Cosimo Vella – Le città del mondo

Informazioni Evento

Luogo
ROMILLI 20
Via Arcivescovo Romilli, 20, Milano, MI, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Visitabile su appuntamento

Vernissage
08/10/2024

ore 18

Artisti
Cosimo Vella
Curatori
Caterina Taurelli Salimbeni
Generi
arte contemporanea, personale

Le città del mondo presenta un corpo di opere inedite dell’artista Cosimo Vella, tra produzioni scultoree e grafiche che compongono una ricerca stratificata negli anni.

Comunicato stampa

Le città del mondo
Mostra personale di Cosimo Vella
A cura di Caterina Taurelli Salimbeni
Inaugurazione 8 ottobre alle 18:00
9 ottobre – 3 novembre 2024
Visitabile su appuntamento
Via Arcivescovo Romilli 20
20139 Milano
Le città del mondo presenta un corpo di opere inedite dell’artista Cosimo Vella, tra produzioni scultoree
e grafiche che compongono una ricerca stratificata negli anni. Il progetto espositivo è inteso come
un’opera unica, multiforme ed espansa nello spazio, che osserva il rapporto tra uomo e paesaggio nella
sua dimensione irrisolta e secondo una chiave narrativa.
La mostra nasce dall’urgenza di raccontare e di dare voce alle storie che restano ai margini della storia
e su cui si riversano le sue catastrofiche conseguenze. Se la città rappresenta simbolicamente il
palcoscenico della storia, Le città del mondo raccolgono per ossimoro quei paesi, quei terreni, quelle
persone e abitudini che continuano ad abitare fuori dal suo grande teatro ma che, allo stesso tempo, di
questo conservano le tracce primigenie. Nel lavoro di Cosimo Vella il paesaggio è inteso come un
agglomerato inscindibile di umano e rurale, di livelli sociali, politici, geologici, architettonici, vegetali, che
nasconde un’originaria resistenza e, contemporaneamente, un’inevitabile soggezione al tempo.
Alberi bruciati, frane e campi si mescolano ad amanti clandestini e attrezzi agricoli in una moltitudine di
storie che sono tanto evocate quanto reali, nello stesso modo in cui nel romanzo di Elio Vittorini da cui la
mostra prende il titolo, sfilano pastori, pupari e prostitute in una peregrinazione senza fine per le città del
territorio. Operando uno slittamento continuo tra visione collettiva e individuale, l’artista introduce la
condizione di impermanenza nell’immagine statica della provincia, con l’obiettivo di ritrarre l’odierno
paesaggio italiano alla luce dei cambiamenti ambientali, sociali e culturali. La scelta di ambientare e
presentare in anteprima il progetto a Milano è radicata nella contemporaneità e globalità della città che,
unicum nel panorama nazionale, diviene anch’esso ideale di una situazione universale. In questo senso
Le città del mondo si offrono in opposizione al tempo e, ancora una volta, come un libercolo soggiogato
all’impero della storia.