Conversation Piece – Part 1
La Fondazione Memmo-Arte Contemporanea presenta Conversation Piece | Part 1, la prima di una serie di mostre dedicate agli artisti italiani e stranieri che hanno deciso di svolgere una residenza a Roma, in maniera autonoma o ospiti delle fondazioni, degli istituti di cultura o borsisti presso le Accademie straniere.
Comunicato stampa
La Fondazione Memmo-Arte Contemporanea presenta Conversation Piece | Part 1, la prima di una serie di mostre dedicate agli artisti italiani e stranieri che hanno deciso di svolgere una residenza a Roma, in maniera autonoma o ospiti delle fondazioni, degli istituti di cultura o borsisti presso le Accademie straniere.
La mostra, a cura di Marcello Smarrelli, nasce dal desiderio della Fondazione Memmo di costituire un osservatorio permanente puntato sulla scena dell’arte contemporanea a Roma. Un panorama sorprendentemente attivo, quello dell’arte contemporanea nella capitale, difficile da percepire per il grande pubblico, ma su cui domina l’incessante e cruciale attività delle Accademie e degli istituti di cultura stranieri, dove da qualche secolo completano la loro formazione nuove generazioni di artisti provenienti da tutto il mondo. Di queste realtà, ritenute vitali per il mantenimento e lo sviluppo di un tessuto culturale legato ai linguaggi visivi del contemporaneo a Roma, la Fondazione Memmo vuole essere l’amplificatore e il diffusore, attraverso questo ciclo di mostre e di altre attività ad esso collegate, quali talk, workshop e studio visit.
Per questo primo appuntamento gli artisti invitati sono: Francesca Grilli, Josephine Halvorson, Rowena Harris, Isabell Heimerdinger, Thomas Hutton, Corin Hewitt, Tobias Kaspar, Jonathan Monk, Anna-Bella Papp, Eddie Peake, Calixto Ramírez, Su-Mei Tse.
Il titolo del ciclo si ispira liberamente ad un particolare genere di pittura, originario dei Paesi Bassi e molto in voga in Inghilterra fra il XVII e XVIII secolo, che rappresentava gruppi di persone in conversazione o in atteggiamenti di vita familiare. La mostra, infatti, vuole porsi come un momento di confronto e di discussione sul lavoro di artisti, molto diversi, a volte anche distanti tra loro per ricerca, poetica e tecniche.
L’invito rivolto agli artisti è quello di condividere lo spazio di una fondazione privata nel cuore della città, all’interno di Palazzo Ruspoli, testimonianza tra le più significative del tardo rinascimento a Roma. Uno spazio particolarmente connotato dalla storia, ma anche dalla vita quotidiana che da molti secoli continua a scorrere con il succedersi delle nuove generazioni, dove gli artisti potranno riflettere insieme sulle modalità attraverso le quali costruire una mostra collettiva, trovare un possibile fil rouge che permetta ad ogni opera di relazionarsi e “conversare” con le altre.
Nella scelta del titolo vive anche una certa suggestione cinematografica, ispirata da uno dei film più famosi di Luchino Visconti, Gruppo di Famiglia in un interno (Conversation Piece), 1974, in cui si narrano le vicende di un professore di scienze che vive in un antico palazzo romano circondato dalla sua collezione di quadri raffiguranti ritratti di gruppi familiari, la cui vita intima viene completamente stravolta dall’arrivo di giovani e irrequieti inquilini al piano superiore. Una chiara metafora del confronto generazionale e del possibile e fruttoso scambio che ne potrà venire dal reciproco incontro, anche se non privo di complicazioni, resistenze e incomprensioni. L’idea di casa, di intimità, di confronto generazionale, di rapporto con la storia, di narrazione, di opera d’arte come manifestazione di un vissuto personale in una dimensione espositiva, la ricerca di un rapporto speciale con lo spettatore e con lo spazio, sono solo alcuni dei temi su cui abbiamo invitato questi artisti, momentaneamente fuori dalle loro sedi, a riflettere per la realizzazione delle opere in mostra.
In occasione di Conversation Piece | Part 1, la Fondazione Memmo-Arte Contemporanea presenta un programma di incontri, talk e proiezioni d’approfondimento, che saranno regolarmente comunicati.
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La Fondazione Memmo nasce nel 1992 per rendere concreto il sogno del suo fondatore, Roberto Memmo, di avvicinare al mondo dell'arte il vasto pubblico attraverso la diretta conoscenza di capolavori di tutti i tempi e delle più varie civiltà. Una scelta, quella di dar vita alla Fondazione, che diventa un gesto di amore per l'arte da condividere con gli altri.
La Fondazione Memmo-Arte Contemporanea prende vita nel 2012, grazie all’iniziativa di Fabiana Marenghi Vaselli Bond e Anna d’Amelio Carbone e presenta un nuovo programma espositivo interamente dedicato al panorama artistico contemporaneo. L'intento è quello di contribuire allo sviluppo di un tessuto culturale territoriale in una visione globale, connettendosi a realtà internazionali e promuovendo l'interazione fra gli artisti e la città di Roma.
La Fondazione Memmo attraverso all'organizzazione e alla produzione di mostre, performance, residenze, talk, convegni, laboratori didattici e pubblicazioni vuole promuovere il presente per contribuire allo sviluppo del nostro futuro.
Il nuovo percorso è stato avviato nel Novembre 2012 con la mostra personale di Sara VanDerBeek, nel 2013 è seguita la mostra CHRON II di Sterling Ruby, nel 2014 è stata la volta di Shannon Ebner con “Auto Body Collision”.
Fondazione Memmo-Arte Contemporanea is proud to present Conversation Pieces | Part 1, the first exhibition of many future ones dedicated to those artists currently residing in Rome, scholars at foreign academies, cultural institutes, museums, foundations.
The exhibition, curated by Marcello Smarrelli, was conceived with the aim of observing carefully and constantly reviewing what is happening in the contemporary art scene in Rome. A surprisingly active context, that of the contemporary art in the capital, difficult to perceive for the general public , but dominated by the continuous and crucial activity of the Academies and foreign cultural institutes, where during several centuries new generations of artists from all over the world complete their education.
Fondazione Memmo, through this programme of different exhibitions and other activities related to it (talks, workshops, studio visits), aims to be the amplifier of these institutions, which are historically considered vital to the maintenance and development of a cultural and narrative texture related to the contemporary visual language in Rome.
For this first exhibition the invited artists are: Francesca Grilli, Josephine Halvorson, Rowena Harris, Isabell Heimerdinger, Thomas Hutton, Corin Ewitt, Tobias Kaspar, Almudena Lobera, Jonathan Monk, Anna-Bella Papp Eddie Peake, Calixto Ramírez, Su-Mei Tse.
The cycle’s title was inspired by a particular genre of painting, originally developed in the Netherlands and then became popular in England in the XVII and XVIII centuries, which represented a group of people in a domestic setting or engaged in genteel conversations. This exhibition, in fact, is an opportunity for a dialogue and a discussion on the work of different artists, often very distant from each other for research, poetry and techniques.
Artists are invited to share the space of a private foundation, located in Palazzo Ruspoli, one of most significant examples of the late Renaissance in Rome. A space particularly characterized by the history, but also from the everyday life that continues to run with the succession of a younger generation, a space where artists will have the opportunity to reflect together on the different ways in which a group show could be coinceived, finding a common fil rouge and giving each work the possibility to relate and “converse” with the others.
In choosing the title there was also a kind of cinematographic suggestion, ispired by one of the most famous films by Luchino Visconti, Conversation Piece (1974), which tells the story of a science professor living solitary in an ancient palazzo in Rome surrounded by his collection of family group portraits. Soon his life is completely revolutionized by the arrival of young and restless tenants upstairs. A clear metaphor for the generational debate and of the hypothetical and productive exchange that may result from the reciprocal comparision, even with complications , resistances and misunderstandings. The idea of home, intimacy, generational exchange , relationship with history , narration and the idea of a work of art as a manifestation of life in an expositive dimension, the search for a special relationship with the viewer and the space, are just some of the issues on which we invited foreign artists, temporarily living abroad, to reflect in order to create the works currently shown.
On the occasion of Conversation Pieces | Part 1, the Fondazione Memmo- Arte Contemporanea, presents a public programme of talks, lectures and screenings, which will be regularly communicated.
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The Fondazione Memmo was founded in 1992 by Roberto Memmo to fulfil his dream of bringing the arts to a vast public through the direct appreciation of various periode and culture masterpieces .
His choice that of creating the Foundation, was an act of love for the arts to be shared with others.
The Fondazione Memmo-Arte Contemporanea was established in 2012, thanks to the initiative of Fabiana Marenghi Vaselli Bond e Anna d’Amelio Carbone and presents a new exhibition programme, entirely dedicated to the contemporary art scene.
The aim is to contribute to the development of a local cultural texture in a global perspective, connecting international realities and promoting the interaction between the artists and the city of Rome.
Through the organization and production of exhibitions, performances, residencies, talks, conferences, workshops and arts publications, the Fondazione Memmo desires to promote the present time in order to contribute to the development of our future.
The new programme was initiated in November 2012 with the solo show of Sara VanDerBeek , curated by Cloè Perrone, in 2013 the Fondazione has proudly hosted CHRON II , an exhibition by Sterling Ruby , in 2014 was the time of Shannon Ebner exhibited with Auto Body Collision, while in 2015 will be held the group show Conversation Pieces | Part 1