Daniel Pelletti – Smash-ing colours
La mostra raccoglie una selezione di 20 opere di medio e grande formato attraverso cui l’artista si esprime utilizzando un linguaggio pittorico figurativo dai potenti toni cromatici.
Comunicato stampa
LA CONTEMPORANEA Studio | Art Gallery, in collaborazione con la Galerie Antonio Nardone di Bruxelles, è lieta di presentare Mercoledì 27 febbraio alle ore 19.00 la prima personale italiana dell’artista Daniel Pelletti.
La mostra dal titolo SMASH-ING COLOURS raccoglie una selezione di 20 opere di medio e grande formato attraverso cui l’artista si esprime utilizzando un linguaggio pittorico figurativo dai potenti toni cromatici.
Daniel Pelletti, nato e cresciuto in Belgio, ma il cui cognome rivela amabili origine italiane, rappresenta esteriormente lo stereotipo del pittore d’altri tempi: il “Maestro” dalla zazzera grigia armato di pennelli e tavolozza, concentrato dinnanzi alla tela diligentemente posta sul cavalletto. A dispetto di questa immagine tradizionale però, egli utilizza sapientemente elementi della modernità che lo rendono inequivocabilmente “contemporaneo”. Le sue opere rappresentano una lettura originale, quasi psichedelica degli scenari classici: colori accesi, a momenti scioccanti, figure stilizzate, talora volutamente distorte, uno stile quasi rubato al fumetto, sensazionalistico e minuzioso al contempo. Si potrebbe dire “violento”, riferendosi alla sua forza espressiva che non passa inosservata e trasuda amore per la vita.
La tecnica si evidenzia con l’utilizzo della materia cromatica stesa seguendo le complesse direttive dei circuiti di comunicazione informatica, una sottile, quasi invisibile, rete posta al principio dell’intervento pittorico che guida e gestisce la distribuzione dei colori sulla tela. Le figure rappresentate, frammentate dall’articolato utilizzo degli acrilici che dominano la scena, sembrano così attraversate da una nervatura che rende le opere di Pelletti estremamente vitali. Il ritmo è febbrile, l’unione tra gli elementi è vivace e contrastante in virtù dei toni utilizzati, l’immagine globale si accosta al surreale per l’impossibilità di rientrare nei canoni della realtà. Luci ed ombre non sono resi dal virage graduale dei colori, ma è un confine netto a separali, cosicché l’immagine risulta frantumata pur mantenendo una compattezza visiva e formale, mai piatta, mai banale. Una visione caleidoscopica del mondo circostante.
Delle sue opere affascina la dinamicità sofisticata che acquista il soggetto seppur fissato in uno scenario di immobile rappresentazione, la prepotente sfida di chi non si accontenta di assumere lo status del reale tale per come si presenta, ma pretende di interpretarlo, destrutturandolo e ricostruendolo secondo la sua personalissima logica.
Il risultato è una giocosa rivisitazione in chiave Pop degli elementi urbani della Wallonie: lontano dai quieti e rilassanti bucolici scenari del Nord da cui proviene, con Daniel Pelletti si entra un mondo epico e fantasioso correndo il piacevole rischio di rimanere intrappolati in un insondabile magma di energia creativa.