Daesung Lee – Ghoramara

  • AMY-D

Informazioni Evento

Luogo
AMY-D
Via Lovanio 6, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lunedì_venerdì 09.00_12.00 / 15.00_19.00

Sabato e festivi su appuntamento

Vernissage
08/05/2014

ore 18,30

Artisti
Daesung Lee
Generi
fotografia, personale

Mostra personale di Daesung Lee dal titolo “Ghoramara… sulla via di un’isola che sparische”.

Comunicato stampa

La galleria AMY D Arte_Spazio in occasione del Photofestival di Milano espone dal 29 aprile al 25 maggio 2014 le opere di Daesung Lee dal titolo “GHORAMARA… sulla riva di un’isola che svanisce”, progetto economART sui profughi ambientali dell’effetto serra.

“È solo questione di tempo” ha affermato all’Indipendent Sugata Hazra, direttore della Scuola di Studi Oceanografici “Qualche anno e sarà anche lei inghiottita del tutto dalle acque marine che sono in costante aumento”.

Il riferimento è a Ghoramara, un’isola del delta del Gange i cui abitanti, come guerrieri, resistono a quello che per loro è il peggior nemico: l’effetto serra.

Dal 2007, anno in cui anche la vicina isola di Lohachara è scomparsa sotto il livello del mare, 10mila persone insieme ai profughi di Ghoramara hanno trovato rifugio sull’isola di Sagar, che ha già perso a sua volta oltre 3.000 ettari di superficie.

Sono dozzine di isole, con oltre 70mila abitanti, che rischiano di ingrossare l’esercito di profughi climatici.

Dopo l’isola polinesiana di Tuvalu anche le isole Maldive, Marshall, così come le zone costiere dell’India, Egitto, Bangladesh sono a rischio con tutto il loro delicato ecosistema.

L’artista coreano Daesung Lee ha ripreso con mirabile occhio uomini, donne, bambini, animali nella loro bellezza fiera. Sono ritratti di destini intrecciati ed ineluttabili; come guerrieri solitari che resistono ancorati a pochi lembi di terra.

L’intento della fotografia di Lee è La bellezza della costa erosa che scompare con immagini surreali e fiabesche simbolo di un fato impossibile da evitare.

“Gran parte degli oggetti che usiamo nella vita quotidiana sono prodotti da persone che non conosceremo mai… questo “effetto farfalla”, eco dello sfrenato consumismo occidentale, crea seri danni altrove, il mondo è più connesso dalla globalizzazione di quello che immaginiamo”. …Tutto è connesso, nulla vive nell’isolamento.

Daesung Lee