Daniela Comani – Supporto memoria / Memory Device
Studio G7 prosegue il cinquantesimo anno di attività con la mostra Supporto memoria / Memory Device, sesta personale di Daniela Comani, artista con cui la galleria collabora dal 1996.
Comunicato stampa
Il progetto si compone di un’installazione capace di delineare una sorta di autoritratto di Comani stessa; infatti, 44 fotografie di macchine fotografiche, registratori, telefoni cellulari, pellicole, nastri audio, floppy disk, CD, memory card, sim card compongono con fare laconico un archivio visivo - a tratti plastico - della storia dei media.
In particolare, si evince una riflessione sulla progressione del tempo nonché della tecnologia, dall’epoca analogica a quella digitale: è proprio questo che si manifesta nell’opera video allestita negli spazi della galleria. Attraverso una videocamera VHS e un iPhone, l’artista realizza, a trent’anni di distanza, la stessa ripresa che oggi presenta in maniera inedita in un’opera video split screen.
Il progetto, accompagnato
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da un testo critico di Giangavino Pazzola, si fa metafora del vissuto dell’artista stessa che, utilizzando la storia del nostro tempo, presenta un lavoro autobiografico.
Daniela Comani (Bologna, 1965) studia all’Accademia di Belle Arti di Bologna e nel 1993 consegue l’MFA all’Università delle Arti di Berlino. Il suo lavoro si concentra su temi quali storia, identità e stereotipi sociali, tematiche che l’artista elabora in un ambito multimediale utilizzando il medesimo linguaggio di quei mezzi di comunicazione che si fanno interpreti, nel nostro quotidiano, di valori sociali e consuetudini culturali. Vincitrice di diversi premi e borse di studio, l’artista partecipa a numerose collettive e personali in Italia e all’estero. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia per il Padiglione di San Marino. Le sue opere sono presenti, tra le altre, nelle collezioni permanenti di MAMbo, Bologna; Kupferstichkabinett Musei Statali, Berlino; Museo on the Seam, Gerusalemme; Musée Les Abattoirs, Tolosa; Academy Museum of Motion Pictures, Los Angeles; Museo Folkwang, Essen; the MET, New York. Dal 1989 vive e lavora a Berlino.