Crossover

Informazioni Evento

Luogo
ARSENALE
Campo Della Tana (Castello) , Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dalle 13 alle 18, chiusura lunedì

Vernissage
01/06/2013

ore 17 alla Tesa 113 Arsenale Nuovo (servizio taxi dall'Arsenale-Gaggiandre o ACTV fermata Bacini)
con spettacolare performance live di Paolo Buggiani, tra i più attivi rappresentanti della street art newyorkese, che creerà una scultura in movimento col fuoco sull'acqua della laguna veneziana dal titolo ATTO ESTREMO.

Curatori
Alessandro Riva, Ji Shaofeng
Generi
arte contemporanea, collettiva

Curata da Ji Shaofeng e Alessandro Riva, la mostra mette in luce il lavoro e le esperienze di un gruppo coerente e articolato di artisti cinesi – la cosiddetta Scuola di Hubei – ponendoli a confronto con analoghe esperienze provenienti dall’arte italiana contemporanea.

Comunicato stampa

Con una performance live di anteprima mercoledì 29 maggio alle 20 e alle 22, viene presentata ai Chiostri di San Salvador a Venezia la mostra Crossover / A dialog between the Chinese School of Hubei and the New Italian Art Scene, che si svolge dal 2 giugno al 24 novembre alla Tesa 113, Arsenale Nord. Curata da Ji Shaofeng e Alessandro Riva, la mostra mette in luce il lavoro e le esperienze di un gruppo coerente e articolato di artisti cinesi - la cosiddetta Scuola di Hubei - ponendoli a confronto con analoghe esperienze provenienti dall’arte italiana contemporanea.

Il lavoro installativo e scultoreo di Fu Zhongwang, artista e Presidente del Hubei Museum of Art e illustre rappresentante anche a livello istituzionale di enti intermuseali nazionali, è in eterno equilibrio tra suggestioni formali arcaiche e nuove mitologie del contemporaneo. Le performance di Fu Zhongwang sono tableau vivant basati su un’idea di sorpresa e di forte spaesamento visivo. Quaranta braccia umane spuntano da un telo rosso, tenendo in mano telefoni cellulari e altri mezzi di comunicazione tecnologica. Il richiamo sottile ma evidente alla tradizione orientale della pittura di paesaggio (i teli come silhouette di montagne) e del lavoro sull’identità sono mescolate in un unico linguaggio visivo, che si rifà al teatro cinese, secondo schemi compositivi fortemente armonici e rituali, con un taglio, però, molto plastico, quasi ci trovassimo di fronte a sculture che prendono vita da sole. Il forte scarto tra senso di incomunicabilità, rappresentato dalle identità nascoste dai teli, e la simbologia del telefono cellulare come relitto estremo della surmodernità, con la sua invasività quotidiana di feticcio iperpopolare e identitario globale, crea un cortocircuito mentale, come uno straordinario ossimoro visivo.

La mostra CROSSOVER, che presenta il lavoro di 15 artisti cinesi e 15 italiani, non vuole essere un semplice confronto a distanza, ma il primo tentativo di mettere insieme due esperienze lontane geograficamente, mescolandole e cercando di lasciare che gli artisti stessi si contaminino, si guardino e influenzino vicendevolmente. Se gli artisti cinesi raccontano la realtà della nuova arte del loro paese, sospesa tra avanguardia e tradizione, tra recupero delle tecniche tradizionali e accenti fortemente contemporanei, analogamente anche gli artisti italiani di queste ultime generazioni hanno compiuto un percorso di recupero di tecniche tipiche della tradizione italiana (pittura e scultura, in primis, ma anche fotografia e video, trattati con un’impostazione fortemente classica e raffinata dal punto di vista esecutivo e formale), pur con accenti e modalità contemporanee, mescolandole con influenze novecentesche, con uno sguardo alle tematiche sociali e con un continuo rimescolamento delle forme e dei richiami estetici tipico della surmodernità.