Criss Cross. La Bellezza della Croce

Undici artisti di provenienza internazionale, si confrontano sul tema della croce nella Quadreria al primo piano della prestigiosa sede del Pio Monte della Misericordia a Napoli.

Comunicato stampa

Undici artisti di provenienza internazionale, si confrontano sul tema della croce nella Quadreria al primo piano della prestigiosa sede del Pio Monte della Misericordia a Napoli.
La mostra intende essere un contributo contemporaneo al complesso valore concettuale della croce. La croce s’insinua e abita nelle pieghe di molte rappresentazioni contemporanee, siano esse pittura, scultura, video, fotografia e cinema, segno che la storia e la stratificazione del valore simbolico di questo attraversamento, di questo incrocio – Criss Cross – che unisce i poli verticali e orizzontali delle nostre esistenze, continua ad affascinare e a rimarcare il nostro essere nel mondo.
Criss Cross, curata da Bustos Domenech non è una mostra a tema e neanche documentaristica sul valore simbolico e sulla sua rappresentazione, è piuttosto un corpo a corpo fra l’opera e il luogo, così fortemente connotato. Le opere abitano le stanze e gli spazi della Quadreria al primo piano del Pio Monte della Misericordia, come ospiti che portano la loro presenza e che si lasciano attrarre dalla complessa stratificazione delle opere esistenti e del luogo.
Affinché la mostra non sia un vuoto quanto improbabile exercise tematico (peraltro inarrivabile qualora si volessero seguire le orme di un sentire ancorato alle “forme”) ma, invece, una madeleine proustiana che si rinnova nell’accadimento del qui ed ora della mostra, partiamo da quanto ha detto Martin Scorsese nel suo A Personal Journey Through American Movies, quando lui chierichetto da bambino e seminarista da ragazzo, abbandona l’idea di farsi prete e sceglie il cinema. Egli non vede poi molta differenza tra la chiesa e la sala cinematografica: due luoghi in cui vi è sempre, anche quando non è esplicita, una ricerca di spiritualità. Due modi di rapportarsi alla spiritualità, che in luogo dei riferimenti formali, abbracciano il campo molto più interessante e complesso, di una ri-proposizione ancorata ai linguaggi del proprio tempo abbandonando vuote quanto inutili stereotipie.

La mostra è accompagnata da un catalogo a colori con testo del curatore.
ORARI e APERTURA: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00 – domenica dalle 9.00 alle 14.30

L'esposizione è organizzata dall’Ass. Connessioni Culture Contemporanee, via Lucrino 64 - Napoli
INFO: 339 7919227 | [email protected] | www.connessionicontemporanee.it/

Il PIO MONTE DELLA MISERICORDIA: L’ISTITUZIONE, LE OPERE E L’ARTE CONTEMPORANEA.

Il Pio Monte della Misericordia è un’Istituzione fondata nel 1602 da sette nobili napoletani che, consapevoli delle necessitò di una popolazione bisognosa di aiuto e di solidarietà, decidono di devolvere parte dei propri averi ed il proprio impegno alle opere di carità. Il dipinto del Caravaggio, dall’alto dell’altare maggiore della Cappella, compendia le azioni di solidarietà esercitate dal Pio Monte della Misericordia in una straordinaria sintesi delle Sette Opere di Misericordia corporale ancora oggi attentamente esercitate. L’antica sede, con lo storico palazzo eretto nel secolo XVII, conserva un vasto patrimonio storico artistico e una ricca Quadreria con dipinti di diverse scuole ed epoche. Al secondo piano del palazzo sono ospitati l’Archivio Storico e la Biblioteca, in cui si conservano documenti a partire dal XIV secolo, con la preziosa pergamena della proclamazione a Dottore della Chiesa di San Tommaso d’Aquino. Da alcuni anni la collezione si è arricchita di importanti opere sul tema della Misericordia eseguite da grandi artisti contemporanei. Aprendosi ai più recenti linguaggi espressivi, il Pio Monte della Misericordia promuove annualmente 7 borse di studio per giovani talenti dell’Accademia di Belle Arti. Ad oggi la Sezione presenta oltre 40 opere di importanti artisti contemporanei, tra cui Anish Kapoor, Mimmo Jodice, Mimmo Paladino, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Giberto Zorio, Francesco Clemente, Gordon Douglas, ed altrettante di giovani artisti napoletani proiettati al successo.