Conversazioni sul Collezionismo – Cecilia Matteucci Lavarini / Mariuccia Casadio
Per il terzo appuntamento della rassegna dedicata al collezionismo, il pubblico potrà scoprire la ricchissima collezione di abiti e accessori della collezionista toscana.
Comunicato stampa
La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli propone martedì 12 marzo alle ore 18.30 presso la Sala di Consultazione un nuovo appuntamento nell’ambito del programma Conversazioni sul collezionismo. Durante l’incontro la collezionista Cecilia Matteucci Lavarini dialogherà con la giornalista e critica d’arte Mariuccia Casadio.
Per il terzo appuntamento dedicato al collezionismo, Pinacoteca Agnelli ospita la collezionista Cecilia Matteucci Lavarini che, in dialogo con Mariuccia Casadio, racconterà della sua straordinaria collezione di accessori e abiti haute couture e prêt-à-porter conservati nella sua abitazione bolognese: una preziosa Wunderkammer contente più di 3000 pezzi, tra abiti, borse, scarpe, cappelli, guanti e tessuti, riuniti sotto il denominatore di un’eleganza eccentrica ed esuberante.
Quella di Cecilia Matteucci Lavarini è una collezione che attraversa tre secoli di storia del costume, affiancando abiti storici del XIX secolo, a creazioni di alta moda dei primi anni del Novecento, fino ad arrivare alle ultime tendenze dei giorni nostri.
Durante questo incontro del ciclo Conversazioni sul collezionismo, il pubblico della Pinacoteca potrà scoprire la profonda passione di Cecilia Matteucci Lavarini e lo straordinario valore di una delle più importanti collezioni di moda.
Il programma Le Conversazioni sul Collezionismo è l’occasione per il pubblico per approfondire questo tema fortemente connesso alla storia e alla genesi dell’istituzione. Ogni mese viene proposto un appuntamento dedicato a una specifica forma di collezionismo e durante l’incontro, due personalità legate a questo mondo dialogheranno degli oggetti scelti per le proprie personali raccolte e, raccontando al pubblico la nascita di questa passione, si confronteranno sul ruolo dei collezionisti ai giorni nostri, nel pubblico e nel privato.
BIOGRAFIE
Cecilia Matteucci Lavarini
Toscana di nascita, residente a Bologna, cittadina del mondo. Negli anni Ottanta avvia la sua collezione di abiti che oggi vanta circa 3000 pezzi. Collezionista eclettica collezionerebbe tutto, la sua collezione più importante è di haute couture, prêt-à porter e oriental costume. Nella sua collezione: Chanel da Coco a Karl Lagerfeld, Dior da Christian a Maria Grazia Chiuri, Yves Saint Laurent da Yves ad Anthony Vaccarello, Schiaparelli, Biki, Alberto Fabiani, Jeanne Lanvin, Balmain, Hartnell Beer, Valentino, Paco Rabanne, Courrèges, Gianni Versace, Fendi, Alexander McQueen, Jean Patou, Guy Laroche, Nina Ricci, Balenciaga, Jole Veneziani, Callot Soeurs, Lucien Lelong, Capucci, Krizia, André Laug, Louis Féraud, Powell, Raffaella Curiel, Alaya, Carlo Tivioli, Mila Schön, Peer Spook, Louis Vuitton, Douglas Darnell, Vivienne Westvood, Julien MacDonald, Ungaro, Margiela, COMME des GARÇONS, Marni, Pucci, Dolce & Gabbana, Philip Plein, Givenchy. La collezione è stata a prestata per diverse importanti mostre, tra le quali ricordiamo: Collezionismo eclettico. Opere dalla raccolta di Giampiero e Cecilia Matteucci (Museo Morandi, Bologna, 2004), Asian Chic. Abiti orientali e orientalisti dalla collezione di Cecilia Matteucci (Museo della Città di Rimini, 2005), Moda e stile. Interpretazioni personali nella storia dell'abbigliamento (Palazzo Pitti, Firenze, 2006), Camera con Vista (Palazzo Reale, Milano, 2007), Diana Vreeland after Diana Vreeland (Palazzo Fortuny, Venezia, 2012), The Glamour of Italian Fashion 1945 – 2014 (Victoria & Albert Museum, London, 2014), SerpentiForm (ArtScience Museum, Singapore, 2017).
Mariuccia Casadio
Da anni attiva in campo editoriale e curatoriale, è una critica d’arte conosciuta in Italia e all’estero. Editor-at-large della rivista americana Interview e residente a New York negli anni Novanta, è stata art consultant di Vogue Italia con la direzione di Franca Sozzani, firmando la concezione e realizzazione di pagine mensilmente dedicate a fenomeni e tendenze dell’arte contemporanea. Parallelamente al suo lavoro redazionale, dalla metà degli anni Novanta a oggi ha firmato monografie dedicate alla moda e alle vetrine di Franco Moschino (Leonardo Editore 1998, Skira 2002) e incentrate inoltre sulla moda di Versace, Missoni, (Leonardo editore, 1998) Emilio Pucci (Assouline 1998), Dolce e Gabbana (Fashion Album, 2006). Realizzando infine, a fianco di Barnaba Fornasetti, il volume dedicato al padre Piero Fornasetti l’artista alchimista-La bottega fantastica (Electa, 2009). Suoi saggi sono stati inclusi in pubblicazioni monografiche dedicate ad artisti come Alighieri Boetti (Accanto al Pantheon, 1991), Marlene Dumas (Phaidon, 2009) o Lily Van Der Stokker (Friends and Family: Lily Van der Stokker wallpaintings and drawings 1983-2003, Les Presses du réel, 2003). Ha curato mostre per una varietà di gallerie private e pubbliche, di cui la più recente, Cinzia Ruggeri. Umbratile con Brio, nella galleria Federico Vavassori di Milano. Mariuccia Casadio continua intanto il suo lavoro per Vogue Italia.