Cristina Gozzini – (Il suono) nella mano

Informazioni Evento

Luogo
CRUMB GALLERY
Via San Gallo,119 rosso, Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

giovedì, venerdì e sabato dalle 16.00 alle 19.00, o su appuntamento 347 3681894.

Vernissage
10/04/2025

ore 18

Artisti
Cristina Gozzini
Generi
arte contemporanea, personale

La ricerca dell’artista è profondamente influenzata dagli anni trascorsi a San Salvador, un paese dai forti contrasti, segnato dal divario tra un’oligarchia di pochi ricchi e la povertà della maggioranza della popolazione.

Comunicato stampa

Crumb Gallery di Firenze presenta la mostra di Cristina Gozzini, (IL SUONO) NELLA MANO, che si inaugurerà giovedì 10 aprile alle ore 18.00.

La ricerca dell’artista è profondamente influenzata dagli anni trascorsi a San Salvador, un paese dai forti contrasti, segnato dal divario tra un'oligarchia di pochi ricchi e la povertà della maggioranza della popolazione. In seguito a quest’esperienza, Cristina Gozzini abbandona la pittura e si dedica a una scrittura dell'invisibile, fatta di gesti indiretti e casualità apparente che rivelano segni preesistenti. Sensibile e attenta a catturare l'istante, la luce, la precarietà e la resistenza, trasforma l'infinitesimale momento che precede il cambiamento in materia. Le sue opere nascono da intuizioni, oggetti, accadimenti o incontri da cui si lascia attrarre e che la conducono su percorsi di approfondimento, senza nessun tipo di gerarchie.

Visitare il suo studio è come entrare in un gabinetto delle meraviglie dove il tempo è sospeso, lo sguardo si perde nella miriade di piccole opere, disegni, fotografie, installazioni e sculture, fatte di elementi compositi, naturali, vegetali ibridati, assemblati con metalli, materiali di scarto, prodotti dall’errore umano. Lo studio è per Cristina Gozzini un luogo di ricerca, di meditazione e di silenzio, dove praticare il non pensiero, dove si manifesta una percezione libera dalla realtà. “Lascio molto al silenzio, al momento in cui le cose accadono” spiega Cristina Gozzini. “Con il filo di ferro in mano, circondata da elementi organici, ho d’un tratto capito, come per un’illuminazione, che la punta del cactus era perfetta: il ferro aveva bisogno di essere contaminato, ibridato. È stato come entrare in una natura che non è più in vita ma che comunque è vegetale, è organica, per contaminarla con l’elemento dell’errore umano”.

Per Crumb Gallery, l’artista ricrea l’atmosfera alchemica dell’ambiente intimo dove costantemente, con pazienza, pratica. (Il Suono) nella Mano è il titolo, da cui quello della mostra, di una serie di lavori diversi, tra cui alcune cianotipie che si sviluppano lungo una parete, dove sono riprodotte delle mani, accompagnate a volte da altri elementi, come cromofori, o segni che stanno a indicare simbolicamente il vento, irriproducibile come il suono che di fatto le mani fanno nel lavorare, raccogliere e rilasciare. E Il Suono è rappresentato da una piccola scultura in porcellana, simile a una canna di bambù, che apre l’esposizione e introduce al mondo poetico di Cristina. Accanto, altre piccole sculture che sembrano galleggiare, sospese sul muro: Sono sempre stata qui, una serie composta da elementi organici e da assemblaggi di ferro piombo e calamite, e la serie (A Step) Out of Me raccolta in una pubblicazione, indagini e progetti intorno all’ecosofia, frutto della recente residenza a Villa Rospigliosi a Prato. Le Fiorescienze sono, invece, il risultato di ricerca su varie tipologie di funghi, simbolo di nascita, rinascita e trasformazione, che ha dato vita a una serie di stampe micologiche digitali su carta nera, nate anch’esse per errore, come sottolinea l’artista, generando forme e creature che sembrano arrivare, apparentemente, da un altro mondo.

Come scrive Rory Cappelli nel catalogo pubblicato per l’occasione (collana NOLINES, edizioni CRUMB GALLERY), «Le composizioni di Cristina Gozzini sono leggere come piume, delicate, vibranti e quasi impossibili. Racconta l’organico e l’inorganico insieme. Li rende intreccio imprevisto e imprevedibile, racconto mai scritto: le “lettere dei sogni” di cui scriveva Borges.»

Tutte le opere interagiscono fra di loro come una rete interconnessa di ife di miceli o come nella fisica quantistica dove uno stato è la sovrapposizione di infinite possibilità. Particelle microscopiche e invisibili che contribuiscono alla formazione di mondi paralleli, senza lasciare alcuna evidenza.

(Il Suono) nella Mano rimarrà aperta fino a sabato 31 maggio 2025.

Cristina Gozzini nasce a Firenze nel 1960. Dopo un apprendistato con il pittore e scultore catalano Santiago Planella, nel 1995 si trasferisce a El Salvador, dove realizza numerosi interventi site-specific in musei e istituzioni culturali. Tra i riconoscimenti ricevuti: Premio V Bienal di Arte Visiva del Istmo Centroamericano Museo Marte El Salvador (2006), Manifiesto Vestido Salarrue, Programma Interventi Site Specific Museo de Arte Marte de El Salvador (2004-05), Primo Premio Scultura: Armas ni de juguete, Programma Nazioni Unite, PNUD, Tin Marin, Museo de los Niños (2003), Reconoscimento: Programa Departamento del Centro Historico, Municipalidad de Guatemala (2003). Dal 2010 vive e lavora tra Italia e Centro America, trasferendosi definitivamente a Firenze nel 2017. Negli ultimi anni, la sua ricerca si concentra sull'ecologia e l'ecosofia. Tra i suoi progetti recenti: Ri-Nascimento (2024), Galleria Vannucci, Pistoia; Finalmente Niente (2020/21), Villa Rospigliosi, Prato; Open Studio (A Step) Out Of Me (2019), Corte Genova, Prato; Errore di Calcolo, Rehearsal Project space, Milano; Catena Umana, Fondazione MAXXI, Roma; INFRA (2018), Galleria Die Mauer Arte Contemporanea, Prato; Esercizi di Elasticità, Fundacion Felícia Fuster, Barcelona.

Crumb Gallery è stata fondata nel 2019 da Rory Cappelli, Lea Codognato, Adriana Luperto e Emanuela Mollica. Crumb Gallery #womeninart nasce come spazio esclusivo per artiste donne. Promuove, divulga, sostiene ed espone pittura, sculture, fotografie, installazioni e performance di artiste. Le gallerie che espongono solo donne, nel mondo, si contano sulle dita di una mano e Crumb Gallery #womeninart vuole dare il suo piccolo contributo per ridurre il gap tra uomini e donne nel mondo dell’arte contemporanea.