Cristiano Broggi – I segni del silenzio
Le fotografie sono il risultato di un viaggio di Cristiano compiuto nel 2009; siamo di fronte all’intreccio tra due fascinazioni: la prima è l’attenzione di un architetto, qual è il Broggi, per gli elementi che compongono il territorio contemporaneo, la seconda è l’interesse personale ed affettivo dell’autore per la spiritualità della cultura ebraica.
Comunicato stampa
Sabato 17 maggio Spazio Paraggi inaugura la mostra fotografica di Cristiano Broggi I segni del silenzio che durerà fino al 9 giugno.
Ancora una volta il Centro culturale Spazio Paraggi vuole dare un'opportunità ad un fotografo di grande valore, ma ancora poco conosciuto le cui opere meritano di essere viste dal grande pubblico.
Le fotografie sono il risultato di un viaggio di Cristiano compiuto nel 2009; siamo di fronte all'intreccio tra due fascinazioni: la prima è l'attenzione di un architetto, qual è il Broggi, per gli elementi che compongono il territorio contemporaneo, la seconda è l'interesse personale ed affettivo dell'autore per la spiritualità della cultura ebraica.
La terra fotografata è un luogo atavico per antonomasia, un luogo attraversato da numerosi popoli, un insieme di molteplici culture e religioni, in netto contrasto con altri elementi artificiali quali possono essere tralicci isolati, strade, fili spinati e recinzioni che delimitano le zone minate, tutti elementi che sembrano "fare rumore" nella solitudine del luogo.
Cristiano Broggi
Cristiano Broggi nasce a Milano nel febbraio del 1973.
Si trasferisce a Treviso dove compie i primi studi artistici presso il Liceo Artistico Statale.
Si laurea in architettura allo IUAV di Venezia.
Ha studiato fotografia, scenografia e comunicazione visiva presso la facoltà di architettura Il suo interesse per la fotografia nasce come sperimentazione e attrazione per i paesaggi urbani, in particolare per le aree industriali dismesse, i depositi ferroviari, i vecchi relitti della società “della macchina”.
Ha vinto nel 2002 il concorso fotografico “Scatti da un territorio” – in collaborazione con Venezia Immagine esponendo in occasione del 3° Salone della Fotografia di Venezia – presso il Padiglione Italiano della Biennale, avendo presentato in maniera esaustiva ed originale la trasformazione e la realtà produttiva imprenditoriale del territorio provinciale.
Nel 2009 espone con la personale di pittura e fotografia – Territori di Confine – al Chiostro di S. Francesco a Treviso. Una reinterpretazioni dei paesaggi visitati in Palestina.
Lavora come architetto libero .