Da Warhol a Internet
La mostra prende spunto dalla frase di Andy Warhol “tutti hanno diritto a 5 minuti di notorietà” per tracciare un racconto di immagini che negli ultimi decenni hanno segnato lo spirito del tempo: il rapporto con la comunicazione è preveggente e sincronico con i cambiamenti in atto.
Comunicato stampa
La mostra prende spunto dalla frase di Andy Warhol “tutti hanno diritto a 5 minuti di notorietà” per tracciare un racconto di immagini che negli ultimi decenni hanno segnato lo spirito del tempo: il rapporto con la comunicazione è preveggente e sincronico con i cambiamenti in atto.
Il punto di svolta del genio del secolo scorso, Andy Warhol, sono i ritratti dove dentro la notorietà emergono dramma e contraddizione. Il simbolo in assoluto è Marilyn Monroe, alla Fondazione Remotti è esposta una rara edizione dipinta acrilico su tela, invece che serigrafata (1985), ma anche il Self Portrait (1985), che Warhol realizzò a Napoli in occasione della mostra alla Galleria Lucio Amelio.
Da un lato Urs Luthi a Maurizio Cattelan ed Emilio Isgrò, e poi i grandi della fotografia come Luigi Ghirri, Sol Le Witt, Hans Op De Beeck, Olivo Barbieri e Francesco Jodice.