Dalle pagine alle pareti
La mostra ‘Dalle pagine alle pareti’ nasce all’interno di un progetto più ampio che ha scelto Bologna per rilanciare il libro d’artista e le tecniche di produzione grafica a esso collegate.
Comunicato stampa
Nella sede della Galleria L'Ariete artecontemporanea converranno alcuni degli interpreti più interessanti dell’ultima stagione del libro d’artista. Si tratterà esclusivamente di autori che siano anche editori di sé medesimi, oltre che editori tout court della microeditoria di pregio. Ed è una scelta precisa che intende porre sotto i riflettori una manifattura di altissima qualità, capace di coniugare gli aspetti estetici con le virtù dell’autoproduzione, in questi tempi avvertite quanto mai come salutari.
Come suggerisce il titolo, l’esposizione giocherà sul doppio ruolo di particolari opere a stampa: dalle illustrazioni inverate nel testo, fino alla loro installazione autonoma sui muri di una galleria. Gli artisti coinvolti, editori e stampatori nel contempo, esporranno infatti un libro e un’opera grafica: mentre il libro, rigorosamente stampato al torchio, testimonierà la verve di una tradizione che nell’epoca del digitale non teme l’ebook e anzi recupera quei valori tattili e visivi che proprio l’ebook non potrà mai vantare, la stampa originale riproporrà le antiche tecniche incisorie, opportunamente ripresentate e aggiornate secondo nuovi stili e iconografie. Entrambi i manufatti risulteranno fra di loro intimamente congiunti, capaci di dialogare e di porsi in quel continuum per cui l’arte del libro si distingue ma nel contempo si salda con l’altra espressione, il cui principale ruolo è sempre stato quello di rivestire una funzione decorativa.
Ci sarà spazio, dunque, per un’artista assai nota come la svizzera Catherine Bolle, creativa poliedrica che spinge la pratica dell’incisione a uscire dal foglio per farsi installazione e oggetto di design, salvo poi rientrarvi nelle sue Éditions Traces, dove raccoglie alcune delle voci più originali della letteratura francofona per dar vita ai suoi libri d’artista colmi di materiali eterogenei. Esempio diverso di microeditoria di qualità ma di pari interesse sarà costituito da Alberto Casiraghy, che con le sue edizioni Pulcinoelefante ha impreziosito i lavori di una poetessa come Alda Merini e si è fatto egli stesso autore di sagaci aforismi, oltre che decoratore librario dalla fantasia degna di Bruno Munari. E ancora lo svizzero André Beuchat, le cui incisioni, sia legate al libro sia da esso disgiunto, si impongono da anni nel panorama non solo nazionale, o Laura Pitscheider, i cui libri, quasi sempre in copia unica, sono esposti nelle maggiori gallerie europee. Altri artisti-tipografi/editori assai affermati, quali Isabella Ciaffi, le sorelle Gianna Bentivenga e Maria Pina Bentivenga, tutte reduci da successi non unicamente italiani, così come la duttile Loretta Cappanera e i rinomati Lucio Passerini e Luciano Ragozzino, che girano il mondo coi loro legni e le loro acqueforti, ed infine Umberto Giovannini, anch’egli noto artista e alfiere dei mestieri del libro all’estero, completeranno la rassegna.
Gianna Bentivenga, “InSigna”
Maria Pina Bentivenga, “InSigna”
André Beuchat, “Alma Charta”
Catherine Bolle, “Éditions Traces”
Lorella Cappanera, “Cappazeta edizioni”
Alberto Casiraghy, “Pulcinoelefante”
Isabella Ciaffi, “Eugrafia”
Umberto Giovannini, “Opificio della Rosa”
Lucio Passerini, “il Buon Tempo”
Laura Pitscheider, “La stanza dell’anima”
Luciano Ragozzino, “Il ragazzo innocuo”