Cuore d’Inghilterra
Un festival di anteprime di danza, teatro, cinema, musica…aspettando la Brexit. Nell’ambito di “Bologna Estate 2018”.
Comunicato stampa
L’ultimo festival inglese prima della Brexit: ecco “Cuore d’Inghilterra”, un viaggio nella produzione culturale, ma anche nelle speranze e nelle paure del Paese che fra 8 mesi lascerà l’Unione Europea. Una tessera del puzzle europeo si stacca, ma anche altrove l’Europa mostra le sue difficoltà: osservare l’Inghilterra oggi è anche pensare a ciò che sta avvenendo adesso in Italia e ai rischi delle separazioni.
La dodicesima edizione del festival estivo “di reportage” di Teatri di Vita, inserito nell’ambito di “Bologna Estate 2018”, raccoglie spettacoli di teatro e danza contemporanea in prima nazionale, musica, fotografia, incontri, cibo e un laboratorio per adolescenti, a cui si aggiunge una rassegna cinematografica di film inglesi anch’essi in prima nazionale...
Appuntamento dall’1 all’5 agosto a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; www.teatridivita.it/cuoredinghilterra). Il festival prende il via tutti i giorni alle 17 e si protrae fino a notte. Eccezionalmente, giovedì 2 agosto si inizia alle 12 con la replica del primo spettacolare appuntamento con la danza contemporanea, “Run”, a cui segue il pranzo con gli artisti.
L’accesso al festival è a ingresso gratuito; sono a pagamento solo gli spettacoli e i film, con biglietti giornalieri (15 euro) o con un abbonamento (49 euro).
Il festival si avvale del sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, Fondazione del Monte, Fondazione Carisbo, in coordinamento con il Community Lab del Quartiere Borgo Panigale-Reno, con il supporto tecnico di Autopiù, e anche quest’anno mantiene il prestigioso riconoscimento EFFE Label concesso dalla European Festivals Association come “remarkable festival”.
Quattro spettacoli di danza contemporanea che portano in Italia alcuni tra i più originali artisti britannici, facendoci scoprire, in spettacoli in prima nazionale, la straordinaria fisicità dei danzatori della compagnia “all-male” 2Faced Dance in due diversi pezzi spettacolari (“Run: From Above – Fallen Angels”); la composizione coreografica della nutrita compagnia di Hagit Yakira; l’ironia travolgente di Matthias Sperling; e il mondo visionario e pop di Thick & Tight che immagina un incontro speciale tra la principessa Diana e Marilyn Monroe.
A Claire Dowie, punto di riferimento della stand-up comedy inglese, è dedicato un piccolo omaggio. Sarà lei stessa a recitare nei panni di una ballerina in crisi d’età in “When I Fall If I Fall”, mentre Andrea Adriatico porterà in scena il suo testo “La maschia”, con Olga Durano, nuova produzione in anteprima di Teatri di Vita.
Ogni sera è in programma un film realizzato negli ultimi due anni nel Regno Unito e presentato in anteprima italiana. Uno sguardo fresco e stimolante che il cinema britannico ci offre sui temi più significativi dell’attualità: lo scontro interetnico e interrazziale nel documentario “Generation Revolution”, l’islamofobia e lo scontro religioso in “Freesia”, l’integrazione di migranti e rifugiati in “Gholam”, l’orientamento sessuale nel super-premiato “God’s Own Country”, ma l’inizio sarà un omaggio al grande Stephen Berkoff con il suo ultimo film dedicato al celebre racconto di Edgar Allan Poe “Tell Tale’s Heart”.
Non poteva mancare la Brexit, al centro di un progetto prodotto dal quotidiano “The Guardian”, che ha commissionato a 9 drammaturghi inglesi altrettante sceneggiature per 9 cortometraggi, che saranno visibili in anteprima italiana. Al festival parteciperà anche il produttore Noah Payne-Frank, in un incontro con il pubblico.
La Brexit è ancora protagonista nella mostra fotografica di Laura Pannack “Separation”, e nel primo degli incontri serali “Schegge d’Inghilterra”, con alcuni ospiti. Si tratta di “Hello Goodbye... Aspettando Brexit”, che vedrà la partecipazione di Federico Gatti, corrispondente da Londra per Mediaset, e Francesco Di Carlo, attore e autore della trasmissione televisiva per la Rai “Tutta colpa della Brexit”.
Nelle “Schegge d’Inghilterra” si parlerà ancora di Harry Potter e del fantasy (con Marina Lenti e Silvana De Mari), del calcio inglese (con Gianfranco Civolani e Fernando Pellerano), della monarchia (con Orazio Zanardi Landi e Daniela Camboni).
Tornerà inoltre la sezione “Lettere dal fronte interno”, per la quale alcune persone di Bologna leggeranno le lettere appositamente scritte dai loro omologhi inglesi. Si inizierà il primo agosto con la lettera del Sindaco di Coventry letta dal Sindaco di Bologna Virginio Merola, per proseguire poi con la lettera del segretario del sindacato dei minatori e con altri protagonisti della vita sociale inglese.
Il festival non può trascurare la musica, con un omaggio al pop, al rock, al punk, ai tanti rivoli nati e cresciuti in uno dei paesi musicalmente più importanti. All’ora dell’aperitivo, il pubblico sarà accompagnato in un percorso ‘sentimentale’ dentro l’Inghilterra delle canzoni in una sorta di originale dj-set, insieme ad alcune “guide” speciali, tra cui Ivan Cattaneo che ci racconterà la “sua” Inghilterra attraverso un personale viaggio musicale.
Ci sarà spazio anche per i ragazzi con il laboratorio teatrale condotto da Leonardo Lago, nell’ambito del “Community Lab” del Quartiere Borgo Panigale-Reno, a iscrizione gratuita.
E infine, non può mancare la gastronomia. Che, per l’Inghilterra non è certamente uno dei fiori all’occhiello, ma che interpreteremo in modo molto gustoso... senza dimenticare, ovviamente, fish & chips!