Corigliano Calabro Fotografia 2011
Il Corigliano Calabro Fotografia torna nel Castello Ducale con il consueto appuntamento dedicato alle mostre di giovani artisti e affermati fotografi, i workshop, le presentazioni di libri e cataloghi e le letture dei portfolio. Tra gli ospiti di quest’anno: Gianni Berengo Gardin e Franco Fontana.
Comunicato stampa
Direzione Artistica: Gaetano Gianzi e Cosmo Laera
Responsabile Coordinamento Organizzativo e Segreteria: Giorgio Tricarico
Responsabile Coordinamento Tecnico e Portfolio Italia: Francesco Vitali Salatino
Maurizio Galimberti – CoriPolaKalimba
MAURIZIO GALIMBERTI , Meda, (Como), 1956
Dopo anni di esperienza amatoriale, fra la fine degli anni Ottanta e l’inizio del decennio successivo, la fotografia lo attrae sempre più; escono i primi articoli su riviste che parlano dei suoi lavori di sperimentazione, eventi che lo convincono a compiere il salto decisivo dedicandosi a tempo pieno all’arte fotografica. Privilegia la fotografia di ricerca attraverso il concetto del ritmo e movimento, tipico di futuristi e cubisti. Esordisce utilizzando una fotocamera Widelux per una ricerca “on the road”. In seguito, da circa dieci anni, usa stabilmente Polaroid. Della stessa diviene rapidamente ideatore dello specifico movimento.
Peculiarità della sua ricerca è quella di spaziare fra tecniche e macchine diverse, privilegiando tuttavia l’uso della pellicola a sviluppo istantaneo. A questo genere di fotografia l’artista ha infatti dedicato molta attenzione realizzando foto singole, manipolazioni in fase di sviluppo, transfer (trasferimenti di immagini su carta), ritratti, figure e paesaggi a mosaico. Per quanto sia padrone della tecnica ed abbia anche suggerito cambiamenti relativi alle procedure di manipolazione delle pellicole, Galimberti ribadisce la centralità del dato emozionale e di quello creativo senza i quali nulla si può realizzare.
In occasione della mostra ESTETICA TECNOLOGICA l’artista presenta una serie esclusiva, dedicata al tema del readymade in ambito fotografico: ovvero, libere interpretazioni cariche di sovra senso di immagini e icone appartenenti alla sfera del nostro immaginario contemporaneo, del nostro mondo di medium e messaggi: mitologie quotidiane, da Marylin Monroe a James Dean, oggetti e prodotti del nostro tempo, musiche e lettere ritrovate nel calderone dei ricordi, e reinterpretate grazie all’azione immediata, appropriativi, della fotografia polaroid che si staglia e sovrappone sull’icona scelta dall’artista. Artista “rapitore” di un quotidiano incandescente e cangiante, Galimberti dimostra di aver saputo elaborare ad un livello ulteriore il gesto famelico del Nouveau Réalisme, rileggendo le immagini del nostro passato e del nostro presente attraverso una poetica eclettica e carica di significato.
Un buon punto d’arrivo, e di nuova partenza, per l’artista fotografo, che fin dal 1992 ha dimostrato conseguì il prestigioso “Gran Prix Kodak Pubblicità Italia” e nel 2000 ha realizzato una mostra itinerante, della serie “I Maestri” per KODAK ITALIA, dove esprime un altro dei suoi cardini di ricerca attraverso il frammento del vivere quotidiano caricato di emozione e sentimento, tema della mostra My Lisboa. Creatività e progettualità si esprimono anche nel “Mosaico Fotografico”, una tecnica “reinventata” e adattata soprattutto nei personalissimi ritratti eseguiti nel mondo dell’arte, moda, cultura, spettacolo. É stato Instant Artist FUJI ITALIA e POLAROID ITALIA, è stato anche ideatore della “Polaroid Collection Italiana”. Ha Collaborato con le EDIZIONI CONDÈ NAST, con l’editoriale GIORGIO MONDADORI, con TIME MAGAZINE e CLASS EDITORE, MAX (RCS), di recente la collaborazione con il prestigioso CARTIER MAGAZINE.
Per conto di CARTIER ha realizzato inoltre una performance in occasione della presentazione della nuova collezione di gioielli, alla stazione Leopolda di Firenze nell’ottobre 1999 e alla Grande Arche di Parigi nell’ottobre 2000. Per conto di FUJI ITALIA ha realizzato con Franco Fontana le immagini per il calendario Instax 2000. Per RIVA CANTIERI NAUTICI MONTECARLO con altri 14 artisti (tra cui Folon, Arman, Lodola, Adami, ecc..) ha realizzato un progetto artistico sul mondo dei motoscafi RIVA. Per SWITZERLAND CHEESE MARKETING ITALIA ha realizzato il volume Swiss in cheese a cura di Giuliana Scimé. É Visiting Professor alla Domus Academy di Milano, all’istituto Italiano di Fotografia di Milano e all’istituto Europeo di Design Torino, inoltre tiene numerosi stage creativi durante i più importanti work shop fotografici italiani. Nel settembre 2000 ha realizzato una performance creativa alla PHOTOKINA di Colonia, padiglione POLAROID, sempre per POLAROID dal 1990 al 2000 ha realizzato performance creative durante i PHOTO SHOW di Milano e Roma. Nell’ottobre 2000 ha realizzato una performance creativa allo SMAU di Milano per CANON ITALIA. Nel marzo 2001 ha realizzato una performance creativa per conto di FUJI Italia al PHOTO SHOW di Milano. Ha collaborato con la prestigiosa Fondazione delle Arti e dei Mestieri Cologni alla realizzazione del volume IL FOTOGRAFO, MESTIERE D’ARTE, realizzato e curato da Giuliana Scimé. Nel gennaio 1999 nelle classifiche di merito stilate dal prestigioso mensile italiano CLASS, è risultato primo dei foto-ritrattisti italiani.
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Francesco Cito – Il Muro d’Israele
Francesco Cito, è nato a Napoli il 5 maggio 1949, vive a Milano.
Dopo aver frequentato le scuole superiori, decide di abbandonare gli studi e gira l’Europa. Nel 1972 si ferma a Londra per dedicarsi alla fotografia, da sempre il suo obbiettivo, quando ancora bambino, leggeva Epoca, sognando un giorno di emulare Walter Bonatti. Il suo intento nella capitale Britannica è di frequentare i corsi di fotografia presso il Royal Art College, ma deve constatare purtroppo che la scuola era troppo cara per le sue possibliità. Per sopravvivere nella Londra dei favolosi anni 70, si adatta ai più svariati mestieri, dal lavapiatti in un ristorante in King’s Road, al facchino ai Magazzini Harrod’s in Knightsbridges, per poi lavorare al Ronnie Scott’s, tempio del jazz. Dopo un anno di esperienza lavorativa per un settimanale di musica pop-rock, nel 1975 diventa fotografo-free-lance ed inizia a collaborare con il Sunday Times Magazine, che gli dedica la prima copertina con il reportage “La mattanza ” . Successivamente collabora con L’Observer Magazine. Nel 1980, dopo l’invasione sovietica, è uno dei primi fotoreporter a raggiungere clandestinamente l’Afghanistan occupato, percorrendo a piedi oltre 1200 Km al seguito di vari gruppi di guerriglieri (Mujahiddin).
Tra la fine del 1982 e l’inizio dell 83, realizza a Napoli un reportage sulla camorra. Verrà pubblicato in tutto il mondo, dal settimanale Epoca al tedesco Stern, da Life a Die Zeit Magazine. Nel 1978 per The Sunday Times Magazine aveva realizzato, sempre a Napoli, un reportage sul contrabbando di sigarette dallo interno dell’organizzazione contrabbandiera. Nel 1983 è inviato sul fronte Libanese dal settimanale Epoca per un reportage sul conflitto in atto nella P.L.O. (Organizzazione Liberazione Palestina) tra i pro siriani del leader Abu Mussa e Yasser Arafat e suoi sostenitori, ed è l’unico fotogiornalista a documentare la caduta di Beddawi (campo profughi), ultima roccaforte di Arafat in Libano. Seguirà gli eventi libanesi fino al 198.
Nel 1984 inizia il suo lavoro sulla Palestina e sulle condizioni del popolo palestinese all’interno dei territori occupati della West Bank (Cisgiordania) e la Striscia di Gaza. Dall’ inizio della prima intifada 1987-88, al 1994, resta ferito tre volte durante gli scontri, due volte dai soldati israeliani ed una dai rivoltosi palestinesi (Shebbab) durante un reportage sui settlers – i coloni ebrei oltranzisti – per il settimanale tedesco Stern. Nell’aprile 2002, è tra i pochi ad entrare nel campo profughi di Jenin, sotto coprifuoco durante l’assedio israeliano, come anche a Betlehem. Nel 1989 è inviato dal Venerdi di Repubblica di nuovo in Afghanistan e ancora clandestinamente, per raccontare la ritirata sovietica e la possibile presa di Kabul da parte della resistenza (Mujahiddin) la quale avverrà solo nel 94.Tornerà in zona di nuovo nel 1998 inviato da Panorama Magazine. Nel 1990, ancora per il Venerdi di Repubblica è tra i primi fotoreporter in Arabia Saudita durante lo sbarco dei Marines USA dopo l’invasione dell’Irak in Kuwait. Primo conflitto Guerra del Golfo e ci resterà fino alla liberazione nel marzo 91.
A più riprese è presente nell’area Balcanica dalla Bosnia al Kossovo durante i vari conflitti interetnici e in quelli Albanesi.
Nel 2007 è invitato dal Governatorato di Sakhalin (Russia) per la realizzazione di un lavoro fotografico sul territorio da divenire una mostra e un foto libro.
Ancora nel 2007, l’ Associazione Corigliano per la Fotografia, lo invita a realizzare un reportage sulla città e dintorni, da esporre in una mostra in ambito della manifestazione annuale.
In Italia segue i fatti di mafia e di camorra in particolare, ma anche altri aspetti di vita sociale. Da anni segue il Palio di Siena a seguito di una contrada, quella del Nicchio in particolare, per raccontarne la tradizione e la passione secolare del popolo senese. Negli ultimi tempi, l’obiettivo è anche puntato sulla Sardegna fuori dagli itinerari turistici, e ancora, segue un progetto sui problemi della sordità tra i bambini palestinesi a seguito degli eventi bellici e tare ereditarie a causa dei matrimoni fra consanguinei nella West Bank in Palestina.
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Luciano Ferrara – Procida
1964 – 1968: Assistente di fotografia presso studi artigianali della città di Napoli e di Milano.
Fotografo free-lance, dagli anni ’70 collabora con le principali testate di stampa italiane e straniere. Per realizzare i suoi reportage collabora spesso con sociologi e storici, riuscendo così a ritrarre la marginalità contemporanea in modo lontano dalla retorica e dal luogo comune.
LA MOSTRA
Procida
Procida è luogo nel tempo di grandi culture:
La religiosità, il lavoro sul mare e nella terra, l’architettura. Nella sua lunga storia di isolamento e di fatica ha avuto significato l’esperienza collettiva, anche se chiusa all’interno di questa isola del golfo di Napoli di limitate dimensioni e densamente popolata. Frammento di una civiltà mediterranea originale essa documenta una relazione intensa tra l’uomo e l’ambiente nel quale egli vive: giardini coltivati ad agrumi viti ed orto ed un tessuto edilizio ora raccolto ora diffuso. Emergono la luminosità calda del tufo giallo, i colori forti del mare e della vegetazione, le trasparenze di quelli artificiali, i tenui rosa, ocra, celeste uniti al bianco calce degli archi e delle volte. L’architettura originaria di Procida può essere considerata l’esperienza esplicita di questa particolare socialità espressa in forme alte seppure concluse entro la propria comunità. E rivela nella stessa complessità compositiva un insieme di valori spazi ali dichiarati, riferiti al luogo nel quale gli abitanti vivono, lavorano, amano.
Giancarlo Cosenza
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Ivo Saglietti – Altrove
Ivo Saglietti nato a Tolone, in Francia, nel1948. Nei primi anni settanta inizia a lavorare in Italia come regista realizzando documentari su temi sociali. Nel 1978 si trasferisce in Francia per dedicarsi esclusivamente alla fotografia di reportage. Qui farà base per i suoi numerosi viaggi. dopo circa vent’anni torna in Italia. Nel frattempo con il suo obiettivo documenta le realtà sociali e politiche più critiche di diverse aree del mondo: Nicaragua, Cuba, Cile, Libano, Palestina, Colombia, Haiti, Uganda, Tanzania, Benin, Macedonia, Marocco, Kosovo, Uzbekistan, Nigeria. Tra i suoi progetti più importanti, quello realizzato in Cile tra il 1986 e il 1988 durante l’ultimo periodo della dittatura di Pinochet. All’inizio degli anni novanta, invece, è in America Latina per una nuova ricerca in occasione dei 500 anni dalla scoperta dell’America. Da questo lavoro nasce la mostra Fotografie dal Nuovo Mondo. Nel 1998 inizia un progetto sul concetto di frontiera nel Mediterraneo ancora in progress. Nel 2004 inizia un nuovo progetto a lungo termine in Uzbekistan intitolato The Big Three sulle tre grandi malattie epidemiche – tubercolosi, malaria e aids – che ancora oggi colpiscono soprattutto i paeisi più poveri del pianeta. Nel 2000 diveta membro associato dell’agenzia tedesca Zeitenspiegel e dal 2005 dell’agenzia Prospect. Prima del riconoscimento di quest’anno al World Press Photo, nel 1992 aveva già ricevuto allo stesso concorso il primo premio, per la categoria Daily News, con il lavoro sulla situazione del Perù durante l’epidemia del colera, e nel 1999, anno in cui ha ottenuto la Menzione d’Onore per un suo reportage sul Kosovo. Tra gli altri riconoscimenti il Premio Enzo Baldoni nel 2006, con l’agenzia Prospect per il suo repartage S.p.Acqua, realizzato sul Delta del Niger. L’anno scorso gli è stato assegnato il Premio Chatwin “L’Occhio Assoluto”. Alcune delle sue pubblicazioni: Dalla parte dell’ombra (Mondadori Electa, Milano – 2007), Sotto la tenda di Abramo. Deir Mar Musa el-habasci (Peliti, Roma – 2004), From Owidah to Port-au-Prince (Agorà, Torino 1996), Obiettivo Famiglia (Ega, Torino – 1994), Chile, il rumore delle sciabole (ed. Lm – 1989).
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SETTIMIO BENEDUSI – “L’idea al servizio della bellezza”
Workshop con Settimio Benedusi
“L’idea al servizio della bellezza”
29/30 giugno e 1 luglio 2011
iscrizioni workshop: Associazione Culturale Corigliano per la Fotografia
87064 Corigliano Calabro (Cs) – Italia Tel. 339.5699024 – 392.8243065 – www.coriglianocalabrofotografia.it [email protected]
costo: € 150,00 – soci FIAF e giovani fino a 25 anni € 120,00
………. soci “Corigliano per la Fotografia € 100,00
materiali necessari per lo svolgimento dello stage:
scarpe da ginnastica
attrezzatura da ginnastica
libri preferiti: romanzi – fotografia
film preferiti
un oggetto
macchina fotografica
computer
Settimio Benedusi nato a Imperia nel 1962 sotto il segno dei gemelli, visceralmente curioso e dotato di inscalfibile determinazione, a soli 20 anni abbandona gli studi classici per trasferirsi a Milano con l’unico obiettivo di diventare fotografo professionista. Dopo un inizio difficile, prima come assistente e poi come libero professionista, riesce fin da subito sia a pubblicare su importanti riviste che a realizzare i primi lavori commerciali. Sono proprio le pubblicazioni per le maggiori case editrici (Mondadori, Rizzoli, Rusconi, Condè Nast ecc.) unite alla grande passione per la scrittura che gli permettono di iscriversi all’ordine dei giornalisti della Lombardia. La sua grande capacità comunicativa lo spinge ad aprire uno dei primi Blog in Italia accessibile dal suo sito personale e che fin dal 2003 vanta un affezionatissimo pubblico. Nel giro di breve tempo seguono altri due blog: uno sul sito del Corriere della Sera, il più importante news magazine italiano, e uno sul sito di Max/Rcs legato alla sua rubrica Max Casting. Per sette anni consecutivi partecipa come unico fotografo italiano alla celeberrima rivista di costumi da bagno Sports Illustrated. Ritrae tutto il gotha italiano da Silvio Berlusconi a Giorgio Armani, passando per Gianfranco Ferrè, i coniugi Missoni, Alberta Ferretti solo per citarne alcuni. La sua positiva frenesia lo porta ad estendere la sua attività ben oltre la semplice professione insegnando presso l’Istituto Italiano di Fotografia, tenendo workshop presso il prestigiosissimo TPW. facendo mostre (al buio!), tenendo conferenze in numerose quanto prestigiose manifestazioni come Fotografica presso lo Spazio Forma di Milano, Gecko Festival ecc. e partecipando a programmi televisivi. Grazie alla sua professione ha il grande privilegio di viaggiare in tutto il mondo realizzando servizi nei posti più diversi e incredibili.
http://www.benedusi.it/
http://www.benedusi.it/blog/
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Carlotta Bertelli – “ruv’i_nuva” (due di noi)
Carlotta Bertelli, classe ’88, nata a Modena ma trasferita a Milano dove lavora come freelance nel campo della moda.
Diplomatasi presso la prestigiosa accademia di fotografia John Kaverdash, collabora oggi con le maggiori agenzie di models management italiane e ottiene i primi pubblicati su riviste di settore.
Grazie al fortunato incontro con Franco Fontana, grande maestro della fotografia italiana, è venuta in contatto con il mondo dell’arte, stimolando la sperimentazione e la ricerca personale.
Da allora è quindi impegnata in un percorso artistico che affianca all’attività professionale.
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Denis Curti, Collezionare Fotografia
Collezionare fotografia è un manuale di rapida consultazione e pieno di pratici consigli: il primo vademecum sul collezionismo fotografico.
Il libro si sviluppa su diversi livelli e attraverso una breve storia del collezionismo fotografico cerca di rintracciare le ragioni storiche ed estetiche della presenza, all’interno del mercato dell’arte contemporanea, della fotografia vissuta come parte integrante dell’offerta e quindi del mercato dell’arte.
Un’ampia parte è dedicata al tema quanto mai controverso, del “valore della fotografia”: cosa lo determini e da cosa dipenda. Questioni come la tiratura di un’opera, l’importanza del percorso artistico dell’autore, il valore e il ruolo sul mercato delle opere “vintage” e delle stampe contemporanee, sono affrontate con chiarezza e precisione.
Ma il volume è anche un vero manuale e contiene indicazioni pratiche per districarsi all’interno di questo mercato e imparare a individuare le gallerie di riferimento, le pubblicazioni da consultare, le fiere e i “saloni” irrinunciabili, i musei e le collezioni private da tenere d’occhio, i critici di riferimento da seguire.
Collezionare fotografia offre al lettore anche una serie di interessanti “schede tecniche”, a cura di Eugenia Bertelé, Roberta Piantavigna e Lorenza Fenzi, dedicate ad alcuni casi del mercato della fotografia e approfondimenti sui problemi di conservazione e manutenzione delle opere fotografiche.
Denis Curti è direttore della sede milanese di Contrasto e vicepresidente della Fondazione Forma per la Fotografia. Direttore del Master post universitario di Fotografia di NABA e Fondazione Forma. Ha diretto la Fondazione Italiana per la Fotografia e ill Festival di Fotografia di Savignano sul Rubicone. Esperto del mercato del collezionismo, ha curato le prime aste fotografiche di Sotheby’s a Milano e numerosi volumi sulla fotografia.
Sara Dolfi Agostini scrive di arte contemporanea per Il Sole 24 ORE e Arte e Critica. Tra i suoi diversi progetti, quello con la Fondazione Nicola Trussardi di Milano, la galleria Yvon Lambert di Parigi e con Fabio Cavallucci nei team di Manifesta 7, Alt Arte Contemporana e della XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara. Isegna al Master “Photography and Visual Design” di NABA.
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Fabrizio Bellomo – Migrazioni – “Instax200″
Fabrizio Bellomo, Bari, 1982.
Laurea in disegno industriale presso la facoltà di architettura dell’università degli studi di Firenze (2003/07); master in fotografia presso la fondazione Forma di Milano in seguito a una borsa di studio ricevuta dalla regione Puglia nell’ambito del progetto “Bollenti Spiriti” (2009).
Workshop e laboratori: Beat Streuli (museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo-2011/12); Francesco Jodice (Fondazione Forma per la fotografia-2009); Mario Cresci/Martine Voyeux (Corigliano per la fotografia-2008); Sukran Moral (accademia di Belle Arti di Bari-2008); Lapo Binazzi (facoltà di architettura dell’università degli studi di Firenze-2003).
Interessato all’utilizzo concettuale e meta-linguistico dei mezzi rappresentativi.
Selezionato dal museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo (MI) per un progetto/commissione d’arte pubblica per il biennio 2011/12; selezionato dalla regione Puglia per l’ideazione e la realizzazione di un progetto d’arte pubblica nel porto antico di Bari (2011); collaborazione con l’artista lussemburghese Bert Theis nell’ambito del progetto Isolartcenter (Milano); promotore di un progetto di ricerca legato alla giovane fotografia pugliese:”cartoline dalle puglie”(2010/11); selezionato per numerose esposizioni collettive, rassegne video e progetti da diversi critici e curatori italiani, fra cui: R.Barilli, R.Gavarro, M.Bazzini, F.Zanot, L.Panaro, M.Balduzzi, R.Valtorta, T.Macrì, A.Marino, L.De Venere.
La Mostra
Instax200
28 fotografie su pellicola a sviluppo istantaneo fuji 8.6/10.8
2010
una serie di istantanee scattate con una fujifilm instax 200: ritratti di bengalesi del milanese che usano il medesimo modello di macchina fotografica come strumento quotidiano di lavoro, cercando acquirenti di uno scatto o di rose, cappelli, accendini e qualsiasi altro oggetto. le foto sono in posa, segno che con i soggetti è stata intrattenuta una relazione al fine di indurli a “comprare” la loro stessa idea.
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Andrea Kunkl – Migrazioni” – Immaginari di Confine – Mare Nostrum”
Andrea Kunkl, fotografo, nato nel 1980 vive a Milano. Laureato in sociologia con una tesi sul urbicidio assimetrico nel conflitto israelo-palestinese. Ha collaborato con il dipartimento di sociologia e il laboratorio di sociologia visuale di Milano Bicocca. Collabora con Connecting Cultures agenzia di ricerca no profit. E’ autore d’immaginari di confine, mare nostrum. Progetto finanziato dalla università di Milano che, tra gli altri, è stato esposto presso lo spazio forma, centro internazionale di fotografia di Milano nel novembre 2011, durante fotografica, la settimana Canon. Il progetto immaginari di confine -mare nostrum- si basa sulla Catalogazione fotografica, l’approfondimento video e sulla potenziale riproducibilità infinita. Si occupa di fotografia sociale, di reportage e di sperimentazione tra fotografia e video. E’ docente presso il master di fotografia visual design di forma/naba in cui coordina un osservatorio sul expo 2015 di Milano. Il suo lavoro è presente nel archivio care of docva. Tra gli altri, ha presentato i suoi lavori Al lampedusa film festival; Imaginaria film festival, conversano (ba); photo mediterranea; “fotografia ? Incontro con i giovani autori” care of e museo di fotografia contemporanea, fabbrica del vapore milano; Camera lucida. Attualmente si sta occupando di un progetto di lungo periodo sulle frange anarco insurrezionaliste di Milano e di un progetto sulla questione curda.
WORKSHOP – INCONTRI – PRESENTAZIONI
27 giugno 2011 / 3 luglio 2011 – Castello Ducale di Corigliano Calabro
Settimio Benedusi – 29/30 giugno e 1 luglio 2011 ore 10.00 Workshop “L’idea al servizio della bellezza”
Murizio Galimberti – 30 giugno 2011 ore 18.30 – Castello Ducale – Proiezione del film a cura di Visioni d’arte GIART Bologna
Marco Vacca – 30 giugno 2011 ore 19.30 – Castello Ducale – Incontro
Diego Mormorio – 1 luglio 2011 ore 18.30 – Castello Ducale – “Fotografia, attimo ed etrnità, 0vvero la pratica fotografica tra esperienza meditativa e consapevolezza tecnica”
Antonio Manta – 2/3 luglio 2011 Post Produzione e Stampa Fine Art
Roberto Mutti – 3 luglio ore 19.00 presenta MIA/Milan Image Art Fair, la fiera d’arte fotografica dedicata alla fotografia. www.miafair.it
Cosmo Laera – 3 luglio 2011 ore 19.45 presenta Esprit Méditerranéen – Progetto di libro e mostra sull’identità mediterranea.
Portfolio Italia - 3 luglio 2011 ore 20.30 premiazione