Conversazioni sul collezionismo – Luigi Bonotto
Incontro con Luigi Bonotto, imprenditore illuminato che ha unito la sua attività con la passione per l’arte in particolare quella per la poesia sperimentale e per il gruppo FLUXUS nato in Germania nel 1961.
Comunicato stampa
COLLEZIONARE INTERMEDIA: FLUXUS E POESIA SPERIMENTALE ( CONCRETA, VISIVA, SONORA)
LUIGI BONOTTO DIALOGA CON PATRIZIO PETERLINI
Luigi Bonotto, imprenditore tessile vicentino dialoga con Patrizio Peterlini, direttore della Fondazione Bonotto e svela come sia nata la sua collezione, riconosciuta tra le più importanti e interessanti raccolte di opere e documenti Fluxus e di Poesia sperimentale, e culminata nella creazione della Fondazione Luigi Bonotto nel 2013 a Molvena.
Nella vita di Luigi Bonotto l’attività imprenditoriale nel campo tessile e la passione per l’arte contemporanea più innovativa e radicale, in particolare il Fluxus e le varie branche della Poesia sperimentale, crescono e si evolvono di pari passo, intersecandosi nel suo quotidiano. Tanto l’abitazione quanto l’azienda a Molvena diventano, infatti, luoghi di incontro, di studio e confronto, oltre che di attività creativa vera e propria: vengono accolti e ospitati artisti provenienti da tutto il mondo, che lì s’incontrano, progettano e realizzano opere che costituiscono il primo nucleo della Collezione Bonotto.
Da questi incontri scaturiscono gli stimoli creativi e la libertà di pensiero che rappresentano i valori etici che Luigi Bonotto applica nella sua attività d'imprenditore.
Svariate sono le opere dedicate dagli artisti a Bonotto, alle tradizioni dei luoghi e alla fabbrica lenta di Molvena; altrettante sono le opere create a partire da oggetti e frammenti che appartengono alla realtà interna o immediatamente esterna alla fabbrica. Questo clima di dinamica e spontanea interferenza alimenta l’idea di osmosi tra arte e impresa, creatività artistica e innovazione aziendale, perseguita da Luigi e dai suoi figli Lorenzo e Giovanni, in nome di un’arte che sia totale.
La passione per l’arte e lo stretto legame di amicizia instauratosi negli anni con molti artisti hanno portato la collezione di Luigi Bonotto a diventare negli anni una delle più importanti e interessanti raccolte di opere e documenti Fluxus e di Poesia sperimentale. In essa sono conservate vere e proprie testimonianze endogene dell’evoluzione di questi movimenti: tracce a volte sottili ma indelebili dei contatti, delle lotte, delle influenze che ne hanno caratterizzato la storia, degli avvenimenti rilevanti o minimi che contribuiscono a determinare ogni singola opera. Vi sono opere inconcluse, bozze e progetti; documenti scritti, audio e visivi più o meno formali e di carattere anche privato. Molto di questo materiale spurio, spesso raro e quasi introvabile, è stato affidato a Luigi come a un custode, direttamente dalle mani dell’artista e a lui esplicitamente dedicato. A supporto del legame di intesa e confidenza tra Luigi e gli artisti collezionati, un notevole insieme di opere conservate consiste in una serie di ritratti, performances, libri-oggetto, dove l’imprenditore è l’unico dominante soggetto, come ad esempio: Portrait of Luigi Bonotto di Dick Higgins, Ritratto in divenire di Luigi Bonotto di Sergio Cena, Ritratto in vetro di L. Bonotto di Luciano Caruso.
Molto materiale riguarda gli stessi ideatori e i più significativi rappresentanti di questi movimenti artistici – George Maciunas, John Cage, George Brecht… -, le opere e gli scritti fondativi, le iniziative di portata storica.