Daniel Spoerri – Una dura scelta
L’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti accoglie, invece, l’installazione L’ombelico del mondo, una grande composizione con cui l’artista rianima la figura mitica dell’unicorno e che diventa il fulcro di un percorso scultoreo all’aperto, lungo l’asse di Via Verdi, che collega le due sedi espositive dove saranno installate La colonna democratica e La morte falciante.
Comunicato stampa
Inaugura venerdì 17 giugno alle ore 18 presso il CAP-Centro Arti Plastiche, Via Canal del Rio a Carrara la mostra di “ Daniel Spoerri. Una dura scelta”.
L’esposizione, a cura di Luciano Massari -prodotta dall’ Assessorato alla Cultura nell’ambito di Carrara Marble Weeks 2016, organizzata dal Comune di Carrara e patrocinata dalla Regione Toscana- sarà allestita in due prestigiose sedi: al CAP-Centro Arti Plastiche e nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti.
Il catalogo, con testo critico di Antonio D’Avossa, rilegge l’opera di Spoerri nel panorama artistico internazionale.
Al Centro Arti Plastiche saranno esposte una quarantina di opere che percorrono 40 anni di carriera dell’artista : tableaux- pièges (“quadri trappola”), ottenuti da assemblaggi di oggetti di uso quotidiano incollati a supporti e ribaltati nell'orientamento – composizioni casuali di residui di cibo e stoviglie usate, intrappolati nella resina e disposti in verticale come quadri, fusioni in bronzo, opere delle serie Histoire des Boîtes à Lettres e Investigations Criminelles, oltre a La catena genetica del mercato delle pulci, un’opera del 2000, nella quale Spoerri mostra, cristallizzandole, le sue passioni di collezionista, attraverso un’installazione costituita da oggetti acquistati nei “mercati delle pulci” di tutto il mondo. Insieme a queste saranno presentate le Ultime Cene, 14 tavole/lapidi in marmo, trattato con ossidi di ferro, dedicate a diversi personaggi storici ( da Ötzi a Marcel Duchamp ), sulle quali spicca, per maggiori dimensioni, la cena di Cristo.
L’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti accoglie, invece, l’installazione L’ombelico del mondo, una grande composizione con cui l’artista rianima la figura mitica dell'unicorno e che diventa il fulcro di un percorso scultoreo all’aperto, lungo l’asse di Via Verdi, che collega le due sedi espositive dove saranno installate La colonna democratica e La morte falciante.
Una mostra con la quale la città di Carrara rende omaggio a uno dei maggiori artisti del nostro tempo che nella sua opera esprime la complessità del sentire contemporaneo. Nel corso della sua lunga carriera Spoerri è stato ballerino, regista teatrale e poeta, prima di approdare alle arti visive, attraversando, in prima persona, i mutamenti dell’arte. Dallo spirito avanguardista del Nouveau Réalisme, alla nascita della Eat Art, alle installazioni ambientali per il Giardino di Seggiano fino ai lavori più recenti, l’opera di Spoerri fornisce una lettura di un’idea di progetto globale di vita e di arte che è la radice forte della sua poetica: un viaggio su un filo teso tra arte e vita sul quale l’artista si è tenuto in bilico per tutta la sua carriera.
Daniel Spoerri, nato il 27 marzo 1930, deve la sua fama di artista soprattutto ai cosiddetti tableaux-pièges, realizzati a partire dagli anni Sessanta. La sua carriera è iniziata come ballerino nella Berna degli anni Cinquanta. In seguito si è fatto un nome come ristoratore (anni Settanta) e come fondatore della Eat Art, inaugurando la Eat Art Gallery di Düsseldorf e dando vita ai suoi numerosi banchetti.
Negli anni Novanta ha realizzato un grande parco di sculture, che dal 1997 è diventato una fondazione: il Giardino di Daniel Spoerri a Seggiano nella Toscana meridionale.
Dal 2009 è aperto l'archivio Ausstellungshaus Spoerri / Hadersdorf am kamp (in Austria).