Corrado Veneziano
Corrado Veneziano porta alla Silber Gallery 30 opere. Si tratta soprattutto di una selezione delle sue opere “cinesi”, ma anche di lavori “pregressi” (definiti profondamente, appassionatamente “mediterranei” ed “europei” da Achille Bonito Oliva), nonché – infine – di un’anteprima dei lavori della sua nuova e ambiziosa produzione
Comunicato stampa
Cina e Mediterraneo sono due realtà oggettivamente distanti. Eppure - nella Mostra che ospitiamo - in un gioco di immagini denso e interessante, questi due territori portano a galla una matrice figurativa comune: il carattere estremo dei colori, il gusto della pennellata calligrafica, la responsabilità etica ed estetica del "segno", una forte tensione filosofica e spirituale. Cina e Mediterraneo sono ora, pittoricamente, ancora più vicini grazie alle tele di Corrado Veneziano, di recente rientrate in Italia dopo la mostra tenuta nella Galleria nazionale di Arte moderna e contemporanea di Lanzhou: una presenza fortemente voluta dal direttore Wu Weidong, che ha parlato di Veneziano come artista "sensibile, provocatore, originalissimo", e della sua mostra come "tra le più belle ospitate in Cina negli ultimi anni".
Corrado Veneziano porta alla Silber Gallery 30 opere. Si tratta soprattutto di una selezione delle sue opere "cinesi", ma anche di lavori "pregressi" (definiti profondamente, appassionatamente “mediterranei” ed "europei" da Achille Bonito Oliva), nonché - infine - di un'anteprima dei lavori della sua nuova e ambiziosa produzione, già prenotata da Enti e Istituzioni italiane e straniere: legata a Leonardo da Vinci (di cui cade nel 2019 il 500° anniversario della morte) e alla sua concezione di un uomo libero e capace al centro dell'universo. Tra opere passate e altre invece "in fieri", Sinologia Mediterranea permette dunque di ammirare i vecchi "non luoghi" di Veneziano, i suoi "Isbn" con scritture greche, ebraiche, arabe, le sue "burqa-coca cola", unitamente ai codici e ai marchi della più seriale contemporaneità.
La Mostra testimonia altresì la ricchezza di un artista che solo da pochi anni ha reso pubbliche le sue produzioni pittoriche, e che nel giro di questi anni ha guadagnato una stima crescente tra i più importanti critici ed Enti pubblici internazionali.
Recensito in modo estremamente lusinghiero da Marc Augé, Achille Bonito Oliva, Derrich de Kerckhove, Raffaella Salato, Wu Weidung, Veneziano ha realizzato - su committenza della Rai - il Logo del Prix Italia 2015. Ha esposto - con mostre personali istituzionali - a Parigi, Bruxelles, più volte a San Pietroburgo, e per l'appunto - fino a due mesi fa - in Cina.