Daniela Bertol – Geometrie del Vivere
La biblioteca della Fondazione Primoli ospita una mostra / installazione di Daniela Bertol, la prima della serie Geometrie del Vivere, presentazione visiva di lavori multimediali e transdisciplinari sul rapporto tra geometria, architettura e corpo.
Comunicato stampa
La biblioteca della Fondazione Primoli ospita una mostra / installazione di Daniela Bertol, la prima della serie Geometrie del Vivere, presentazione visiva di lavori multimediali e transdisciplinari sul rapporto tra geometria, architettura e corpo. La specificità della biblioteca come luogo dedicato alla comunicazione del pensiero e della cultura ha ispirato non solo l’allestimento ma anche la scelta dei lavori dall’opera dell’artista, anche autore, studiosa e designer, che per diversi decenni ha lavorato con diversi media, congiungendo video e digitale con earth-art e a diverse scale d’intervento, dai gioielli al paesaggio.
È la geometria il comune denominatore di tematiche e mezzi espressivi: l’universo geometrico con la sua influenza nella vita umana e nel mondo della natura. La definizione in termini geometrici del tempo e dello spazio sono costanti nella teoria e pratica artistica di Daniela Bertol, che ha radici nei rapporti tra scienza, architettura, arte e filosofia—creando una transdisciplinarità emergente dall’uso di diversi media che tessono le diverse tematiche e linguaggi artistici. Seguendo un approccio olistico e meta-disciplinare, tipico della trattatistica, metodologie e media sono sviluppati in un rapporto di sinergia tra produzione e sapere, in cui i linguaggi artistici diventano anch’essi una metodologia progettuale.
L’installazione multimediale include videoproiezioni e stampe digitali, selezionate dall’archivio dei lavori degli ultimi vent’anni, ed è stata progettata dall’artista in specificità con lo spazio architettonico della biblioteca: le scaffalature si trasformano in telai/cornici che accolgono tessuti trasparenti supporto per stampe e proiezioni. Sono interventi effimeri da un punto di vista di materiali e costruzioni ma visivamente prominenti, metafora dell’integrazione tra scrittura e linguaggi dell’arte. Fotografia e video sono componenti di processi di produzione artistica, integrati con tecniche digitali per creare rigorosi diagrammi e mappe, strumenti di ricerca e metodologie.
Il concetto di un universo matematico si innesta nella filosofia greca, che sin da Platone e Pitagora, dichiarava che “Tutto è numero”. La ricerca su fondazioni matematiche della cosmologia continua nel pensiero occidentale: Galileo affermava che l’universo “è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi ed altre figure geometriche”. Ipotesi su un universo matematico continua nelle teorie cosmologiche contemporanee. Nei lavori di Bertol la geometria è uno strumento di interpretazione della realtà ma anche di definizione di prassi progettuali. Algoritmi e metodologie computazionali sono utilizzate per generare forme la cui definizione numerica e geometrica definisce l’aspetto visivo.
Geometrie del Vivere 1 si articola in tre tematiche, presentate in diversi spazi della Biblioteca. Il primo tema è Geometria e Movimento: Finding the Axis Mundi, che esplora la ricerca del rapporto tra corpo umano e spazio geometrico: le stampe e video proiezioni sono state selezionate da materiale di ricerca iniziata nel dottorato Form Mind Body Space Time – the Geometry of Human Movement. La ricerca continua con Healing Geometries—una serie di pratiche di movimento in relazione a forme geometriche tridimensionali, quali l’icosaedro, e bidimensionali, che includono cosmogrammi e geometrie sacre quali il mandala.
Geometria, Astronomia e Paesaggio: S.U.N.F.A.R.M. è il secondo tema. La geometria dell’astronomia viene esplorata nel lavoro di Land Art S.U.N.F.A.R.M., un paesaggio fenomenologico in-fieri, la cui progettazione e realizzazione iniziò nel 1999 nella Hudson Valley (New York, USA). Gli interventi di paesistica hanno la finalità di creare consapevolezza del tempo e dello spazio, nella percezione del cielo la cui luce si trasforma al trascorrere di ogni istante, creando immagini del trascorrere dei cicli del tempo. S.U.N.F.A.R.M. si colloca nella Land Art, ma anche nella tradizione della rappresentazione del paesaggio nel mondo contemporaneo. GPS, mappe, diagrammi, fotografie da satelliti, modelli digitali sono una componente fondamentale della progettazione e realizzazione. Il materiale esposto alla Fondazione Primoli include videoproiezioni di Frames of Sky from Earth: Sun Farm e stampe da composizioni digitali di foto, mappe e diagrammi, selezionate dalle migliaia di immagini nell’archivio del progetto.
Nel 1917 D’Arcy Thompson pubblicò On Growth and Form (Cambridge University Press) con la celebre frase “Form is a diagram of forces” che ha ispirato diversi lavori di design e video per Geometria e Natura: La Forma è Diagramma di Forze. Questa sezione presenta studi su forme nel mondo naturale realizzate con algoritmi basati su parametri. Ogni forma presentata nelle stampe e video è la visualizzazione di un processo numerico, descritto nel libro Form Geometry Structure: from Nature to Design (Bentley Institute Press 2011). La video proiezione include la visualizzazione di tali processi per forme matematiche quali spirali e solidi platonici.
Il catalogo Geometrie del Vivere 1: Inter/Trans Libri accompagnerà la mostra.
Fondazione Primoli, Via G. Zanardelli, 1
Lunedì, Mercoledì, Venerdì: 9.30-13.30
Martedì, Giovedì: 9.30-13.30 / 14-17
Daniela Bertol è un’artista interdisciplinare, designer e autrice che da più di tre decenni esplora le convergenze tra arte, scienza, matematica e tecnologia. Nel 1991 ha fondato Space Ink. una pratica multidisciplinare con produzione, sia nel mondo analogico che in quello digitale: architettura, land e performance art, computing design e video. Ha pubblicato numerosi saggi e libri, tra cui Form Geometry Structure: from Nature to Design (Bentley Institute Press, 2011) e Designing Digital Space (John Wiley, 1996), il primo libro sulla realtà virtuale in architettura. Il tema trattato nelle prime opere è il rapporto tra spazio e percezione, che ha ispirato le tre serie Architecture of Geometries, Architecture of Images e Architecture of Illusion (1985-1995) realizzate con digital collage, trompe-l’œil, false prospettive e videoinstallazioni. Negli ultimi dieci anni si è dedicata a tematiche di natura fenomenologica, sul rapporto tra movimento umano, spazio, mondo digitale e geometria, orientandosi verso le neuroscienze realizzate con il progetto Healing Geometries che prosegue la ricerca iniziata con il dottorato Form Mind Body Space Time – the Geometry of Human Movement. Nel 2002 ha fondato Sky Spirals Institute, un centro per studi e pratiche su teorie matematiche e cosmologiche realizzate in luoghi e progetti di earth-art, continuando il sito di S.U.N.F.A.R.M., iniziato nel 2001 nella Hudson Valley (Claverack, New York, USA).