Cristina Portolano – Romagna carioca
“Questa mostra vuole portarvi nelle atmosfere e nei luoghi che ho amato per farvi provare le sensazioni che provo io ogni volta che torno in Riviera”. Cristina Portolano
Comunicato stampa
- Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si era visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. -
Josè Saramago
Per molti la Riviera romagnola è sinonimo di noia, di discoteche tamarre e divertimento popolare a basso prezzo, di pensioni con i vecchi, di balere con la musica di Raul Casadei a repeat e la sabbia nelle mutande fino a sera.
Per me, invece, è il luogo dove ogni estate, dal 1987 al 1997, per una settimana soltanto, avevo l'occasione di allontanarmi da Napoli. In villeggiatura con la mia famiglia andavamo a Riccione, meta preferita di molti meridionali e non solo, che evadevano dalla loro routine e dal loro mare, sicuramente più bello ma troppo vicino casa.
La Riviera romagnola è il luogo dei ricordi, dove ho passato i giorni più felici della mia infanzia e preadolescenza. Quei giorni nella mia memoria hanno il profumo di piadine calde con la nutella e di nebbia artificiale dei parchi divertimenti come Fiabilandia o Mirabilandia. Hanno il suono dei programmi tv dell'epoca a cui assistevamo come pubblico alla diretta (Beato tra le donne al Bandiera Gialla sui colli di Covignano di Rimini, Bellezze al Bagno, etc) e delle assordanti sale giochi che si mescolavano alle colonnine della radio lungo viale Dante e viale Gabriele D'Annunzio.
La mia Riviera non è il mare con le sue mucillagini ma è il cloro dell'Acquafan.
Da dieci anni vivo a Bologna. Tutte le cose che mi piacevano e volevo studiare, mi hanno portata in Emilia-Romagna. Adesso appena posso, visto che è a soltanto un’ ora e mezza di treno, vado a Riccione, a Cesenatico o a Igea Marina.
Tornando in quei luoghi dove sono stata piccola e felice faccio i conti con il presente.
Mi serve per guardare indietro e pensare: “tutto sommato ho avuto un'infanzia spensierata” e affrontare con più leggerezza e coraggio la vita adulta.
Questa mostra vuole portarvi nelle atmosfere e nei luoghi che ho amato per farvi provare le sensazioni che provo io ogni volta che torno in Riviera.
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BIO di Cristina
Cristina Portolano (Napoli, 1986) è un' illustratrice freelance e autrice di fumetti.
Si trasferisce a Bologna per studiare all'Accademia di Belle Arti dove si laurea in Fumetto e illustrazione dopo aver passato un anno a Parigi all'École nationale Supérieure des Arts Décoratif (EnsAD).
Ha collaborato con riviste come Internazionale, Lostraniero, Hamelin, Illywords, Napoli Monitor, e collettivi di autoproduzione come Ernest virgola, Delebile, Teiera, Squame.
Ha vinto diversi premi e ha esposto in Italia e all'estero in varie mostre personali e collettive.
È di prossima uscita un volume per la collana di letteratura per ragazzi «Gli anni in tasca graphics» della Casa Editrice Topipittori.