Cosa cambia
“Cosa avviene nel tempo a un’opera d’arte, sia nella sua forma materiale sia nella percezione che si ha di essa? Come si sono sviluppate le ricerche sul restauro dell’arte contemporanea?”. Sono questi gli interrogativi alla base del grande convegno internazionale organizzato dal Castello di Rivoli a venticinque anni dal primo convegno italiano sul restauro dell’arte contemporanea, curato allora proprio dal Museo.
Comunicato stampa
Cosa cambia. Teorie e pratiche del restauro dell’arte contemporanea
Convegno internazionale
10 - 11 febbraio 2012
“Cosa avviene nel tempo a un’opera d’arte, sia nella sua forma materiale sia nella percezione che si ha di essa? Come si sono sviluppate le ricerche sul restauro dell’arte contemporanea?”. Sono questi gli interrogativi alla base del grande convegno internazionale organizzato dal Castello di Rivoli a venticinque anni dal primo convegno italiano sul restauro dell’arte contemporanea, curato allora proprio dal Museo. Attorno a questi temi portanti si snodano le due giornate di intenso lavoro congressuale – a cura di Maria Cristina Mundici e Antonio Rava – che, a partire dal titolo programmatico Cosa cambia, analizzano la rapida evoluzione di una disciplina relativamente recente la quale, raccogliendo i frutti di una ricerca interdisciplinare in un settore in continuo mutamento, assiste a un allargamento esponenziale della tipologia di opere da conservare. Il
convegno, gratuito e aperto al pubblico, indaga quindi non soltanto gli aspetti scientifici e tecnici del restauro ma anche aspetti umanistici, giuridici o filosofici delle pratiche conservative. Cosa cambia si pone come uno strumento di dialogo tra la comunità scientifica, le varie professionalità e i fruitori dell’arte contemporanea. Cosa cambia vede la partecipazione di relatori provenienti dai più prestigiosi centri universitari, musei e fondazioni internazionali ed è articolato in sezioni relative ai principali settori propri della conservazione dell’arte contemporanea: l’evoluzione delle tecniche e dei materiali utilizzati dagli artisti, l’avanzamento del concetto di conservazione preventiva, le nuove tecniche di restauro, la movimentazione e l’installazione delle opere e la ricerca scientifica nel campo dei materiali sintetici.