Informazioni Evento

Luogo
ATELIER FEDERICA MORANDI ART PROJECTS
Via Orti s/n , Magenta , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal Martedì al Venerdì dalle 13 alle 19
Sabato e Domenica su appuntamento

Vernissage
25/10/2014

ore 16-19

Generi
arte contemporanea, collettiva

Costellazioni è la capacità dell’arte contemporanea di aprirsi a nuove forme di interpretazione, verso le infinite vie di narrazione proprie dell’intuizione artistica.

Comunicato stampa

Sabato 25 ottobre Federica Morandi art projects inaugura il nuovo Atelier dedicato all’arte contemporanea all’interno del Tennis Club Pontenuovo con la mostra collettiva Costellazioni. L’esposizione rappresenta la poliedricità tecnica del mondo dell'arte: dall'astrattismo pittorico di Paolo Ciabattini, alla matericità arcaica di Stefania Pennacchio, fino agli scatti dinamici di Pietro Di Girolamo e alle installazioni intimistiche di Michela Baldi. Ogni artista rappresenta una diversa costellazione, fatta di elementi che si mescolano e si alternano: luce, colore, vibrazione, esperienza e ricerca sono tra gli ingredienti che concorrono alla creazione artistica, unica e irripetibile.

Costellazioni è la capacità dell’arte contemporanea di aprirsi a nuove forme di interpretazione, verso le infinite vie di narrazione proprie dell’intuizione artistica. La mostra incoraggia l’interazione tra i molteplici linguaggi dell’arte contemporanea, attraverso un fitto dialogo tra i lavori in mostra; essi rappresentano la complessità dell’universo artistico e definiscono l’essenza di un’opera, che sia essa plastica, pittorica, o fotografica. Spazio, superficie e luce sono principi comuni a tutti i lavori selezionati, ossia proiezione del mondo interiore di chi crea.

Paolo Ciabattini, attraverso la sua gestualità immediata e istintiva, conia una nuova declinazione dell’arte astratta, fresca, nuova e vibrante. La sua costellazione è composta da tele che sprigionano luci e rifrazioni: un intrico di segmenti e riflessi che crea una visione misteriosa e penetrante. La modulazione del colore plasma nuove frammentazioni delle superfici, riducendo le forme a tocchi di colore semplici e liberi. Dalle vibrazioni cromatiche di Paolo Ciabattini alla matericità di Stefania Pennacchio, artista che mette in scena con le sue sculture una commedia a metà tra il sacro e il profano, l’esotico e il classico, il rito e l’innovazione. Ogni oggetto è il punto di partenza per una nuova ricerca e per impadronirsi della cultura del passato in chiave contemporanea; la materia diventa medium temporale per ripercorrere un’esperienza passata, quella greca, e vivere un’esperienza presente, la nostra, attraverso nuove coordinate plastiche. Ne deriva un perpetuo dialogo tra le sculture e l’ambiente espositivo, energia che culmina nell’interazione con le fotografie di Pietro Di Girolamo; le sue indagini sono rivolte alla città in movimento, caotica, dinamica, ricca di luci e riflessi. La varietà degli scatti esprime un approfondimento legato allo studio della luce, e il tentativo di riprodurre il senso cromatico e ritmico che caratterizza la nostra contemporaneità. Linee-forza, linee-spaziali e temporali, forme-rumore, forme-velocità, e vortici inarrestabili, costituiscono la costellazione di questo talentuoso artista, che imprigiona composizioni sempre più complesse e articolate.

Come un lungo fil rouge, l’installazione di Michela Baldi, collega le opere in mostra tra loro e accompagna lo spettatore alla scoperta dell’Atelier; la sua opera prende avvio negli spazi esterni, si articola in un percorso intenso ed elaborato, fino ad indicare le linee guida della mostra e dei lavori in esposizione. Un colorato filo di stoffa disegna una mappa di simboli e parole che punteggiano lo spazio da cui prende ispirazione e con cui si confronta. Lo spettatore si lascia trascinare in questi giochi d’equilibrio, attraverso un percorso artistico dove esercitare la propria fantasia e vivere pienamente l’arte contemporanea. Leggere e investigare i linguaggi dell’arte è come alzare gli occhi al cielo ed esplorare le stelle: il disorientamento iniziale si trasforma opera dopo opera in un’esperienza unica e suggestiva, fatta di nuove linee e connessioni.

COSTELLAZIONI
Artisti in mostra: Paolo Ciabattini, Stefania Pennacchio, Pietro Di Girolamo, Michela Baldi

Esposizione dal 25 ottobre al 5 dicembre 2014
Orari Atelier: dal Martedì al Venerdì dalle 13 alle 19
Sabato e Domenica su appuntamento
Lunedì chiuso

INFO
Atelier Federica Morandi art projects
Tennis Club Pontenuovo – Via Orti s/n – Magenta, Milano
Tel. +39 338 49 39 365
[email protected]
www.fmap.it

PAOLO CIABATTINI
Nato nel 1961 a Milano, dove vive e lavora, consegue le lauree in Architettura e Design presso l’Università San Raffaele, Roma, Interior Design presso l’Istituto Europeo di Design, Milano, e Disegno e Figura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Tra le mostre personali, nel 2014 citiamo “Paesaggi introspettivi” Museo Civico, Rocca Flea, Perugia; “Rifrazioni” Castello di Santa Margherita Ligure, Genova;“Lost in (Heaven)” Museo Zurab Tsereteli Gallery, Mosca; “Cosmogonika” S.Pietro in Atrio, Como. Nel 2013 “Monoliti del mare” Galata Museo del Mare, Genova; “Rifrazioni architettoniche” Laboexpo, Milano;“Rifrazioni” S.Silvestro, Verona. Nel 2012“Rifrazioni” Villa Badia, Leno; “Rifrazioni” Galleria STATUTO13, Milano; “Rifrazioni” Palazzo Caffari, Reggio Emilia. Tra le mostre collettive ricordiamo nel 2014 Artefiera Bologna e nel 2012 “Il Metaformismo”, Palazzo della Gran Guardia, Verona; “Semper Energetica”, Palazzo Enel, Milano; “Premio Arte” Finalista e Menzione d’Onore, Museo della Permanente, Milano.

STEFANIA PENNACCHIO
Stefania Pennacchio nasce il 25 settembre 1969 a Varese. Fin da bambina si dedica alla poesia e alla scultura trovando in essa il modo di esprimere il proprio mondo interiore. Compie i suoi studi presso l’Istituto d’Arte sezione Ceramica e all’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria, sezione “scultura”. Grazie ai forni a gas che si è costruita, intraprende un percorso durante il quale si confronta e approfondisce molte tecniche. Tra le mostre personali ricordiamo: 2008 “Divinità imperfette”, Spazio Gucciardini, Milano, a cura di P. Daverio e J. Blanchaert; 2009 “Cosciente Soglia Incosciente”, presso la Galleria Dugnani di Milano, a cura di Veve Bossi; 2010 “Divinità Imperfette-Astraia”, al Teatro Francesco Ciliea di Reggio Calabria, a cura di Lucio Barbera; Ottobre 2013 “Nereidi” Mese della cultura e lingua italiana nel Principato di Monaco, un progetto di Federica Morandi art projects; Dicembre 2013 – Gennaio 2014 “Terra Omnia – Nereidi” a cura di Philippe Daverio, Spazio Calabria Milano, un progetto di Federica Morandi art projects; nel 2014 espone con una personale al Museo Archeologico di Reggio Calabria “Terra Omnia, Le vie Sacre dell’acqua”, a cura di Philippe Daverio, un progetto di Federica Morandi art projects.

PIETRO DI GIROLAMO
Pietro Di Girolamo nasce a Palermo nel 1977. Vive la sua giovinezza in Sicilia, nel parco delle Madonie, dove inizia gli studi scientifici. Negli stessi anni approfondisce lo studio del disegno artistico e dipinge numerose tele collaborando con Croce Taravella con cui instaura un fruttuoso dialogo artistico imperniato sull’influsso della fotografia e dei media nella pittura. Partecipa in quegli anni a numerosi concorsi di architettura conseguendo risultati in campo internazionale e organizza con l’architetto giapponese Riken Yamamoto un workshop internazionale di architettura a Palermo. Si laurea nel 2003 e nello stesso anno vince una borsa di studio che lo porta a Berlino. Lavora lì nello studio Lin di Finn Geipel al progetto di riqualificazione di un alveolo dell’ex-bunker nella città di Saint-Nazaire e al vincente concorso sul nuovo polo del Design nella città di Saint-Étienne. Negli ultimi anni intensifica il suo interesse verso la fotografia digitale sviluppando tematiche di ricerca sul linguaggio della luce e sul moto degli elementi allo stato fluido. Recentemente è stato premiato con una menzione d’onore al prestigioso premio americano “International Photography Awards” con un lavoro nella categoria “Natura”. Nel 2011 e 2012 si aggiudica altre tre menzioni nello stesso premio con dei lavori presentati nella categoria “Astrattismo” e “Architettura Storica”. L’artista vive e lavora a Milano.

MICHELA BALDI
Nata a Milano, dove ha studiato e lavorato come grafica pubblicitaria, ha coltivato l’interesse per l'arte nel corso degli anni, fino a diventare una vera passione che l’ha portata a frequentare la Libera Accademia di Belle Arti di Brescia. All'inizio del suo percorso artistico la pura pittura si è unita alla gestualità nei primi lavori di espressionismo astratto. Più tardi, la ricerca artistica si è amplificata con la fotografia, da sempre presente nei suoi interessi. La manipolazione digitale affiancata alle numerose tecniche imparate nel corso degli anni di studio le permette ora di spaziare tra tele, light-box e installazioni. Tra le mostre personali ricordiamo: 2013 "RAJASTHAN", viaggio nelle terre dei Maharaja, galleria Blanchaert, Milano; 2012 "Percorso d'artista", Spazio Ipazia, Abbiategrasso, MI; 2010 "Il corpo in movimento" Fit Art, Vermezzo, MI. Tra le mostre collettive citiamo: 2014 "La presenza della Dea", Spazio Lambrate, MI; "Contrada d'arte", Palazzo Bartazzolli, BS; "30 Artisti per l'Expo", ex-Fornace Milano; 2011 "Art in Mind", Brick Lane Gallery, Londra; 2008 "Premio Colomba", Piazza Ducale, Venezia; 2005 "Plot@rt Europa, Sala Naranja, Valencia.