Daniela De Lorenzo – Controluce
Il Museo d’Inverno è lieto di inaugurare la seconda mostra della stagione espositiva rivolgendo l’invito all’artista Daniela De Lorenzoche, per questa occasione, ha selezionato dalla propria collezione personale una decina di opere.
Comunicato stampa
Il Museo d’Inverno è lieto di inaugurare la seconda mostra della stagione espositiva rivolgendo l’invito all’artista Daniela De Lorenzo che, per questa occasione, ha selezionato dalla propria collezione personale una decina di opere.
Il titolo della mostra “controluce” ha a che fare con il guardare in trasparenza, ma anche con lo scrutare per percepire le sagome fondamentali delle cose.
Questo approccio allo sguardo richiama il criterio che ha avuto l’artista nella selezione delle opere per la mostra che è avvenuta non tanto pensando ai lavori in sé, ma in base principalmente agli artisti che li hanno realizzati, persone che si sono avvicendate nella vita di Daniela De Lorenzo e per le quali vi è un’affezione profonda, che va oltre la stima: figure molto vicine all’artista delle quali sono ben chiari i contorni. Insieme alle opere, la poesia di Carla Lonzi del 1958 “Il Carbonaio” viene scelta da Daniela De Lorenzo che in qualche modo se ne appropria per tenere insieme tutto il gruppo di lavori, come a dichiarare una visione in controluce tramite la poesia.
Disegni, fotografie e sculture, opere di natura pittorica, restituiscono un percorso molto eterogeneo in quanto a stili e personalità coinvolte ma molto coerente come approccio culturale ed emotivo, volto a solidificare ancora di più queste relazioni di una vita.
Museo d’Inverno invita artisti a scegliere e curare una selezione ragionata di opere di altri autori conservate
nelle loro collezioni private.
Ogni mostra è un’occasione per evidenziare le relazioni fra gli artisti, per raccontare momenti di scambio ed
amicizia e scoprire le “storie” di una storia dell’arte contemporanea ancora inedita.
Il Museo d’inverno nasce a Siena nel 2016, ideato e diretto dagli artisti Francesco Carone ed Eugenia Vanni,
è situato sopra il bacino idrico trecentesco di Fonte Nuova ed esiste in sinergia con la Contrada della Lupa,
uno dei diciassette rioni della