Culture a Confronto
Un dialogo di condivisione fra artisti che si esprimono utilizzando diversi linguaggi, dalla scultura all’installazione, dalla performance alla bodyart passando per video, fotografia e pittura.
Comunicato stampa
Giunge alla sesta edizione Culture a Confronto, uno degli eventi più importanti ideati e organizzati dalla Fondazione De Nittis con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia Bat e il Comune di Barletta.
All’interno del Castello di Barletta si apre un dialogo tra diciassette artisti assai diversi fra loro selezionati da Luna Pastore, curatrice artistica dell’evento, con la collaborazione della Galleria Globalart di Noicattaro(BA).
Giovanni Albore; Giuseppe Aversa; Anna Maria Battista; Uccio Biondi; Domenico Carella; Miki Carone; Grazia Deflorio; Chiara Dellerba; Franco Dellerba; Rosa Didonna; Nicola Liberatore; Oronzo Liuzzi; Christian Loretti; Giuseppe Rizzi; Margherita Ronghi&Greg De Iure; Lino Sivilli e Tarshito si incontrano nel grande contenitore del Castello di Barletta che diviene piattaforma dinamica multiculturale in cui consentire un dialogo tra artisti e arte e tra arte e società. Il castello diviene luogo ideale in cui far confluire diverse espressioni culturali all’insegna dell’interscambio tra mondi lontani e diversi. Il progetto mira ad attuare un confronto educativo e formativo tra patrimoni di conoscenze e tradizioni, un confronto che è scambio in quanto gli artisti appartengono a generazioni diverse, con esperienze diverse che trasformano in arte utilizzando linguaggi diversi.
“Up patriots to Art – Engagez-Vous!”, con riferimento a Franco Battiato, è il sottotitolo scelto dalla curatrice per spronare all’arte contemporanea, per incitare l’attenzione alla cultura.
‘ Sono anni che si tagliano i fondi alla cultura costringendo al ridimensionamento o addirittura alla chiusura molti spazi, progetti e realtà in nome della crisi. Sembra proprio che la cultura, anche se cambiano i governi, continua ad essere vista da molti come qualcosa che “non dà da mangiare”. Albert Einstein nel 1931 però scrisse “La crisi è la più grande benedizione perché porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia.” Per superare la crisi l’arte è l’unica rivoluzione possibile. Esibire la propria diversità, il proprio mondo interiore, che poi non è così diverso da quello dell’altro e mettersi a confronto, dialogare con gli altri, senza cercare di prevalere, mai.
Gli artisti si incontrano nelle varie stanze del castello per dialogare alla ricerca di tematiche e percorsi comuni. Alla fine del percorso espositivo, nella grande sala circolare, come in un lieto fine, tutti gli artisti sono impegnati a dare vita ad una grande conversazione per condividere le proprie esperienze e le proprie storie in un unico canto corale.
In mostra diciassette artisti che hanno intrapreso una guerra, personale e collettiva, per imporre l’arte come cura ai mali della nostra società.
E allora: Up patriots to art! Engagez-Vous! ‘