stampa
Venerdì 26 giugno torna Contemporary Evening Nour con il suo secondo appuntamento tre giorni che Spazio Nour dedica all'arte contemporanea, quale occasione di scambio artistico e culturale.
Punto focale di questo progetto è la multiculturalità. Ogni mese vengono coinvolti artisti provenienti da diversi Paesi, il cui incontro a Spazio Nour stimola una creazione artistica che invade lo spazio circostante, coinvolgendo il celebre cortile interno di Viale Bligny 42.
In questo “edificio mondo”, calderone di culture diverse che si incontrano nella propria convivenza quotidiana, la diversità diventa possibilità di unione in un contesto di scambio, in cui l'arte vuole avere la funzione di strumento comunicatore.
Ed è stata proprio questo l'aspetto emerso dopo l'esperienza del primo Contemporary Evening Nour del mese scorso, in cui artisti provenienti da diversi Paesi si sono alternati in tre giorni, con progetti e allestimenti diversi. Uno di questi, Rahman Hak-Hagir, si è fermato per una residenza artistica presso Spazio Nour, durante la quale ha sviluppato diversi progetti coinvolgendo anche gli abitanti del palazzo, a cui ha dedicato un'opera che presenterà a Spazio Nour nel mese di luglio.
Venerdì 26, ore 21.00, Mahmoud Saleh Mohamadi presenta Performance #02, parte della serie iniziata a Spazio Nour nel luglio 2014. In questa occasione il suo progetto artistico vuole coinvolgere l'intero cortile di Viale Bligny 42, l'artista invita i partecipanti a portare un cibo della propria cultura da condividere.
Sabato 27, ore 21.00, Akiko Kozato & Michael Barletta portano nel cortile di Viale Bligny 42 la loro esibizione in cui la voce della cantante lirica si unisce alla chitarra di Barletta. Il progetto performativo-musicale unisce la tradizione Novecentesca con brani contemporanei composti appositamente per il duo.
Domenica 28, ore 21.00, Raffaella Menchetti si esibirà con Cecilia Molardi, Annalisa Boscarino (performer) e Silvia Minardi (arpa) in Identity. Il progetto performativo indaga uno dei topos che dal Novecento ad oggi ricorre nella riflessione artistica e intellettuale: la disintegrazione identitaria individuale.
Spazio Nour,
Viale Bligny, 42, 20136, Milano.
Inaugurazione Venerdì 26 giugno, ore 21.00
Orari: venerdì 26, 21.00 – 23.00
sabato 27, 21.00 – 23.00
domenica 28, 21.00 – 23.00.
http://www.spazionour.com/ | [email protected]
PROGRAMMA
Venerdì 26 giugno
PERFORMANCE #02 – MAHMOUD SALEH MOHAMMADI
Performance #02 di Mahmoud Saleh Mohammadi si inserisce all'interno della serie di opere performative iniziate con Performance #00 (luglio 2014), con cui l'artista ha aperto al pubblico le porte del proprio studio, inaugurando l'attività creativa all'interno di Spazio Nour. Successivamente ha invitato un gruppo scelto di artisti e intellettuali a Performance #01 (ottobre 2014), azione a porte chiuse in cui gli undici invitati hanno partecipato ad una cena simbolica, dove Mahmoud Saleh Mohammadi, collaborando con la performer Francesca Lolli, invitava a riflettere sul ruolo dell'artista, e dell'arte più in generale, nel mondo contemporaneo. L'artista decide di proseguire questo suo progetto di riflessione sull'arte e sulla sua funzione sociale, questa volta aprendo la cena al pubblico e portando la tavola all'esterno di Spazio Nour, nel cortile di viale Bligny 42, il quale diventerà il nuovo terreno in cui far crescere questa condivisione artistica di idee. L'edificio mondo celebre alla cronaca, diventa un luogo di incontro e nutrimento, grazie all'azione performativa collettiva: una tavola a cui tutti sono invitati a partecipare, partendo dai condomini, sino ad arrivare a chi in questo fortino non ha mai avuto il coraggio di entrare. L'artista invita i partecipanti a portare un cibo della propria tradizione, da condividere con gli altri commensali, così da creare un'occasione di scambio, in cui le diversità dialogano creando un terreno comune.
Sabato 27 giugno
AKIKO KOZATO & MICHAEL BARLETTA
I due artisti presentano il proprio progetto musicale che attraversa differenti esperienze musicali dal Novecento ad oggi. L'unione della voce di Akiko Kozato, cantante lirica che ha perfezionato la propria formazione presso il Teatro alla Scala, con la chitarra di Michael Barletta, diplomato al Conservatorio Verdi di Milano, crea un percorso trasversale tra la tradizione degli autori novecenteschi e la musica contemporanea, andando a toccare stili e generi diversi. Le melodie popolari di Britten, Rodrigo, Garcia Lorca e De Falla viene reiventata, assimilando tradizione inglese e spagnola per creare nuove forme musicali, in cui rimangano percettibili le sfumature delle terre d'appartenenza dei compositori. Il repertorio della loro esibizione va a toccare anche il Divan di Castelnuovo Tedesco ultima opera e testamento artistico del compositore , brano per canto e chitarra con le parole del poeta ebreo Moses-Ibn-Ezra vissuto nel Medioevo, che riflettono sul tema della memoria. Nel progetto di Kozato e Barletta il passato dialoga continuamente con il presente, opere degli autori di inizio Novecento vengono reinterpretate e si uniscono ad una composizione realizzata appositamente per il duo: Imago, di Mauro Di Vincenzo, in cui il testo, costruito su un’alternanza di inglese e italiano, dipinge un breve momento nel quale l’aspetto visivo e quello drammatico si fondono in un’effimera scena carica di pietas e di materna nostalgia
Domenica 28 giugno
IDENTITY – RAFFAELLA MENCHETTI
Identity è la performance con cui Raffaella Menchetti indaga la tematica della ricerca identitaria, quale topos dell'età contemporanea. Il progetto che presenta a Contemporary Evening Nour esplora i meccanismi con cui l'individuo si confronta con la realtà liquida e gli effetti che questa ha sul sé. Azione performativa, danza e musica si uniscono, creando un dialogo spezzato attraverso l'esibizione di tre performer (Raffaella Menchetti, Cecilia Molardi, Annalisa Boscarino) e una musicista (Silvia Minardi), che eseguirà una composizione ideata appositamente per questa performance. La scenografia e il progetto luci sono stati curati dall'artista Raquel Jimenez Herrera.
L'identità e i suoi processi di acquisizione e perdita sono tra i principali nuclei di interesse dell'attività artistica di Raffaella Menchetti. L'artista ha indagato queste tematiche attraverso diverse forme espressive, sia con video-installazioni, sia tramite l'azione performativa, che ha portato in diversi Paesi (Shed Identity, svolta ad Istambul). In mostra saranno esposte altre opere video dell'artista, con cui vuole riflettere sulla diverse sfaccettature che la tematica identitaria offre.
Per la performance Identity l'artista ringrazia: Cosimo Damiano per le luci, Francesca Politi e Luca Cuomo per la partecipazione alla creazione del progetto.