Dal Futurismo al Najs (passando dalla Pop Art)
La mostra è composta da tre sezioni ben definite: il Futurismo, la Pop Art e il gruppo di artisti denominati NAJS, acronimo di No Art Just Sign.
Comunicato stampa
Il giorno 24 agosto alle ore 19,30 inaugura a Taormina, nella splendida location della ex Chiesa di San Francesco di Paola, sita in piazza San Francesco di Paola, la mostra “Dal Futurismo al NAJS (passando per la Pop Art)”. il prestigioso evento artistico è organizzato dalla Associazione Culturale MICRO di Roma e a cura del Professor Maurizio Scudiero con la collaborazione del curatore d'arte Giuseppe Stagnitta.
La mostra è composta da tre sezioni ben definite: la prima, Il Futurismo, raccoglie opere dei maggiori artisti del movimento protagonista della prima metà del '900, tra cui Balla, Prampolini, Fillia, Evola, Dottori, in particolare verranno esposte opere di artisti futuristi siciliani: Pippo Rizzo, Giulio D'Anna, Vittorio Corona.
Il nutrito gruppo di opere che compongono la sezione della Pop Art vede presenti lavori di artisti del calibro di Schifano, Festa, Kounellis, Calzolari, Angeli, Pascali e in più lavori di Andy Warhol e Keith Haring.
Infine, verrà presentato un gruppo di artisti denominati NAJS, acronimo di No Art Just Sign, (Cant, Fiore Pittari, Giganti, Cesareo, Massimi e Patricia Pre).
Il NAJS, più che un gruppo di artisti accomunati da uno stile comune, è un gruppo di intenti concettuale, come scrive Claudio Cantella :
"NAJS – No Art Just Sign è il motto che esprime, in forma paradossale e sintetica, la critica radicale e lo spirito costruttivo di questo movimento.
NAJS riconosce che falsi simulacri, istituzionali, sociali e mediatici, hanno ormai per lo più sostituito ciò che un tempo costituiva l’eccellenza, la creatività e l’innovazione nelle arti, le professioni e le scienze, usurpandone il ruolo e lo stesso nome.
NAJS è il movimento di chi oggi incarna questi valori e perciò produce non-arte, non-filosofia, non-scienza, non-politica, non-ideologia, non-storia, ovvero, i segni dei nuovi sensi emergenti nel caos contemporaneo".
La mostra ha anche un importante catalogo di 108 pagine, con illustrazioni a colori delle opere esposte e testi di Maurizio Scudiero, Anna D'Elia, Anna Maria Ruta, Giancarlo Carpi, GIuseppe Stagnitta.