Convino. 12 tags d’artista

Informazioni Evento

Luogo
ANYWHERE ART COMPANY
Via Mezzocannone 31 (80134) , Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì previo appuntamento.

Vernissage
02/10/2015

ore 18

Curatori
Marco Amore
Generi
arte contemporanea, collettiva

Dodici artisti si misurano con il celebrato rapporto fra arte e il vino, reinterpretando la storica essenza della bevanda attraverso il politonale linguaggio dell’ispirazione.

Comunicato stampa

CONVINO 12 TAGS D’ARTISTA

Dodici artisti si misurano con il celebrato rapporto fra arte e il vino, reinterpretando la storica essenza della bevanda attraverso il politonale linguaggio dell’ispirazione.

Artisti invitati:

Guido Airoldi Giuseppe Ambrosi Domenico Balsamo

Mario Cicalese Michele De Luca Jacopo Dimastrogiovanni

Suada Elisbar Stefano Frascarelli Sergej Glinkov

Franco Nuti Lello Torchia Angelo Zanella

Mostra a cura di Marco Amore

Sponsor: Azienda Agricola "I COLLI DEL SANNIO" - Torrecuso (BN)

ANYWHERE art company - Via Mezzocannone 31. Napoli
+39 393 293662095 +39 339 7429697 www.anywhereartcompany.com

Comunicato stampa

Venerdì 2 ottobre 2015, alle ore 18:00, presso la Galleria Anywhere Art Company, in via Mezzocannone 31, a Napoli, si inaugura la mostra Convino. 12 tags d’artista. L’esposizione, che apre la nuova stagione dello spazio diretto dall’architetto Armando Minopoli, intende esplorare il profondo e antico legame tra l’arte visiva e l’arte della viticoltura.
Dodici autori, diversi per vicende, orientamento, origine e cultura, sono stati coinvolti nella realizzazione di un’opera ispirata dalle sensazioni, dai profumi e dal magico incanto che il vino trasmette.
I lavori di Guido Airoldi, Giuseppe Ambrosio, Domenico Balsamo, Mario Cicalese, Michele De Luca, Jacopo Dimastrogiovanni, Suada Elisbar, Stefano Frascarelli, Sergej Glinkov, Franco Nuti, Lello Torchia e Angelo Zanella, col supporto di una pregevole azienda vinicola del beneventano, sono diventati le etichette di un nobile vino del Monte Taburno, prodotto per l’occasione in edizione limitata.
Nel breve testo che accompagna la mostra, il curatore Marco Amore, oltre a delineare l’importante ruolo che il vino ha avuto nella cultura di molte aree del mondo, dall’antichità fino ai nostri giorni, ci rammenta: … quel che accomuna arte e bevanda è la continua ricerca di un orizzonte: qualcosa in grado di proiettare finanche il logos del nostro inconscio sull’idillio del mondo esterno, di edificare un ponte a tutti gli effetti – una sorta di mistica sympatheia – tra ciò che è fuori e ciò che si cela dentro di noi.