Così Accade (As it Happens)
Mostra conclusiva Residenza per Giovani Curatori Stranieri. Così Accade riunisce un gruppo di artisti Italiani la cui ricerca copre cinque decenni. L’eterogenea selezione di opere comprende immagini in movimento a più stratificazioni, pitture ipertestuali e sculture realizzate con materiali che si disintegrano, alludendo a forme di ripetizione e alla memoria materiale.
Comunicato stampa
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dal 21 maggio al 14 settembre 2014, presenta Così Accade (As It Happens), mostra conclusiva dell'ottava edizione del progetto Residenze per Giovani Curatori, a cura di João Laia (Lisbona, 1981), Marina Noronha (Belo Horizonte, 1981), Kim Nguyen (Winnipeg, 1983).
La mostra nasce dall’influenza e dal ricorrere di chance e circostanze. Richiama l’esperienza di un progetto curatoriale di otto mesi che inizia con una residenza di quattro e culmina con un’esposizione aperta al pubblico di altri quattro. E’ il convergere di tre distinte prospettive chiamate a sfiorare la superficie del contesto artistico italiano. Senza pretesa di essere un sondaggio dell’arte italiana, la mostra è misura della sua temporalità e di quei parametri in costante trasformazione che determinano l’incontro e il confronto tra opere d’arte; è un’opportunità per approcciare differenze e forgiare singolarità.
Così Accade riunisce un gruppo di artisti Italiani la cui ricerca copre cinque decenni. L’eterogenea selezione di opere comprende immagini in movimento a più stratificazioni, pitture ipertestuali e sculture realizzate con materiali che si disintegrano, alludendo a forme di ripetizione e alla memoria materiale. Tra i lavori in mostra, un’istallazione prodotta con la partecipazione di animali e una serie di immagini dimostrative associate alla preparazione di ricette culinarie.
Così Accade evoca il collasso del tempo e l’offuscamento del reale, il misticismo che circonda il fare, il processo, gli oggetti e l’assenza; la stratificazione e distorsione della memoria. La fine in senso metaforico, la scansione del giorno di ciascuno, l’inchiostro che finisce e questo tempo condiviso. Gesti performativi e il tratto della mano instillano un momento d’incertezza su chi è stato qui, perché ciò sta accadendo e chi sarà qui fino alla fine. Accade così.
Gli artisti in mostra: Irma Blank (Celle, DE, 1934. Vive a Milano); Invernomuto (Simone Bertuzzi, Piacenza, 1983 e Simone Trabucchi, 1982. Vivono a Milano); Jacopo Miliani (Firenze, 1979. Vive a Milano); Alice Ronchi (Ponte dell’Olio, 1989, Vive a Milano e Amsterdam); Alessandra Spranzi (Milano, 1962, Vive a Milano); Cesare Pietroiusti* (Roma, 1955. Vive a Roma); Namsal Siedlecki (USA, 1986. Vive a Milano); Serena Vestrucci (Milano, 1986. Vive a Venezia).
*L'artista è stato invitato a Così Accade per prestare un' attività lavorativa di servizio di consultazione e supporto ai curatori della mostra
Il progetto: Residenze per Giovani Curatori
I tre partecipanti sono stati scelti tra una rosa di candidati nominati dalle migliori scuole curatoriali del mondo e da alcune tra le più interessanti istituzioni europee dedicate all’arte contemporanea. I curatori dell'ottava edizione sono stati selezionati da una giuria internazionale composta Beatrix Ruf, direttore del Kunsthaus di Zurigo e Jochen Volz head of Programmes alla Serpentine Gallery di Londra.
La residenza, dedicata a tre giovani curatori stranieri e coordinata da Gaia Tedone della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, ha dato ai partecipanti la possibilità di conoscere gli artisti, visitare le gallerie d’arte, i musei e le fiere d’arte, e di incontrare critici e operatori culturali per ottenere una panoramica approfondita della scena artistica italiana contemporanea.
La residenza vuole favorire una riflessione sulle pratiche curatoriali contemporanee e la loro sperimentazione, e consentire lo sviluppo di una serie di contatti in grado di diffondere la conoscenza della scena artistica italiana all’estero. Per i curatori, la residenza si pone come trait d’union tra la fine del percorso educativo e l’ingresso nel mondo della professione ed è strutturata come attività didattica semi-autonoma, con una serie di incontri formativi e di attività di supporto a tempo parziale.