Cristina Nuñez – But Beautiful
Senza peli sulla lingua, senza falsa modestia l’artista spagnola afferma “il denominatore di questa mostra è l’espressione “convertire la merda in diamanti”, un cambiamento di forma tramutando contemporaneamente la sostanza, capovolgendo il significato stesso del titolo della stagione espositiva scelto da Sponge.
Comunicato stampa
“But Beautiful” con questo titolo provocatorio si apre la seconda mostra della stagione espositiva di Sponge ArteContemporanea “Forma è sostanza”, una personale dell’artista spagnola Cristina Nuñez a cura di Carolina Lio, l’inaugurazione è prevista sabato 16 novembre alle ore 18:30 presso Sponge Living Space (Casa Sponge).
Senza peli sulla lingua, senza falsa modestia l’artista spagnola afferma “il denominatore di questa mostra è l’espressione “convertire la merda in diamanti”, un cambiamento di forma tramutando contemporaneamente la sostanza, capovolgendo il significato stesso del titolo della stagione espositiva scelto da Sponge.
Una personalità dirompente, travolgente e decisa, sottesa in ogni opera della mostra, dove sono esposti gli ultimi progetti legati all'autoritratto: Someone to Love, Higher Self e La Vie en Rose, fotografie, video e performance per mettere alla berlina il rapporto con il sé.
Cristina Nuñez usa il processo creativo per rispondere ai suoi bisogni personali, utilizzando la sua stessa vita per far diventare le sue opere realmente “contundenti”:”Lavorare su di me, mostrare la mia vulnerabilità e il mio dolore, l'orrore interiore, in modo che le persone ci si specchino, si vedano. Con questo materiale umano difficile, emotivo, fare delle opere veramente belle. Quindi trasformare la merda in diamanti, il dolore in arte”. Questo processo consente di rendere l’arte più umana, comprensibile e accessibile a chiunque, universale. “Le opere devono essere molto scomode, che ti rivoltano come un calzino. Non puoi rimanere indifferente.”
Non si rimane indifferenti alla mostra allestita a Casa Sponge così come non passa inosservato il carisma dell’artista che, per l’occasione, il 7 e l’8 dicembre propone un workshop e una performance.
Cristina Nuñez è la vincitrice per Sponge ArteContemporanea della seconda edizione del PREMIO ORA.
La mostra, in collaborazione il PREMIO ORA e con l’azienda vinicola Terracruda sarà visitabile su appuntamento fino al 16 dicembre. Per ulteriori informazioni contattare il +39 339 4918011, o consultare il sito www.spongeartecontemporanea.net.
Biografia
Nata nel 1962 a Figueras in Spagna, Cristina Nuñez vive e lavora a Barcellona. Fino ai primi del 2000, produsse libri fotografici su temi sociali attraverso il ritratto: Body & Soul (Premio Marangoni 1994), To Hell and Back (1995), Heaven on Earth (Premio Mosaïque, 1996), Io Sono (2000). Nei margini di questo lavoro pubblico, scattava autoritratti come una sorta di auto-terapia, che dal 2005 divenne il tema centrale del suo lavoro artistico –fotografia, video e performance-, insieme ai workshop che tiene in giro per il mondo per diffondere il suo metodo The Self-Portrait Experience.
Il lavoro di Nuñez è stato esposto a Palazzo Vecchio a Firenze(1997), Palazzo Reale a Milano (1997), Rencontres d’Arles (1998), Centre National de l’Audiovisuel nel Lussemburgo (2008), Fabbrica del Vapore in Milan (2008), Festival FotoGrafia a Roma (2009), The Private Space Gallery di Barcellona (2010), Mois de la Photo di Montreal 2011, Casino di Lussemburgo (2011), Luova gallery di Helsinki (2012), H2O galería a Barcellona (2012) e MUSAC (2013). Nel 2012 il suo video autobiografico Someone to Love ottiene il Celeste Prize e il suo progetto But Beautiful, pubblicato da Le Caillou Bleu, ottiene il Prix de la Critique 2013, festival Voies Off, Arles.