Daniel Marques – Sonbahar
La mostra presenta una serie di incisioni di foglie secche raccolte dal fotografo a partire dal 2010 in diversi parchi e piazze della sua città, São Paulo.
Comunicato stampa
La Galleria Browning è felice di inaugurare la nuova programmazione 2013/2014 con
‘Sonbahar’ la prima mostra internazionale del fotografo brasiliano Daniel Marques.
La mostra presenta una serie di incisioni di foglie secche raccolte dal fotografo a partire dal
2010 in diversi parchi e piazze della sua città, São Paulo. L’incisione è un processo che rende
ogni “immagine” irripetibile, poichè molte foglie (matrici) si deperiscono nel loro impiego.
L’incisione è realizzata su carta giapponese al cui utilizzo l’autore è legato poichè cresciuto
a Libertade, un quartiere con una folta comunità giapponese. Tutto in questo progetto, l’uso
delle foglie raccolte da terra, i toni di bianco e nero, la delicata carta da stampa, il processo
di incisione, e il titolo stesso – Sonbahar in turco sta per autunno - comunica il senso di
caducità e di irrimediabilità del tempo.
Affianco alle incisioni la mostra include alcuni scorci urbani fotografati in bianco e nero,
e stampati sulla stessa carta giapponese. Le immagini sono realizzate con una macchina
Pinhole che Daniel Marques si è costruito da solo, utilizzando dei filtri speciali per
aumentare la torbidità del paesaggio. L’effetto prodotto da queste immagini affiancate è
quello di dare forma ad un nuovo paesaggio emozionale. Come egli stesso afferma «la mia
ricerca personale ha una relazione forte con la città dove vivo - una città che è molto grande
e dispersa - e con le sue architetture. Questo progetto fotografico ritrae alcuni parchi della
città, senza identificarli e lasciando lo spettatore libero di immaginare i luoghi».
Quella di Daniel Marques è una visione lirica, imbevuta di note personali, come echi del suo
vissuto famigliare, e della sua esperienza umana della città e del suo quartiere. Tutto il lavoro
del fotografo brasiliano manifesta la necessita di capire e di essere parte del suo luogo, della
sua città natale, di cercarne la poesia e la bellezza anche nei suoi volti più scuri, incerti e
contradditori. La sua ricerca è profondamente influenzata dalla letteratura, indispensabile
riferimento per l’autore, come testimoniano alcune pagine del suo diario riportate in mostra.
Anche per questa ragione in occasione dell’apertura della mostra la studiosa di lettere Anna
Branciforti reciterà alcuni brani ispirati all’autunno e al lavoro di Daniel Marques.