Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA GIOVANNI BONELLI
Via Porro Lambertenghi 6, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a sabato, 11.00 - 19.00; chiuso domenica e lunedì

Vernissage
19/11/2015

ore 19

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Daniel Spoerri
Curatori
Marco Meneguzzo
Uffici stampa
CLP
Generi
arte contemporanea, personale

Trenta pezzi di piccole dimensioni e due grandi installazioni portano a Milano l’universo creativo di un grandissimo protagonista della nostra epoca.

Comunicato stampa

Trenta pezzi di piccole dimensioni e due grandi installazioni portano a Milano l’universo creativo di un grandissimo protagonista della nostra epoca. Dal 19 novembre al 5 dicembre la Galleria Giovanni Bonelli omaggia l’estro di Daniel Spoerri con una personale, accompagnata da un testo di Marco Meneguzzo, che esplora il linguaggio iconico del poliedrico maestro svizzero in tutta la sua straordinaria ricchezza espressiva.
Nella trentina di fusioni in bronzo placcate argento che Spoerri ha realizzato a partire dal 2008, e che presenta ora a Milano, si leggono infatti sia inediti referenti iconografici sia rielaborazioni di modelli frequentati dall’artista fin dagli Anni Sessanta. Passando in rassegna i Senza titolo più recenti non è infatti difficile riconoscere quella Scarpa da uomo con pane che, nel 1969, significò un passaggio importante della riflessione sul nutrimento operata dall’autore.
I lavori che si appropriano del tema del cibo, tratto distintivo del percorso di Spoerri, si affiancano a Milano a creazioni che indagano ben altri immaginari: maschere rituali e curiosi assemblage antropomorfi si alternano a concrezioni di natura archeologica, quasi si trattasse di fossili di creature totalmente fantastiche ma assolutamente possibili.
Ci spostiamo così nell’ambito di quello che lo stesso artista aveva definito etnosincretismo, e torniamo pur con nuove creazioni alla stagione delle sculture Anni Ottanta, alla ricerca di archetipi dal sapore totemico, di feticci che sappiano mediare tra la memoria della tradizionale cultura di retaggio rurale e le suggestioni dell’oggetto come prodotto di scarto della società dei consumi.
Milano, ottobre 2015