Costantino 313
Inaugura in autunno una grande mostra internazionale volta a commemorare l’Editto di Milano, emanato nel 313 d.C. da Costantino per concedere al cristianesimo la libertà di culto all’interno dell’impero. Scaturisce dall’editto un nuovo rispetto per l’individuo e la sua libertà: sono questi aspetti, di grande modernità ed attualità, che ispirano profondamente tutto lo svolgersi della mostra.
Comunicato stampa
Inaugura in autunno una grande mostra internazionale volta a commemorare l'Editto di Milano, emanato nel 313 d.C. da Costantino per concedere al cristianesimo la libertà di culto all’interno dell’impero. Scaturisce dall’editto un nuovo rispetto per l'individuo e la sua libertà: sono questi aspetti, di grande modernità ed attualità, che ispirano profondamente tutto lo svolgersi della mostra.
Il percorso espositivo si apre con una sezione dedicata a Milano dall'età tetrarchica alla fine del IV secolo e ai profondi mutamenti che la città subì in quanto sede imperiale. Si entra poi nel vivo della mostra trattando specificamente due temi: anzitutto viene evidenziata la rivoluzione politica e religiosa operata da Costantino con il porre fine alle persecuzioni contro i cristiani. Si affronta poi il tema della trasformazione della rappresentazione della croce, segno fino ad allora utilizzato per segnalare una colpa infamante, in signum crucis, simbolo di adesione alla religione cristiana, sotto forma di Chrismon, che ritroviamo su oggetti preziosi e d'uso comune, profani e sacri, ad illustrare l’evoluzione e la diffusione del culto cristiano all’intero dell’impero. L’esposizione prosegue con una straordinaria galleria di volti, di ritratti e di testimonianze che ci restituiscono il ricordo dei personaggi protagonisti di queste vicende, con particolare attenzione alle figure di Costantino e di Elena, madre dell’imperatore. Il percorso espositivo si allarga poi a documentare la trasformazione del cristianesimo, nel corso del IV secolo, da religione privata a religione pubblica ed ufficiale, fino a divenire l'unica religione dell'Impero.