Cracking Art – Caosmo

Informazioni Evento

Luogo
FABBRICA EOS - SOLO PROJECT
via Pasubio, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a sabato 11.00-13.00 e 16.00-18.30

Vernissage
28/11/2024

ore 18.30

Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale di Cracking Art dal titolo CAOSMO – La memoria della materia.

Comunicato stampa

La mostra segna il trentennale di attività di Cracking Art con un ritorno alle origini del suo
percorso artistico. Il manifesto programmatico del movimento fu infatti presentato proprio
negli spazi della Galleria Fabbrica Eos nel dicembre 1993 e l’attività espositiva iniziò nel 1994.
In mostra saranno presenti alcune delle sculture iconiche realizzate in plastica rigenerata e
rigenerabile che hanno caratterizzato le più di 500 installazioni realizzate in questi anni di
attività e che hanno portato il collettivo nei 5 continenti del pianeta.
Ma più che una celebrazione del passato, questa esposizione vuole presentare il passaggio ad
una serie di nuove opere che pone ancora più al centro il concetto di rigenerazione.
I quadri della serie “Caosmo”, che per la prima volta vengono esposte in una galleria, sono
infatti ottenuti con il materiale derivato dalla triturazione delle sculture utilizzate nelle
installazioni per evidenziare che la plastica, come scrisse Roland Barthes, più che una sostanza è
l’idea stessa della sua infinita trasformazione.
Caos non indica tanto il disordine, quanto la velocità infinita con cui si dissipa qualunque forma
vi si profili. E’ un vuoto che non è un niente, ma un virtuale che contiene tutte le particelle
possibili e richiama tutte le forme possibili, che spuntano per sparire immediatamente, senza
consistenza ne referenza. (G. Deleuze / F. Guattari, Che cos’è la filosofia? 1991)
Ecco quindi che le particelle delle sculture, custodi della memoria della loro origine, prendono
nuove direzioni imprevedibili per tentare di rimettere ordine e ricostruire un nuovo cosmo
tramite l’arte che, attraverso i suoi processi irrazionali, ci mantiene profondamente umani.
Tornare a Fabbrica EOS rappresenta per Cracking Art ritornare alle origini del proprio universo.
Il movimento Cracking Art nasce nel 1993 con l’obiettivo di cambiare radicalmente la storia
dell’arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale che unito all’utilizzo rivoluzionario
dei materiali plastici mette in evidenza il rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà
artificiale.
Il termine Cracking Art deriva dal verbo inglese “to crack”, che descrive l’atto di incrinarsi,
spezzarsi, rompersi, cedere, crollare. Con il nome di cracking catalitico è anche chiamata la
reazione chimica che trasforma il petrolio grezzo in plastica: per gli artisti è questo il momento
in cui il naturale permuta in artificiale, l’organico in sintetico, ed è tale processo che essi
intendono rappresentare attraverso la loro arte.
Oltre alle tre partecipazioni ufficiali alla Biennale di Venezia (2001, 2011 e 2013), tra le mostre e
installazioni più recenti si segnalano: Cracking Art @Harbour City, installazioni diffuse presso
Harbour City Hong Kong (2023) Open Art Festival (2022), Orebro, Svezia; Incanto (2021), Salone
degli Incanti e centro cittadino di Trieste; Wild Rising (2019), presso il Desert Botanical Garden
di Phoenix, Arizona, USA; Regeneration@Newhollandisland (2019), presso New Holland Island,
San Pietroburgo, Russia; Spectaculars Creatures (2018), presso IMA Indianapolis Museum of Art
– Indianapolis, USA; BarocCracking (2018), presso Palazzo Leoni Montanari – Gallerie d’Italia,
Vicenza (Italia); Cracking Art@Hangang Art Park (2018) presso Hangang Park, Seoul, Korea.
Fabbrica Eos viene fondata a Milano all’inizio degli anni ’90. Giancarlo Pedrazzini, dopo
l’esperienza presso una nota galleria milanese, intraprende il percorso autonomo nell’intento di
promuovere gli artisti all’esordio guidato dall’ istintuale teoria dell’importanza dell’‘incontro’ e
dalla convinzione che l’arte arrivi ad uno stadio maturo grazie alla complicità e allo scambio tra
gallerista e artista. La galleria non segue una linea dogmatica nella ricerca di nuovi artisti,
piuttosto un’idea: “l’Arte è 5 minuti più avanti da adesso”. A questo concetto alludeva anche
“20 anni o 5 minuti”, titolo di alcune esposizioni del 2013 con cui la galleria ha celebrato due
decenni di attività: le mostre presentavano opere più e meno recenti di tutti gli artisti scoperti
nel tempo e suggerivano riflessioni e letture trasversali sull’evoluzione dei vari percorsi.
Fabbrica Eos ha infatti il piacere di aprire il curriculum mostre di numerosi artisti ancora attivi
nel panorama dell’arte contemporanea. Fin dall’inizio si distingue per l’attenzione riservata ad
artisti emergenti e per l’apertura nei confronti di ogni campo della creatività, dal design alla
fotografia, dalla musica alla pubblicità. A marzo del 2019 la galleria ha aperto un secondo spazio
espositivo a Milano, con una vetrina illuminata fino a sera dove si alternano mostre personali e
collettive, di fronte alla sede di Fondazione Feltrinelli e Microsoft in uno dei quartieri più in
crescita della città. A dicembre 2021 e 2022 in occasione della settimana dell’arte di Miami ha
organizzato mostre d’arte all’interno dell’Istituto Marangoni Miami.