Dal libro antico al libro d’artista

Informazioni Evento

Luogo
BIBLIOTECA COMUNALE - DELL'ARCHIGINNASIO
Piazza Galvani 1, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì-venerdì 9-19
sabato 9-18 - domenica chiusa
Per gli orari del 9, 10, 25 aprile
consultare il sito della Biblioteca

Visite guidate:
martedì 14 marzo, ore 17.30
martedì 28 marzo, ore 17.30
mercoledì 12 aprile, ore 17.30
giovedì 27 aprile, ore 17.30
Ritrovo a inizio percorso

Vernissage
03/03/2023

ore 17

Curatori
Manuela Marchesan
Generi
arte antica, arte contemporanea, disegno e grafica

Un libro d’artista dedicato a Maria Sibylla Merian, naturalista e illustratrice vissuta nel XVII secolo, dialoga con i libri antichi della Biblioteca dell’Archiginnasio.

Comunicato stampa

Un libro d’artista dedicato a Maria Sibylla Merian, naturalista e illustratrice vissuta nel XVII secolo, dialoga con i libri antichi della Biblioteca dell’Archiginnasio.

Partendo dalla sua opera più famosa, Metamorfosi degli insetti del Suriname, di cui la biblioteca conserva la terza edizione, la mostra si configura come un viaggio verso il Suriname passando per la Germania e l’Olanda della seconda metà del Seicento. Durante il percorso si è accompagnati da volumi antichi splendidamente illustrati, suggestioni iconografiche di diversa provenienza dal Seicento ad oggi e le tavole originali del libro d’artista Archivio Merianin (le Magnificheeditrici, 2022) stampate a mano.

La mostra
L’opera di Maria Sibylla Merian (Francoforte sul Meno 1647 – Amsterdam 1717) si inserisce nel solco tracciato da Ulisse Aldrovandi nel considerare l’illustrazione come parte integrante del discorso scientifico. La mostra capta la risonanza della sua figura e del suo lavoro nel patrimonio librario della Biblioteca dell’Archiginnasio che conserva una copia in edizione francese (Dissertatio de generatione et metamorphosibus Insectorum Surinamensium, l’Aia, 1726) della sua opera più famosa, Metamorfosi degli insetti del Suriname pubblicata ad Amsterdam nel 1705 e realizzata a seguito di un viaggio nel paese tropicale compiuto nel 1699, all’età di 52 anni.
Il libro suscitò grande interesse ancora prima della sua pubblicazione. La sua particolarità consiste nell’essere frutto di una spedizione molto audace per l’epoca e nel metodo di osservazione, descrizione e rappresentazione di insetti, animali e piante tropicali: le splendide illustrazioni, infatti, mostrano al centro la pianta nutrice circondata dall’insetto nei vari stadi di sviluppo: uovo, larva, bruco, pupa e animale alato. In un’epoca ancora dominata da più rigidi sistemi di classificazione, la rappresentazione della natura di Maria Sibylla, Merianin, restituisce i nessi tra le specie animali e quelle vegetali. Il formato del libro, un in folio di oltre 35 cm per 56 cm, permette l’incanto della grandezza naturale in cui le capacità artistiche di Merianin (così la chiamavano per distinguerla dall’altrettanto famoso padre, l’ incisore Matthaeus Merian) non tradiscono l’accuratezza della restituzione di ciò che osservava dal vivo, seguiva e curava giorno dopo giorno.
La presentazione del volume è l’occasione per compiere due percorsi espositivi intrecciati: il primo è rappresentato dal nucleo di opere del padre, da volumi presumibilmente presenti nella ricca biblioteca della famiglia di artisti, incisori ed editori da cui Merianin proveniva, e da una serie di opere di entomologia, botanica e scienze naturali legate a viaggi e resoconti nelle Indie orientali e occidentali i cui autori sono conosciuti e citati nelle note del libro di Merianin. Su questo percorso, che si snoda fra i luoghi e gli incontri della vita di Marianin, si innesta il secondo dialogo fatto di nessi, suggestioni e citazioni iconografiche intessute fra i volumi antichi e il libro d’artista Archivio Merianin. Del viaggio in Suriname e altre carte (le Magnificheeditrici, 2022) dedicato da Manuela Marchesan a questa straordinaria figura di donna.
Il libro d’artista propone una rilettura dell’opera e della vita di Merianin attraverso la libera interpretazione di fonti iconografiche, dal Seicento a oggi, e di varie tipologie fra cui atlanti, libri, lettere, foto e cartoline che documentano, inoltre, le tecniche deputate per secoli alla riproduzione di immagini: incisione, litografia e fotografia. Per la restituzione di questo vasto materiale si sono impiegate procedure di stampa manuali appartenenti alla cultura prefotografica: la cianotipia, la kallitipia e la gomma bicromatata. Una scelta basata sul riconosciuto legame fra incisione e fotografia sviluppato a partire dal XIX secolo nella ricerca e sperimentazione di metodi di riproduzione della realtà. La cianotipia, in particolare, fu utilizzata per la prima volta a fine Settecento in studi e riproduzioni di contenuto naturalistico. Per tutte queste ragioni, il libro d’artista si presenta come raccolta di documenti ed è concepito come un archivio di carta e di carte: le 55 stampe sciolte, variamente ripiegate e protette da buste e fogli, sono contenute in cartelline divise per nuclei tematici, luoghi e tappe esistenziali che si succedono come capitoli di un libro; su di esse numeri d’inventario, appunti di lavoro e notizie sui singoli documenti redatti in una “scheda d’archivio”, unica narrazione scritta del libro.
In analogia con l’andamento delle cartelle del libro d’artista, i materiali delle 12 bacheche che compongono la mostra si concentrano soprattutto sul viaggio che Merianin ha compiuto in Suriname, articolandosi in tre sezioni che a quell’esperienza fanno riferimento: Prima del viaggio, Il grande viaggio, Dopo il viaggio. L’ultima tappa è dedicata alla presentazione del libro d’artista.

Elemento trasversale è la narrazione intrecciata fra il patrimonio dell’Archiginnasio e la sensibilità artistica contemporanea. Le potenzialità di una biblioteca di conservazione vengono così rilanciate nel presente semplicemente rinnovando e moltiplicando la meraviglia contenuta in un libro antico.
Cover immagine: Particolare dell’allestimento della mostra con tavola del libro d’artista di Manuela Marchesan, dedicato a Maria Sibylla Merian (le Magnificheeditrici, 2022)