D-Code The Karavan Ensemble
Performance visiva per danzatrice solista, sul tema delle nostre vere origini.
Comunicato stampa
PRIMA ITALIANA
The Karavan Ensemble
D-Code
performance visiva per danzatrice solista, sul tema delle nostre vere origini
ideazione e performance di Yael Karavan
in collaborazione con Carl G. Beukman, compositore e sound artist
‘Ho voluto sottopormi, di recente, al test del DNA, in cerca delle mie origini ancestrali; dai risultati ho constatato che il mio patrimonio genetico proviene da circa ventiquattro diversi luoghi geografici, in diversa proporzione. Questa scomposizione mi ha spinto a re-immaginare i concetti di origine, migrazione, multiculturalità, cercando di decifrare le numerose identità che ci abitano e di decodificare le mappe più profonde del nostro corpo. Mi sono chiesta quanto di ciò che siamo è già codificato in noi fin dall’inizio e quanto invece viene assorbito durante il nostro percorso di vita.' D-Code intreccia Natura e Cultura, con particolare enfasi al patrimonio che ciascuno di noi si porta dentro, dopo quasi tre milioni di anni di nomadismo. In risposta a un mondo sempre più multiculturale, in cui è venuta meno la possibilità di creare un’identità del sé attraverso un luogo fisico, e dove è difficile far coincidere globalizzazione e la pressante tendenza dei Paesi a chiudere i propri confini geografici, per difenderli e proteggerli, questo progetto vuole richiamare l’attenzione sull’importanza delle nostre origini e dei nostri percorsi comuni. Nel tentativo di decifrare i diversi piani che ci portiamo dentro, a livello biologico, fisico, culturale e ambientale, e cercando al tempo stesso di esplorare, a un livello più personale, le memorie che continuano a risuonare dentro di noi da un passato forse lontano, in modo consapevole o inconsapevole, D-Code traccia una linea fra individuale e universale, trasformando i nostri corpi in mappe personali, grazie al teatro fisico e visivo, ai video, a diversi linguaggi verbali e al suono. (Yael Karavan - The Karavan Ensemble)
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I can reach you (from one to many)
Bianco-Valente, Claudia Losi e Valerio Rocco Orlando
a cura di Daria Filardo, Pietro Gaglianò e Angel Moya Garcia
eventi collaterali novembre/dicembre:
Giovedì 19 novembre - Domenica 22 novembre
Tenuta Dello Scompiglio
Bianco-Valente
Parola seme
Laboratorio teorico per otto giovani artisti
Domenica 29 novembre / ore 11.00 – 16.00
Altopascio – Piazza Vittorio Emanuele
Valerio Rocco Orlando
Una domanda che cammina, 2015
Dicembre
Sabato 12 dicembre / ore 11.00 – 19.00
Tenuta Dello Scompiglio – Spazio Espositivo B
Claudia Losi
Dove il passo, 2015
Laboratorio con Matteo Meschiari
Per vedere il calendario completo degli eventi collaterali clicca qui
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Opere permanenti
È possibile visitare le opere permanenti negli spazi della Tenuta Dello Scompiglio: Camera #3, installazione di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman; There is not a priori answer to this dilemma (The Dolphin Hotel) di Francesca Banchelli; W18S di Antonio Rovaldi e Ettore Favini; Vuoto a rendere di Valentina Lapolla; Un Esilio di Valentina Vetturi; L'Attesa di Cecilia Bertoni con Carl G. Beukman; la mostra collettiva Il Cimitero della Memoria; Arie per lo Scompiglio di Alfredo Pirri; Colours Passing Through Perceptions of Shadow and Light di Maurizio Nannucci.
È possibile effettuare le visite negli orari di apertura dello SPE e negli orari di apertura dell’ufficio. Si raccomanda vivamente la prenotazione. La visita è soggetta alle condizioni climatiche.