Contemporary Locus 15 – Sophie Ko | and…
Contemporary Locus annuncia la quindicesima edizione del suo progetto curato da Paola Tognon e dedicato a interventi d’arte in luoghi dismessi, segreti o dimenticati della città di Bergamo che vengono riattivati attraverso opere site specific di artisti internazionali.
Comunicato stampa
Contemporary Locus annuncia la quindicesima edizione del suo progetto curato da Paola Tognon e dedicato a interventi d’arte in luoghi dismessi, segreti o dimenticati della città di Bergamo che vengono riattivati attraverso opere site specific di artisti internazionali.
Per Contemporary Locus 15 l’artista italo-georgiana Sophie Ko è stata invitata a intervenire all’interno del Parco Caprotti di Bergamo - enclave verde di particolare rilievo storico e botanico - e del suo Padiglione del Tè - piccolo edificio vetrato in stile neorinascimentale oggi in dismissione.
Contemporary Locus 15 ha l’obiettivo di abitare temporaneamente questo luogo, ancora parzialmente sconosciuto, rendendolo uno spazio di sperimentazione artistica e una piattaforma partecipativa intergenerazionale: l’arte entra così nella dimensione quotidiana, sociale e comunitaria del Parco in un’ottica di rigenerazione urbana e di sostenibilità ambientale.
Contemporary Locus 15 vuole riflettere sul rapporto tra uomo e habitat naturale prendendo spunto dalla storia dei giardini romantici e dalle diverse sensibilità che nei secoli hanno costruito e abitato questi luoghi, e immaginare relazioni tra spazi verdi e contesti ad alta urbanizzazione. Incastonato nei borghi antichi di Bergamo bassa, in questo progetto il Parco si pone come laboratorio di convivenza a cielo aperto in un’area ad alto insediamento abitativo.
All’artista è stato chiesto di realizzare nel Parco, e in particolare nel Padiglione del Tè, un progetto legato alle tematiche del contesto naturalistico di un giardino romantico e alla pittura come possibile interpretazione della nostra memoria del paesaggio. Per Sophie Ko il progetto è l’occasione per una nuova sperimentazione che spinge la sua ricerca dalla dimensione della pittura a quella tridimensionale e installativa che definisce lo spazio come luogo dell’azione nel quale si rivelano la memoria, il tempo e l’immaginazione accanto all’attualità.
Sophie Ko ha concepito per Contemporary Locus 15 l’installazione Ai Vinti (2023). Lasciando il Padiglione del Tè nella sua attuale condizione di dismissione (di senso, di storia e di funzione), lo spazio viene trasformato da Sophie Ko in un luogo della memoria, o della promessa, in cui governa il sentimento del tempo e del transito. Accanto e sopra a mobili, oggetti di uso quotidiano, elementi di carbone e suggestioni pittoriche, sono inserite diverse sculture in bronzo realizzate per l’occasione che ribadiscono un tema caro all’artista, quello del viaggio. Si tratta di piccole barche pronte per partire o per approdare in acque e terre sconosciute realizzate grazie al calco di elementi naturali. Similmente, con l’uso dell’oro e dell’oro in foglia, l’artista segna con interventi mimetici la balconata del Padiglione e i luoghi più intimi e del Parco intervenendo anche nel suo laghetto con un’esile barca che naviga sopra il livello dell’acqua. - Paola Tognon
Come un bambino che pianta una foglia su una corteccia, in queste barche l’arte torna alla propria dimensione originaria di gioco, di attività spirituale in grado di dare forma alla materia. Proprio fin da bambini sentiamo la barca come il simbolo di un viaggio verso luoghi ignoti, ma che vorremmo conoscere, come via di emancipazione da ciò che ci costringe. È in atto una lotta tra questi vecchi mobili e le barche: i mobili sembrano voler ridurre le barche a suppellettili, d’altra parte anche una semplice barca fatta per gioco irradia una forza che alimenta l’immaginazione di luoghi sconosciuti, di una nuova vita, quella nuova esistenza redenta che sognano i «marinai dimenticati in un’isola», i «prigionieri», i «vinti» e tutte le altre figure dimenticate evocate nei versi de Il cigno di Baudelaire. - Sophie Ko
L’installazione nel Padiglione del Tè e gli interventi nel Parco saranno sempre visibili al pubblico, che potrà anche entrare all’interno del Padiglione nei weekend, grazie a un servizio di accoglienza inclusiva a cura di Contemporary Locus.
La manifestazione Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede Intesa Sanpaolo e A2A nel ruolo di Main Partner, Brembo nel ruolo di Partner di Sistema, Ferrovie dello Stato Italiane e SACBO quali Partner di Area. Il Ministero della Cultura e Regione Lombardia sono partner istituzionali insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca.
A cura di Paola Tognon
Parco Caprotti e Padiglione del Tè, Bergamo
16 settembre – 5 novembre 2023
Opening 16 settembre, h. 17-19
Accoglienza, azioni, laboratori e attività: tutti i week end e festivi nel Parco Caprotti
Ideazione e organizzazione: Contemporary Locus, progetto a cura di Paola Tognon | Progetto di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 con il supporto di Comune di Bergamo – Assessorato alla Cultura, Assessorato al Verde pubblico, Assessorato al Patrimonio e con il sostegno della Fondazione della Comunità Bergamasca | in collaborazione con l’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”, Il Museo delle Storie di Bergamo, La Carrara, Il Politecnico delle Arti, HG80, TTB, FDE - Festival Danza Estate, Associazione Immaginare Orlando, Progetto Dance Well | in collaborazione con UniBg |in dialogo con le associazioni Line Culture, CARME e Belle Arti di Brescia | In relazione con la piattaforma Level Five, Belgio e l’associazione Snaporazverein, Svizzera.
Cura: Paola Tognon | Coordinamento e produzione: Laura Santini | Assistenza e segreteria: Lucia Pievani | | Supervisione allestimento: Nadia Bratelli - Teka Studio | Allestimento: Simone Moretti, Paolo Castelli - HG80 | Immagine coordinata: Naked Studio, Milano | Fotografie: Mario Albergati | Video: Alberto Valtellina | Ricerche e redazioni: Silvia Gadda, Cristiana Passerini Tosi | Responsabile servizi per l’infanzia: Elena Benicchio | Laboratori: Elena Benicchio, Tania Consonni, Marta Marchini, Lucia Pievani Responsabile accoglienza: Sara Pesenti | Accoglienza e mediazione: Sara Pesenti, Lucia Pievani, Emma Canali, Chiara Ravasio, Laura Santini | Assistenza di gestione: Antonello Casablanca | Ufficio stampa: Maddalena Bonicelli | Ufficio stampa territoriale: Fabio Spaterna | Gestione social media: Laura Santini, Lucia Pievani, Silvia Gadda | Grazie a Fonderia d’arte De Andreis; grazie a Renata Fabbri, Milano e a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto.