Cristiano Rea – Propaganda
Propaganda – dal Uonna Club ai centri sociali. L’archivio personale dei manifesti prodotti da Cristiano Rea, immagini che hanno segnato la propaganda degli ultimi trent’anni di una storia del punk nata, cresciuta e diffusa come controcultura.
Comunicato stampa
A Roma, sul finire degli anni di piombo, bande di giovani punk si ritrovavano sui muretti e nelle piazzette di vari quartieri e durante il fine settimana convergevano tutti al Uonna club, via Cassia 871, piano interrato. Il Uonna era il primo locale underground di Roma dov’era possibile ascoltare musica punk, new wave, hardcore e oi.
V. Lazzaretti
Garagezero per questo nuovo appuntamento ospiterà l’archivio personale dei manifesti prodotti da Cristiano Rea, immagini che hanno segnato lapropaganda degli ultimi trenta anni di una storia nata, cresciuta e diffusa come controcultura. Dall’esordio del Punk al G8, attraverso soggetti che sono diventati icone nella memoria comune. Saranno in mostra le locandine che sono state affisse sulle strade cittadine, che hanno diffuso il pensiero di un periodo storico e la sua coscienza.
La controcultura di ieri è diventata la materia prima della cultura di oggi. Questo stravolgimento è stato possibile grazie alla fervida energia delle sottoculture e al desiderio di sovvertire la sensibilità comune. L’esito è stato che la sovversione ha dato luogo ad accadimenti storici e ha dato vita a infinite espressioni culturali che oggi sono il tema portante di numerose esposizioni ospitate nei circuiti museali di tutto il mondo. GarageZero propone una rassegna per molti inedita, per molti memoria di un ottica punk che rivive in ogni azione sostenuta dalla produzione grafica di Cristiano Rea. Inoltre sarà presente una serie limitata di locandine originali fatte a china e una pubblicazione che raccoglie i manifesti più significativi realizzati da Cristiano per gruppi punk, locali e centri sociali, con un testo inedito di Valerio Lazzaretti. Incontro con Valerio Lazzaretti che ci racconterà la sua esperienza al fianco di Cristiano Rea nello scenario degli spazi autogestiti e dell’approdo del punk in Italia.
“il punk, era di fatto una cultura del tutto nuova in ribellione con tutti i modelli preesistenti e che, si poneva soprattutto come soggetto esterno alle tendenze giovanili tipiche di quegli anni. Fattori caratterizzanti di questa sottocultura importata erano per lo più l’espressività estetica e quella musicale”.
Cristiano Rea
Nato a Roma nel 1962, dove attualmente vive e lavora. Dall’adolescenza si avvicina allo scenario underground della capitale, fino a diventarne parte attiva, oltre che precursore di un genere che è passato alla storia: il Punk. Nel 1978 con i gruppi Ach Dopo e Apologia di Reato, produce musica, grafiche, locandine e fanzine nello stile punk. Nel 1979 insieme ad un giovane gruppo di fumettisti produce la fanzine neodadafuturista Bidè (autodistribuita nelle "Librerie di movimento"). Nel 1980 inizia la sua collaborazione con il Uonna club, la prima discoteca a Roma a proporre musica punk, ska, new wave, hardcore. La produzione settimanale di locandine, inviti e tessere (in B/N) per il Uonna club si protrae fino al 1984, coprendo il periodo che va dal punk alla new wave. Nel 1987 disegna il poster per il primo anno di occupazione del centro sociale Forte Prenestino, seguiranno i poster per la settima, ottava e nona "Festa del non lavoro". Dal 1989 al 2001 produce poster, volantini e flyer per i centri sociali: Ricomincio dal faro, Break out, Blitz, Puccini, Forte Prenestino, Villaggio Globale, Torre Maura, Corto Circuito. Nel 1991 collabora con il collettivo antifascista "Gridalo Forte contro il razzismo e il fascismo", producendo tutto il materiale di propaganda. Nello stesso anno collabora con la Gridalo Forte Records e realizza le copertine per gli album in vinile e cd dei gruppi: Banda Bassotti, Kenze Neke, Klaxon, Arpioni, Radici nel Cemento, Erode, Senza Sicura, Tremende, Tupamaros. Dal 2009 cura la grafica per la Rete Kurdistan Italia e per l'Unione delle comunità kurde in Europa.
Valerio Lazzeretti
Nato a Roma nel 1965, archivista e collaboratore dei due documentari “La storia siamo noi” (Rai3), “Perché Mario Amato? Morte di un magistrato” e “Valerio Verbano: un omicidio anomalo”. Pubblica il volume-inchiesta “Valerio Verbano. Ucciso da chi, come e perché” (Odradek).