Cory Arcangel – Hot Topics

Informazioni Evento

Luogo
LISSON GALLERY
Via Zenale 3, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lun-Ven 10.00 - 13.00 / 15.00 - 18.00. Sabato su appuntamento

Vernissage
10/04/2015

ore 10-21

Artisti
Cory Arcangel
Uffici stampa
PAOLA C. MANFREDI STUDIO
Generi
arte contemporanea, personale

Sette gruppi di oggetti dalle forme antropomorfe costituiscono la personale di Cory Arcangel presso Lisson Gallery Milan, che si pone a completamento della concomitante esposizione allestita presso la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea – di Bergamo.

Comunicato stampa

Sette gruppi di oggetti dalle forme antropomorfe costituiscono la personale di Cory Arcangel presso Lisson Gallery Milan, che si pone a completamento della concomitante esposizione allestita presso la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea – di Bergamo.
Entrambi gli spazi espositivi presentano gruppi scultorei composti da pool noodles, colorati tubi galleggianti che rimandano a figure umane o, in questo caso, a rappresentazioni delle comunità giovanili legate alle sottoculture americane.

Arcangel ha pensato di utilizzare questi semplici object trouvé o readymade quando vi si è imbattuto in una farmacia della catena Walgreens, dove ha pensato: “Il negozio è per metà dedicato ai prodotti utili all’accelerazione del cronico decadimento fisico, l’altra metà sembra dedicata alla ricaduta radioattiva”. Vestendo questi galleggianti di schiuma con accessori e vestiti comprati in negozio, l’artista conferisce a ognuno di essi delle caratteristiche tipicamente umane riferite a tre segmenti di consumatori americani: gli adolescenti (anche detti i ‘tweens’, categoria specifica dei ragazzi tra i 10 e i 12 anni di età), l’americano medio fan della star rock-rap Kid Rock e gli affaristi di Wall Street. Il titolo degli assemblaggi sino a ora realizzati Screen-agers, Tall Boys and Whales (2011-14) rispecchia il loro porsi quale panoramica generale sulle categorie americane; allo stesso modo, i titoli delle serie più recenti si riferiscono nello specifico alle sottoculture giovanili.

Leafs, per esempio, è composta da un unico cilindro verde, all’interno del quale sono stati accuratamente inseriti due grandi dilatatori (come quelli utilizzati nella pratica del body piercing estremo per allargare i lobi delle orecchie) decorati con una foglia di marijuana. L’opera Clarity è un salvagente rosa agghindato con delle cuffiette nere e un bracciale che proclama la passione per il dubstep, un genere di musica elettronica che può essere ascoltato da un iPod mini, anch’esso fissato intorno alla circonferenza del noodle. High Life rappresenta tre dj che indossano un calzino a righe blu e rosa, uno con una lattina di birra unita al porta-bibite posto alla sommità del noodle, mentre gli altri gruppi di galleggianti riconfigurati includono la goth band dei Misfits, avvolti da leggings con stampe di ossa, accompagnati da uno stereo posto sul pavimento che suona la loro musica preferita.

Oltre all’acuta rappresentazione della contemporanea identità americana quale somma dei prodotti ampiamente brandizzati che acquista, attraverso i suoi agglomerati di sculture, Arcangel richiama particolari momenti della storia dell’arte più recente. Alcuni esempi sono rappresentati dai riferimenti alle assi minimaliste di John McCracken, alle disposizioni ordinate di beni di consumo di Cady Noland o di Haim Steinbach e, in modo più specifico, ai pali in legno pitturati a strisce di André Cadere. L’installazione più ampia della mostra Hot Topics porta il titolo di Your Performance quale richiamo allo stesso Cadere; essa consiste in sette noodles multicolore coperti da bande verticali prese dalle tute o dall’abbigliamento sportivo che riportano le famose tre strisce del logo Adidas. L’esposizione di Arcangel a Bergamo dal titolo This is all so crazy, everybody seems so famous include altri 20 pool noodles, un tappeto, alcuni videogame modificati e realizzati durante i primi anni della sua produzione artistica e infine quattro opere della recente serie Lake (video meditativi proiettati su uno schermo piatto); tutte le opere sono esposte nella storica Sala dei Giuristi di Palazzo della Ragione, il più antico edificio comunale d’Italia.

L’artista
Esponente di spicco della corrente artistica basata sulla tecnologia e sui new media, Cory Arcangel si è appassionato ai videogame e ai software per la loro capacità di creare rapidamente nuove community e linguaggi e, allo stesso tempo, per la rapidità con la quale vengono dimenticati. Era il 1996 quando Arcangel, studente di chitarra classica presso il Conservatorio di Oberlin, utilizzò per la prima volta una connessione internet ad alta velocità, evento che lo spinse a specializzarsi in tecnologia della musica e a imparare a codificare. Sia la musica che la codificazione rappresentano tutt’ora gli strumenti chiave della sua indagine sulla programmazione e sui dispositivi tecnologici. Attraverso l’opera Super Mario Clouds (2002), per esempio, Arcangel manipola lo storico videogioco Nintendo in modo tale da rimuovere ogni elemento ad eccezione dell’iconico sfondo composto da un cielo azzurro con alcune nuvole; oppure in Drei Klavierstücke op.11 (2009) egli ricrea l’omonima composizione di Arnold Schoenberg del 1909, combinando immagini video di YouTube raffiguranti gatti che suonano il pianoforte, nota per nota, zampa per zampa. I risultati di questa analisi artistica sono sorprendenti, divertenti e acuti a prescindere dalla forma finale che assumono le opere: installazione, video, stampa o composizione musicale, e dalla loro ubicazione, in galleria o su internet. Ripensando il web design e facendo dell’hackeraggio una pratica artistica, l’artista newyorkese rimane fedele alla cultura dell’open source e, rendendo disponibili online i propri lavori e i relativi strumenti, contribuisce a riproporre l’annosa questione sull’attribuzione di un valore economico a questa tipologia di opere d’arte.

Cory Arcangel è nato a Buffalo, New York nel 1978, attualmente vive e lavora a Brooklyn. Nel 2000 si diploma presso il Conservatorio di Oberlin. Dopo Bruce Nauman, Arcangel è l’artista più giovane al quale è stata dedicata una mostra personale al Whitney Museum of American Art di New York (2011). Ulteriori mostre personali comprendono: Reykjavik Art Museum (2015); Herning Museum of Contemporary Art (2014); Foundation DHC/Art, Montreal (2013); Carnegie Museum of Art, Pittsburgh (2013); Barbican Art Gallery, Londra (2011); Hamburger Bahnhof, Berlino (2010) and Museum of Contemporary Art, Miami (2010). Nel 2005 Arcangel è stato premiato con il Jury Prize del New York Underground Film Festival.